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Sabato scorso, 1 febbraio, nel Municipio di Alfonsine abbiamo incontrato l’Amministrazione comunale e i coordinatori della Pubblica Assistenza che qui rivestono anche funzioni inerenti al Senio.

L’incontro è servito per compiere una disamina delle problematiche legate al fiume. E’ stato posto sul tavolo il problema del ponte Fs che, essendo come tutti i fratelli, infossato completamente dentro gli argine, offre resistenza al passaggio dell’acqua, quando il fiume è in piena. Azione quest’ultima che potrebbe avere causato i fontanazzi registrati in argine dx. A suo tempo fece seguito l’intervento dell’autorità del fiume che operò una importante manutenzione arginale.

Ma il problema di fondo resta. Ragione per la quale abbiamo proposto un intervento verso le Fs e la richiesta di un parere tecnico autorevole in merito. Abbiamo poi concordamento rilevato come gli interventi sul fiume vadano visti dentro una visione di tutto il Bacino fluviale.

Ringrazio l’amico Angelo Antonellini che ha proposto e coordinato l’incontro.

 

Lunedì 18 dicembre presenteremo ad Alfonsine il libro E la vita scorre sul fiume. Si tratta di un’antologia di racconti dalle rive del Senio. Questi i numeri: 26 autori, 44 racconti, 320 pagine, 52 foto – 30 delle quali a colori, 16 € il costo.

Saremo alla Casina Monti, in via Passetto, 3. La serata sarà aperta alle ore 20,30 da un intervento di Riccardo Graziani, sindaco di Alfonsine. Seguirà le presentazione del libro da parte di Leonardo Altieri, sociologo Unibo, e Domenco Sportelli, curatori della pubblicazione.

Interverranno autori del libro. Avremo una proiezione fotografica di Roberto Torricelli, che ha illustrato la pubblicazione.

Nel corso della serata saranno approfonditi i temi legati alla sicurezza del Senio alla luce di quanto avvenuto a maggio e delle nuove strategie da adottare per la sicurezza degli abitanti della vallata. Prenderà la parola MARCO BACCHINI – Responsabile Ufficio di Ravenna dell’Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile.

Al tavolo degli Amici del Senio troverete le copie del libro e potrete aderire, o rinnovare l’adesione all’Associazione per il 2024 (€ 5).

Invitiamo i cittadini ad essere presenti e a partecipare attivamente alla serata.

INFO

Amici del Senio – cell 3400532380 – mail amicifiumesenio@gmail.com

Per i cittadini di Alfonsine il fiume Senio non è certamente solo un elemento della geografia del territorio. La storia degli ultimi due secoli è caratterizzata dal loro fiume, fonte di tante preoccupazioni, ma anche risorsa per un’area abbastanza depressa. Fino ad arrivare alla seconda guerra mondiale quando Alfonsine sul Senio ebbe un ruolo decisivo per le sorti del conflitto lungo la linea Gotica.

Funzione successivamente riconosciuta con il Museo della Battaglia del Senio, con la sede dell’Istituto storico della Resistenza e con tanti altri eventi e ricordi.

Parlando quindi di valorizzazione del Senio per mezzo di un percorso naturalistico pedonale e ciclabile, visto nella prospettiva della valorizzazione di ambiente e paesaggio e dello sviluppo dell’idea del turismo lento, la presenza e il ruolo di Alfonsine è imprescindibile.

E’ questa la ragione che ci spinge a promuove un processo di partecipazione dei cittadini di Alfonsine alle idee di fiume che da anni sosteniamo. Abbiamo cominciato a parlarne giorni fa in Municipio con l’assessore ad Ambiente e Mobilità, a seguito anche di precedenti incontri dai quali abbiamo compreso l’interesse dell’Amministrazione verso le cose di fiume.

L’idea principale sarebbe quella di promuovere il cammino a piedi, sopra l’argine di destra, dal ponte della Reale fino al Reno e alla casa dell’Agnese. Non solo perchè, parlando di cammino del Senio – collina/mare – quello è un tratto decisivo, oltretutto fra i più belli dell’intero percorso, ma anche perchè attivando quel sentiero si favorirebbe il collegamento con lo stagno della Fornace Violani. Senza dimenticare che verrebbe offerto un nuovo servizio al Cimitero per chi volesse andare a piedi o in bici.

Potremmo partire con una camminata lungo quel tratto, per ammirare il luogo e con lo scopo di sensibilizzare. Certo, sarebbe però necessario che la cima dell’argine fosse sostanzialmente agibile, cosa certamente possibile.

La seconda iniziativa che ci piacerebbe promuovere ad Alfonsine è l’esposizione della bella mostra fotografica sulla rotta del Senio di settant’anni fa a Fusignano. Un evento del quale tanti alfonsinesi conservano la memoria in quanto parte dell’acqua alla fine si scaricò nella dana, quindi in territorio alfonsinese.

Infine potremmo chiudere la mostra con una iniziativa pubblica sulle tematiche del fiume, da meglio precisare con la collaborazione degli Amici di Alfonsine.

Un ultimo aspetto. Alfonsine, per il legame che ha sempre avuto col suo fiume, merita un ruolo da protagonista nel lavoro fra i comuni per la valorizzazione e per arrivare al percorso ciclo pedonale e ambientale del Senio. Pensiamo che l’Amministrazione comunale debba valutare fino in fondo questo aspetto. L’augurio nostro, dell’Associazione Amici del fiume Senio, è che Alfonsine scenda decisamente in campo, da protagonista.

 

 

Pre scrittum: quando cliccate sulla foto per leggere il programma, per ampliare l’immagine cliccate il bottoncino in alto a destra.

Per il 10 settembre, l’idea è quella di visitare la scena del concorso di pittura estemporanea che si tiene a Tebano sul Senio. Promuovono la rassegna, l’associazione degli acquerellisti di Faenza – quella del compianto Silvano Drei – assieme agli esponenti del Polo tecnologico di Tebano (che vuol dire il comune di Faenza). Nella stessa giornata si celebra la Madonna della Fognana, che gode di venerazione fra i fedeli per meriti conquistati (miracoli).

Una manifestazione che mette assieme l’arte, il paesaggio, il lavoro contadino, la tecnologia, la ricerca, la devozione, è qualcosa di veramente originale e bello. Ed è per questo che abbiamo deciso di sostenerla con una nostra iniziativa che la avvicini ad una platea più estesa di persone.

L’idea è stata quella di proporre un CAMMINO DEL SENIO che si concluda in quel luogo: nel campo dove i pittori acquerellisti dipingono la vendemmia. Ed ecco che quando i camminatori – o ciclisti – arriveranno, dopo essersi rifocillati, potranno prendere contatto con i pittori al lavoro e con il territorio (bello) nel suo insieme. Potranno visitare il Santuario, la diga steccaia leonardesca, ammirare la foto gigante dell’acquedotto sotterraneo, e altro.

Gli Amici del Senio sosterranno i camminatori e visitatori, facendo loro da ciceroni, in un luogo che considerano fra i più belli del Senio e dove vorrebbero mettere su casa e aprire il primo info point della vallata.

Per arrivare ognuno potrà partire dal punto in cui crede, da Palazzuolo ad Alfonsine. Potrà percorrere l’argine che abbiamo chiesto ai Presidenti delle Unioni dei comuni della Romagna faentina e della Bassa Romagna di darci una mano affinchè l’erba sia tagliata. Al momento non abbiamo alcuna risposta (forse un disguido feriale), ma quel che conta è la concretezza: abbiamo visto macchinari all’opera nel cotignolese, speriamo arrivino almeno fino a Tebano. Con tutto il rispetto (mi raccomando), se le cose non vanno bene, in questo caso, potremo pensare di appellarci alla Madonna miracolosa?

Fuor di metafora, l’argine di sinistra è tutto percorribile, all’infuori di una tratto al Ponte del Castello dovuto all’incuria oltre la media e al “possesso” del medesimo vantato da alcuni confinanti. Il problema si risolve in questo modo: giunti al ponte della ferrovia, scendete l’argine a destra; incontrerete subito una stradina asfaltata (via Gradasso) che percorrerete in direzione della via Emilia. In meno di un chilometro giungerete alla consolare che attraverserete con l’ausilio del semaforo pedonale a chiamata (prima potrete rifocillarvi al bar). Prendete la ciclabile verso Castello e dopo poche decine di metri vedrete un buco nella rete e l’argine. Tranquilli, quello è il passaggio dei mezzi dell’Autorità del fiume e nessuno vi dirà nulla.

Ripreso l’argine, arriverete a Tebano. Come Amici abbiamo promosso due appuntamenti: da Solarolo (ponte di Felisio) alle ore 8,30 e da Castel Bolognese (Biancanigo via Rossi, 307) alle 10,30 ai quali ognuno potrà aggregarsi liberamente.

Vedo che mi sto allungando e mi fermo. Seguiteci nei prossimi giorni nella pagina Facebook degli Amici del Senio (e mettete “mi piace” altrimenti siamo nessuno) per essere informati meglio circa il programma di domenica a Tebano (in itinere). A proposito, se farà cattivo tempo tutta la manifestazione sarà spostata alla domenica successiva (17 settembre). Vi aspettiamo.

 

Foto - Articolo da Settesere

Foto – Articolo da Settesere

Segnaliamo e salutiamo con piacere da Settesere settimanale questa bella iniziativa dei comuni di Fusignano ed Alfonsine. Hanno pensato di riservare alle biciclette una rete di piccole strade di campagna che uniscono due comuni e diversi punti di interesse del territorio. Oggi l’inaugurazione.

Si tratta di una iniziativa che si sposa molto bene con l’idea che gli Amici del Senio sostengono, di un percorso ciclopedonale sull’argine del fiume, dalla Collina al Mare. Un domani, transitando in bici sull’argine, i turisti – giunti a Fusignano e Alfonsine – avranno a loro disposizione percorsi dedicati per addentrarsi a visitare il territorio. E’ esattamente quello che vorremmo.

Confidiamo che altri comuni vorranno seguire questa impostazione. Ci aspettiamo qualcosa di concreto, ad esempio, da parte dei comuni di Lugo e Bagnacavallo i cui centri storici saranno molto appetibili ai turisti “lenti” che transiteranno sul Senio.

Contemporaneamente ci aspettiamo che tutti i comuni del Senio si uniscano per dotarsi, a breve, di un progetto di valorizzazione del Senio che comprenda almeno il “preliminare” del percorso ciclabile che unisca i parchi della Vena del Gesso e del Delta del Pò e che si completi con il coinvolgimento del Lamone, o/e del Santerno.

Progetto preliminare che possa consentire di partecipare ai bandi di finanziamento e di avere le carte in regola per potere essere inserito nell’Atlante nazionale dei percorsi ciclabili.

 

A4-SN3-1Le iniziative di fine primavera degli Amici del Senio iniziano MARTEDI’ 17 maggio ad Alfonsine. Lo spunto ci è stato dato dalla proiezione del film L’Agnese va a morire nei luoghi dove è stato girato 40 anni fa. Il casolare di campagna è il medesimo, opportunamente conservato. Il film, del regista Giuliano Montaldo, è fra quelli che meglio hanno raccontato la presenza delle donne nella lotta di liberazione.

Questa è la prima iniziativa che organizziamo ad Alfonsine, una città che ha sempre avuto un rapporto molto stretto e significativo col Senio. Ci piacerebbe fosse accolta con favore ed essere in tanti. La vita degli abitanti della città, spesso si è intrecciata col fiume, testimone di tanti avvenimenti in tempi di pace e di guerra. Sarà interessante ascoltare i racconti degli amici di Alfonsine che ci guideranno alle varie iniziative in programma, riportate nel volantino che vedete a corredo di questo articolo.

IMG_1547Ieri sera abbiamo presentato ad Alfonsine l’associazione Amici del fiume Senio e il suo programma. Hanno accolto l’invito una trentina di persone rappresentanti di Enti, Associazioni e cittadini. Fra tutte le gradite presenze quelle del sindaco Mauro Venturi e di Giuseppe Masetti, direttore dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea.

Ancora una volta abbiamo avuto la prova di quanto sia vasto l’interesse dei cittadini verso il nostro fiume.

La discussione è stata ricca di spunti. Si è passati dal tema della sicurezza per la funzione idraulica del Senio a quello della sua piena agibilità per le attività di svago dei cittadini. Con al centro sempre l’aspetto della sua valorizzazione come risorsa ambientale, con possibili effetti benefici per l’economia dei territori.

Giuseppe Masetti ha posto l’accento sulla caratteristica principale del fiume Senio, che lo rende diverso dagli altri fiumi: l’aspetto storico. Le gravi vicissitudini dell’ultima fase della seconda Guerra mondiale, hanno visto il Senio testimone di una lotta cruenta che investì i soldati di venti nazioni, i combattenti partigiani e centinaia di migliaia di civili che pagarono un altissimo tributo.

Il tema della raccolta della memoria che ruota attorno al Senio e alla sua valle, diventa quindi centrale, assieme al compito di preservarla e tramandarla. Ma perché essa resti indelebile, occorre collegarla ai territori ove i fatti si sono svolti. Da qui l’esigenza di rendere visibili e fruibili i luoghi di quella storia, attraverso una serie di misure come un percorso ciclo-pedonale sull’argine, apposita segnaletica indicativa e rievocativa e altre misure.

Per rendere organica l’iniziativa di valorizzazione del Senio, occorre che un dei dodici comuni toccati dal fiume, assuma il ruolo di capofila per la definizione dei progetti. E’ questo l’obbiettivo immediato che come associazione ci poniamo.

Mauro Venturi non si è sottratto a questo interrogativo, riconoscendolo giusto e opportuno, rimandandone – crediamo giustamente – la risposta, al confronto con gli altri comuni. Che però sarebbe necessario – per molte ragioni – avvenisse in tempi molto brevi. Il Sindaco ha poi ricordato la funzione positiva dell’Associazione e in generale della partecipazione su questi temi, assieme all’auspicio che anche l’Autorità di Bacino si apra ulteriormente al confronto con tutti.

La conferenza di Martedì 10 febbraio.

La conferenza di Martedì 10 febbraio.

Martedì sera si è chiuso ad Alfonsine, all’Università degli Adulti, un ciclo di conferenze sui nostri fiumi: dal Pò  al Reno, dal Santerno al Senio e al Lamone.

Animatore delle serate, organizzate da Ilario Rasini, è stato Massimiliano Costa, il responsabile dell’Ente di gestione dei Parchi della Romagna. Hanno portato contributi l’ing. Mancusi del Servizio di Bacino del Reno, Enzo Valbonesi del Servizio Parchi della Regione, Giacomo Buganè di GeoLab e Domenico Sportelli dell’Associazione Amici del fiume Senio.

Le serate sono state molto interessanti; la sala sempre colma con persone in piedi, a testimonianza del grande interesse dei cittadini verso i nostri fiumi.

Dalle relazioni esposte abbiamo capito alcune cose. Innanzitutto che i nostri fiumi sono malati. La loro cura sarebbe riprendere una manutenzione corretta e costante, uscendo dalla logica degli interventi in emergenza.

In secondo luogo abbiamo avuto conferma della loro valenza ecologica, ambientale e paesaggistica, quindi del fatto che la loro manutenzione debba sempre tenere conto della loro complessità.

Il terzo aspetto ha riguardato la denuncia fatta circa lo stato di abbandono in cui versano, ormai da molti anni, le zone umide della nostra Provincia, a partire da Punta Alberete e dalla valle della Canna. Quasi tutti i presenti non conoscevano questa situazione e lo sdegno è stato unanime.

Non sono mancate amare considerazioni sui negativi effetti della subsidenza del suolo, aggravata dagli emungimenti di gas e acqua e della inefficienza della rete scolante minore, quella che dovrebbe scaricare sui canali (anch’essi bisognosi di cure).

Ancora una volta abbiamo avuto conferma di quanto sia precario l’assetto del nostro territorio e quanto siano relegate in fondo le tematiche ambientali e la tutela dei beni comuni.

Tutto questo però non ci deve scoraggiare. Ci sono tante persone disponibili ad impegnarsi perchè le cose cambino. Diamo loro voce, moltiplicando le iniziative e la discussione su questi temi. Alla fine qualcuno dovrà ascoltarci.

Alfonsine - La casa dell'"Agnese va a morire"

Alfonsine – La casa dell'”Agnese va a morire”

Segnalo un interessante corso dell’Università degli Adulti di Alfonsine. Si parla dei nostri fiumi, della loro storia, dell’ambiente che li circonda e di progetti che li riguardano.
Sono tre serate a Casa Monti, in via Passetto, 3. Le lezioni iniziano alle 20,30. Questo il programma:

Lunedì 26 gennaio: il Po’ e il suo delta. Relatori Massimiliano Costa dell’Ente parchi della Romagna ed Enzo Valbonesi, responsabile dell’Ente parchi della Regione.
Lunedì 2 febbraio: Il Reno dall’Appennino al mare Adriatico. Relatore Massimiliano Costa.
Martedì 10 febbraio: Santerno, Senio e Lamone. Relatori Massimiliano Costa, Domenico Sportelli (Associazione Amici del fiume Senio) e Giacomo Buganè (Associazione GeoLab).

Iscriversi al corso costa 8 euro. E’ gratuito per i soci dell’Università. Per iscriversi telefonare entro giovedì 22 al 0544-84983, oppure inviare una mail a universitalfonsine@racine.ra.it

Nel corso delle serate si parlerà delle due anime dei nostri fiumi: quella di collettori di acqua verso il mare e quella di risorsa ambientale. Si cercherà di capire se le due anime sono veramente antitetiche oppure se possono razionalmente convivere e aggiungere così risorse e valore alle comunità.