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L’associazione Amici del fiume Senio promuove, sabato 1 aprile – dalle ore 9,30 alle 12 – presso la Sala convegni della Rocca sforzesca di Riolo Terme, una Conferenza pubblica sul tema: CICLO VIA DEL SENIO E CASSE DI ESPANSIONE: SE NON ORA QUANDO?

Lo scopo della Conferenza è quello di incontrare gli interlocutori istituzionali e tecnico-professionali per fare il punto sui temi della Ciclo via e delle Casse di espansione. Ciclo via per collegare fra loro i due parchi della Vena dei gessi Romagnola e del Delta del Po e la collina al mare; Casse di espansione per la sicurezza della vallata e per contenere la siccità in estate.

Aprirà i lavori Domenico Sportelli, referente dell’Associazione Amici del fiume Senio; interverrà la sindaca di Riolo Terme, Federica Malavolti. Seguiranno comunicazioni e dibattito. Saranno presenti e partecipi esponenti dell’agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile, della sede di Ravenna, competenti per il fiume Senio. Questo pensiamo sia di grande interesse anche per i Sindaci, sicuramente attenti all’iniziativa.

Per le due opere – casse e ciclo via – siamo ad un punto cruciale. Se ne parla da anni, si apprezza qualche risultato, ma la data di arrivo è ancora incerta.

Tutti sono concordi nel ritenere che le casse di espansione potranno garantire maggiore sicurezza alla popolazione della valle a fronte di eventi atmosferici estremi. Una cassa è conclusa, la seconda no. Il tempo ha creato una vasta zona umida popolata da una nuova fauna di grande interesse naturalistico. Il progetto, in corso di rivisitazione, pensiamo debba essere una sintesi avanzata fra sicurezza, razionale utilizzo della risorsa acqua per affrontare il tema della siccità, equilibrio e tutela ambientale.

La ciclo via del Senio, indicata da molti Comuni come una delle principali opere su cui puntare per la transizione ecologica, non decolla con la spinta di cui sarebbe necessario. Il primo tratto di sei km realizzato dal comune di Castel Bolognese con fondi propri e della Regione, dimostra che si può fare. La proposta che avanziamo è che ora – nelle more di una progettazione unitaria – si proceda con i due tratti di collegamento con i Parchi: da Tebano a Borgo Rivola e da Alfonsine al Reno.

In questi ultimi 9 anni, il lavoro degli Amici del Senio ha creato ampia partecipazione e consenso all’idea di attrezzare gli argini in pianura, gli stradelli e i sentieri nella zona collinare e montana, per favorire la mobilità dolce delle persone. Pensiamo sia giunta l’ora di accelerare e portare a termine l’opera. Proponiamo che le due Unioni della vallata concludano presto la progettazione preliminare dell’intera opera e avviino le procedure per la ricerca dei fondi necessari.

Siamo molto contenti – e anche un poco sorpresi – dell’interesse con cui i sanpotitesi ci hanno accolto. Dobbiamo dire che buona parte del merito va alla conferenza di Lugo e alla mostra sul Senio, presentata sempre a Lugo. Abbiamo parlato del Senio ed è stato come avere disvelato un sepolcro. L’interesse dimostrato è stato notevole. I lughesi che, evidentemente, sono sempre stati legati anche al Senio, hanno riscoperto quando lo frequentavano a piedi e in bicicletta. Hanno portato vecchie foto, libri, documenti per testimoniare il buon tempo antico. In tutto questo fervore ha avuto una positiva incidenza anche la grande camminata del 25 aprile, organizzata da Primola di Cotignola, dai comuni e da tante associazioni.

La nostalgia del Senio è tanta e l’appoggio all’idea di poterlo tornare a vivere è forte e ben radicata. Così come il sostegno alla proposta di un percorso ciclo naturalistico sopra i suoi argini. Continueremo a parlarne con i cittadini e lavoreremo per convincere le amministrazioni comunali e la Regione ad ascoltarci. Non siamo fuori dal seminato. Tutti parlano di turismo lento, di salute e di ambiente, guardando ai fiumi che gli scorrono accanto. Ultimamente ne abbiamo parlato con gli Amici dell’Enza; ne parleremo i prossimi giorni con la Consulta per l’Escursionismo della provincia di Bologna, incamminata lungo la stessa via per il Reno e il Savena. Tutti mostrano interesse per la nostra esperienza e la volontà di fare rete in Regione. Noi ricambiamo con entusiasmo e disponibilità.

A San Potito il format della conferenza sarà diverso. Useremo toni più colloquiali. Ascolteremo racconti e ricordi del fiume. Cercheremo di costruire una memoria collettiva che ci aiuti a non dimenticare. Infine illustreremo le nostre idee sul percorso ciclo-naturalistico e chiederemo l’impegno di tutti per realizzare l’opera. Chi vorrà potrà firmare la nostra petizione per la valorizzazione del Senio, indirizzata ai Sindaci, e potrà iscriversi all’Associazione per dare ad essa la forza di continuare con sempre maggiore forze. Iscriversi costa 5 euro.