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A conclusione della visita da parte della famiglia Phelps al luogo nel fiume Senio dove nel ’44 cadde l’aereo di Victor, desideriamo ricordare le persone e le istituzioni che hanno contribuito all’evento.

 

Come nei titoli di coda di un bel film, ringraziamo:

  • le Associazione Amici del fiume Senio e Pietro Costa dalle quali tutto prese il via nel 2018;
  • le sezioni dell’Anpi di Castel Bolognese e di Solarolo con alla testa Lucio Borghesi, Sirin Ghribi e Alessandra Tampieri che hanno collaborato a tutte le fasi dell’evento;
  • Andrea Soglia che ha sviluppato la ricerca storica, reso possibile il contatto con la famiglia, effettuato le tante video chiamate preparatorie e svolto la funzione di accompagnatore;
  • le Amministrazioni comunali di Castel Bolognese e Solarolo, con i loro sindaci Luca Della Godenza e Stefano Briccolani, che hanno patrocinato e sostenuto tutte le iniziative;
  • i traduttori Ruth Allen, Imerio ed Emma Montebello, Nicoletta Zampriolo, Rita Malavolti ed Ezio Sangiorgi per la loro opera fondamentale;
  • don Marco che ci ha prestato il pulmino per il trasporto delle persone;
  • Oreste Olivi, valente autista nel caos dell’Aeroporto di Bologna per accogliere la famiglia Phelps ed Efisio e Lori, loro accompagnatori;
  • i B&B di Gigliola Bandini (La compagnia) e Roberto Camelli (Km 70) che hanno ospitato le due famiglie;
  • i ristoranti l’Ustareia d’e sol (Solarolo), la Casetta (Castel Bolognese) e Villa Golini (Riolo Terme) che ci hanno serviti ottimi pranzi e cene;
  • il circolo Arci di Castel Bolognese e Lara Lombardi che hanno ospitato Cena insieme per l’autofinanziamento dell’evento e le 37 persone che vi hanno partecipato;
  • la parrocchia di Casalecchio che ci ha accolto per il pranzo di domenica 30, Olivi Oreste e famiglia che lo hanno ammannito;
  • le diverse centinaia di persone che hanno partecipato all’insieme delle iniziative;
  • il Conad e Delithia di Castel Bolognese, Macelleria 3 stelle di Solarolo per i prodotti forniti;
  • Andrea Piazza, capo servizio affari Istituzionali Unione dei comuni, che ha gestito l’incontro ufficiale in comune a Castel Bolognese;
  • Rino Sagrini e Arturo Frontali per le testimonianze rese della caduta dell’aereo;
  • Andrea Raccagni, Enzo Lanconelli, Enzo Casadio e Marco Dalmonte per gli interventi a contenuto storico resi in comune;
  • la banda musicale Come Eravamo di Castel Bolognese;
  • Roberto Torricelli per le foto e le riprese filmate;
  • Francesco e Angelo Minarini per le foto e i filmati dell’evento;
  • l’Autorità del fiume per la collaborazione prestata;
  • Matteo Mingazzini e la RAI per il servizio realizzato nel TG regionale;
  • i tanti soci Amici del Senio e Pietro Costa per il lavoro organizzativo svolto e per la partecipazione agli eventi;
  • infine la famiglia di Victor Phelps: Norma Sue Stephenson, Joel Farr, Larry Phelps, Bonnie Farr ed Efisio e Lori Farris della Twilight Wish Foundation che ha favorito l’operazione.

Abbiamo fatto del nostro meglio. La famiglia di Victor Phelps si è mostrata sorpresa e molto contenta dell’accoglienza che nel suo insieme abbiamo loro riservato. Nonna Norma, con i suoi 95 anni, ci ha insegnato che nella vita non bisogna mai perdersi d’animo. Cari amici arrivederci.

Causa previsto maltempo, la Camminata nel Senio della memoria prevista per domenica 30 aprile, è anticipata a sabato 29 aprile. Come sapete, al passo di Lungaia incontreremo i parenti americani di Victor Phelps, che giungeranno dall’America per vedere il luogo dove il suo congiunto cadde con l’aereo, colpito dai tedeschi.

Ci dispiace molto dovere rimestare un programma definito da tempo. Va detto che Norma, la moglie 95enne del pilota americano e i suoi parenti, vengono in Italia per vedere il fiume, quindi, viste le condizioni meteo previste, non potevamo fare altro. Sperando che ci vada bene.

Concludo, invitandovi ad essere presenti alla cerimonia. Ci sembra un atto dovuto riconoscere la funzione che ebbero allora gli Alleati e tributare il giusto omaggio ad una signora di 95 anni che ha scelto di compiere la scelta di questo viaggio.

Vorrei dire che la sua scelta appare certamente anche come un omaggio a noi, abitanti di questi luoghi, che, così distanti, ci siamo ricordati del suo congiunto. Allora facciamo festa a questa coraggiosa signora che col suo viaggio, in qualche modo ci ringrazia.

Ecco il programma ufficiale della visita dei familiari del pilota americano Victor Phelps al luogo ove cadde l’aereo del loro congiunto. Prevede queste iniziative.

SABATO 29 APRILE

Cerimonia ufficiale.

Al mattino alle ore 10, presso la sala del Consiglio del comune di Castel Bolognese, incontro ufficiale delle due Amministrazioni comunali con Norma Sue Stephenson, vedova dell’aviatore americano Victor L. Phelps che con il suo areo cadde nei pressi del fiume Senio nell’autunno del 1944.

Il programma è il seguente:

Saluti introduttivi del Sindaco di Castel Bolognese e del Sindaco di Solarolo.

Interventi di: Andrea Soglia – esperto di storia locale; Andrea Raccagni e Enzo Lanconelli – Associazione Aerei Perduti (Romagna e Polesine); Marco Dalmonte – Associazione Senio River 1944 – 1945; Enzo Casadio – collaboratore Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Ravenna e provincia.

Verrà consegnata alla signora Stephenson una targa celebrativa di ceramica (da parte delle Amministrazioni) e un quadretto con alcuni frammenti del P-47 Thunderbolt del pilota Phelps ritrovati alcuni decenni fa col metaldetector e corredato con una foto dell’aereo stesso fatta all’epoca dal dr. Arturo Frontali e con la dicitura in lingua inglese (da parte dell’associazione Aerei Perduti).

Cena insieme.

La sera alle ore 19, presso la sala Arci – via Emilia Interna 137 Castel Bolognese – salutiamo gli ospiti americani in visita con CENA INSIEME.

Metteremo in tavola: Tagliatelle al ragù (fatte in casa), misto di salumi affettati e formaggi con piadina e contorni, insalata con erbe del Senio, dolci di casa, vini dei nostri contadini.

Chiederemo un contributo di 18 euro per autofinanziare l’evento visita (anche con Satispay, cercando in Negozi: Amici del fiume Senio)

Prenotazione entro giovedì 27 aprile a:

mail amicifiumesenio@gmail.com; Domenico cell 340 0532380; Sandra (Anpi Solarolo) cell 3311380583; Lucio (Anpi Castel Bolognese) cell 3311050395

DOMENICA 30 APRILE

Cerimonia sul campo.

Camminata nel Senio della memoria. Da Castel bolognese e da Solarolo, ci incontriamo al passo di Lungaia con Norma Stephenson, vedova di Victor Phelps, nel luogo dove il soldato americano cadde con l’aereo durante la guerra.

Partenza a piedi (o in bici):

  • da Castel Bolognese – ore 14,30 da piazza Bernardi (Ponte del Castello, argine e ritorno per le vie Rezza e Casanola. A e R circa 10 km).
  • da Solarolo – ore 14,45 dal Ponte di Felisio, parcheggio presso la chiesa) (argine fino al luogo dell’incontro con i castellani. A e R circa 10 km).

Sul luogo ricorderemo l’evento bellico, presenti le Autorità. Suonerà la Banda. Al tavolo delle Associazioni, offriremo un piccolo ristoro. Chiederemo un contributo volontario per concorrere alle spese dell’iniziativa.

È gradita la prenotazione:

Il percorso non presenta difficoltà, tuttavia occorre essere in buona salute. Si consiglia di calzare pedule antiscivolo e di portare con se una modesta riserva di acqua da bere. Occorre procedere in gruppo. I minori dovranno essere accompagnati.

Crediamo che l’evento in se sia di elevato significato morale e di ampio interesse e vada quindi oltre la portata delle Associazioni e delle persone che l’hanno determinato e promosso. Confidiamo pertanto in una risposta corale del mondo istituzionale, associativo di ogni settore e di tutta la popolazione.

Cari concittadini, confidiamo di vedervi in tanti alle varie iniziative e che molti di voi partecipino alle varie forme della loro non semplice gestione. Vi aspettiamo.

 

 

Una storia davvero straordinaria. La vedova di un soldato americano in visita nel luogo del fiume Senio dove cadde l’aereo di suo marito.

Domenica 30 aprile 2023 accompagneremo Norma Sue Stephenson, i figli Larry e Bonnie Phelps, il nipote Joel Farr nel luogo dove l’11 ottobre del 1944, Victor Phelps, poi diventato suo marito, di ritorno col suo aereo da un bombardamento nei paraggi venne colpito dalla contraerea tedesca. Lui si gettò col paracadute e l’aereo si schiantò nell’argine di sinistra del Senio, circa un chilometro prima del passo di Lungaia, fra i territori di Castel Bolognese e di Solarolo.

Catturato dai tedeschi.

Victor venne catturato dai tedeschi e dopo qualche giorno avviato in un campo di prigionia in Polonia. Successivamente trasferito in Baviera, fu liberato dagli americani il 29 aprile 1945. Tornato in patria, sposò Norma ed ebbe famiglia. Continuò a guidare mezzi volanti per irrorare le grandi piantagioni del luogo dove abitava. Morì ancora giovane negli anni settanta, forse a seguito di una malattia contratta nel suo lavoro.

Il suo aereo, visto cadere da testimoni, alcuni dei quali ancora in vita, venne seguito e visitato dai contadini accorsi sul posto. La scena venne immortalata e il mezzo “svestito” di quanto possibile. Forse nel tentativo di mantenere qualche ricordo della guerra o di ricavare qualche lira vendendo il metallo (foto).

Nel 2018 l’Associazione Amici del Fiume Senio decise di ricordare quel fatto durante una camminata lungo il fiume. In previsione dell’iniziativa, appresi da Andrea Raccagni (Associazione Aerei Perduti) i dati relativi all’aereo e al pilota, il nostro concittadino Andrea Soglia si mise alla ricerca dei parenti del pilota e ben presto entrò felicemente in contatto, tramite Facebook, con Joel Farr, nipote di Victor, che aveva condiviso sul suo profilo la fotografia del nonno, e di conseguenza con la vedova e i figli di Victor.

Lo stupore della famiglia Phelps.

La famiglia Phelps dimostrò subito grande stupore e riconoscenza verso il fatto che nella lontanissima Italia, alcune associazioni, avessero ricordato il loro congiunto, in quel modo moralmente impegnativo.

Non solo rimase colpita la famiglia. Il fatto varcò la soglia di casa Phelps e diventò rapidamente di dominio pubblico. La vedova manifestò subito il desiderio di andare in Italia a vedere quel luogo oggetto di un inaspettato ricordo per il suo congiunto. Occorrevano soldi. Poi venne la pandemia e si fermò tutto.

Il territorio che parla.

Nel 2022, a seguito dell’idea di valorizzare il Senio come fiume di storia e della decisione di “fare parlare il territorio” segnando con effigi o altro i luoghi del ricordo, gli Amici del Senio, assieme alle Anpi di Castel Bolognese e di Solarolo e con il Patrocinio dei due comuni, posero in quel luogo una targa ricordo con epigrafe e foto del soldato.

La cerimonia fu molto partecipata. Circa cento cittadini di Castel Bolognese e di Solarolo, giunsero a piedi nel luogo dell’”incidente”. Andrea Soglia lesse la storia di Victor, redatta in collaborazione con Joel Farr, la Banda suonò gli inni, i rappresentanti delle due Amministrazioni, con le fasce tricolori, scoprirono la targa, mentre echeggiavano le note del silenzio d’ordinanza.

Tornammo a casa contenti, convinti di avere fatto una buona cosa nel ricordare uno delle migliaia e migliaia di giovani che vennero da molto lontano, moltissimi di loro al prezzo della vita, per liberarci dai guai in cui ci aveva cacciato il fascismo nostrano col suo sciagurato “ventennio” e la sua proditoria alleanza con il nazismo.

La solidarietà porterà Norma dall’America a Castel Bolognese.

Sempre nel 2022 Marc Phelps, un nipote di Victor, ha scoperto l’esistenza di una Fondazione, che ha come missione quella di esaudire i desideri di persone anziane. Ha segnalato il desiderio di sua nonna Norma e la Fondazione l’ha fatto proprio lanciando una prima raccolta di risorse.

La ricerca di risorse è continuata, anche con una cena di finanziamento, molto partecipata, nei dintorni di Houston. Norma, che adesso ha 95 anni, anche grazie al suo spirito, è diventata nel suo piccolo un personaggio pubblico tale da meritarsi un minuto su Fox News, una delle emittenti nazionali più seguite degli Usa. Poi la decisione: il 28 aprile alle ore 14, Norma, due dei suoi figli e un nipote sbarcheranno al Marconi di Bologna. Ha coronato il suo sogno.

Sapremo accogliere questa famiglia e valorizzare questa storia?

Saranno ospiti delle nostre comunità alle quali chiederemo solidarietà, come quella che la famiglia Phelps ha ricevuto a casa sua.

Questo è l’antefatto di una storia straordinaria che merita di essere vissuta e raccontata. Una storia che ci dice quanto elevate siano le potenzialità del nostro fiume sotto molti punti di vista. E d’altronde non può essere che così, al solo pensiero che sul Senio sono rimasti incagliati per quattro mesi i soldati di ben 32 nazioni da una parte e di diverse nazioni dall’altra.

Nei prossimi giorni pubblicheremo il programma che stiamo organizzando per la visita di Norma e della sua famiglia. Leggetelo, seguiteci e, se ritenete utile farlo, aiutateci. Le difficoltà sono tante, avremo bisogno di risorse umane (interpreti, autisti) e materiali (denaro), quindi di uno sforzo corale alto delle nostre comunità. Speriamo di essere all’altezza delle aspettative.

 

 

La moglie di Victor Phelps, il pilota americano colpito dalla contraerea tedesca e caduto sulla riva del Senio al confine fra Castel Bolognese e Solarolo, potrebbe venire a visitare il luogo ove l’aereo cadde.

Si chiama Norma Sue Stephenson, ha 95 anni e adesso vive a Houston nel Texas.

I figli e i tanti nipoti della vedova, quando seppero che gli Amici del Senio avevano ricordato l’episodio e collocato nel luogo una targa, dopo averci gratificati del gesto che apprezzarono molto, si attivarono presso una Fondazione locale in cerca di solidarietà. Ebbene, la Fondazione, che ha lo scopo di esaudire desideri delle persone anziane, ha deciso di pagare alla vedova il viaggio aereo per l’Italia.

Il concittadino Andrea Soglia, nostro collaboratore a cui va il merito di avere documentato l’evento –  assieme ad Andrea Raccagni e al dottor Frontali di Solarolo e di essere riuscito a scovare i parenti americani, pochi giorni fa ha realizzato la prima video chiamata con la Fondazione.

Lo scopo era quello di imbastire il viaggio per verificarne la portata.

L’ipotesi fatta è che la moglie di Victor Phelps, accompagnata da un figlio o da un nipote, arrivi in Italia il 29 aprile 2023, anniversario della liberazione di Victor dal lager in Polonia per opera dell’Armata Rossa Sovietica.

Abbiamo suggerito l’aeroporto di Bologna da dove poi la preleveremo noi, assieme al suo accompagnatore. E dove li riporteremo al termine della missione. L’idea è di ospitarli per un paio di giorni e di combinare due cerimonie: una sul campo ove l’aereo cadde e un incontro con i cittadini nella sala del Consiglio comunale, magari con la presenza dei sindaci e della stampa locale.

Saranno della partita anche i circoli Anpi di Castel Bolognese e di Solarolo e l’Associazione Pietro Costa che fin dall’inizio hanno partecipato a questa iniziativa.

Non ci saremmo mai creduti che dalla nostra piccola iniziativa avesse potuto nascere un evento di tale portata. Siamo contenti che il lavoro per valorizzare il fiume Senio, come fiume di storia e di tanto altro, stia dando dei buoni frutti.

Confidiamo che questo episodio aiuti a superare il residuo agnosticismo da parte di alcuni circa le potenzialità attrattive del nostro fiume e che finalmente si porti a termine il progetto di ciclo via del Senio e della linea Gotica che sarebbe il vettore trainante per la sua valorizzazione.

 

Oltre ottanta cittadini della vallata del Senio hanno partecipato alla camminata promossa sabato scorso dagli Amici del Senio e dall’Anpi. L’abbiamo chiamata nel Senio della memoria. Fra altro si prefiggeva di “segnare” il territorio in modo da ricordare uno dei tanti episodi della guerra di Liberazione. Abbiamo messo una targa dove cadde l’aereo americano pilotato da Victor Phelps, uno dei mille episodi del conflitto sulla linea gotica, ma che in parte li rappresenta. L’avevamo promesso e l’abbiamo fatto.

Per noi è significativo il fatto di essere entrati in contatto con i parenti americani del soldato, figli, nipoti, pronipoti e la moglie novantaseienne. Vuole dire trasmettere ancora oggi e tramandare al futuro, un segno di riconoscenza per l’intervento delle truppe alleate di oltre trenta Paesi per liberare l’Italia dai guai in cui era stata cacciata dal fascismo e dal nazismo. Sappiamo che gli americani sono restati sorpresi e felici di questo gesto.

La camminata è stata anche una immersion nella natura in un periodo in cui si mostra con la sua veste migliore. Camminando sopra l’argine del fiume abbiamo potuto godere del paesaggio forgiato dal lavoro dei contadini e dell’ambiente costituito da un tratto di fiume particolarmente verde, ricco di vegetazione, di fauna, salubre e adatto per ritemprare fisico e spirito. Va detto che il tratto di fiume Senio che va dal Ponte del Castello al ponte di Felisio, con i suoi meandri e le sue particolarità è uno dei più belli e turisticamente interessanti dell’intero corso. Tant’è che già nel 2016 la Provincia promosse l’idea di farne un’area di interesse naturalistico.

Hanno partecipato anziani e giovani, famiglie intere e tanti bambini che hanno mostrato soddisfazione per il pomeriggio alternativo loro offerto. Questo ci dice ancora una volta quanto sia gradito e quindi urgente rendere la sommità dell’argine lungo tutto il tragitto del fiume accogliente per coloro che vogliono percorrerlo a piedi, in bici e anche a cavallo. La nostra proposta è quella della ciclo via del Senio: oramai da dieci anni attendiamo una risposta che comincia a diventare incomprensibile, particolarmente in un periodo in cui da ogni parte, in Emilia e in Romagna, in Italia e in Europa si parla di turismo lento e di ciclo vie.

Dicevo della soddisfazione delle persone nell’incontrare un ambiente così bello. Eppure ancora sabato abbiamo notato fatti esogeni che ci preoccupano perchè ci fanno dubitare circa la effettiva libertà di tutti noi nel percorrere quelle che sono storiche vie naturali di comunicazione fra le persone. Torneremo presto sull’argomento.

Come al solito le nostre iniziative prevedono un momento di ristoro e di socializzazione. Ieri alcuni associati hanno offerte torte realizzate con le buone erbe del nostro fiume e la tradizionale ciambella che hanno contribuito al buon umore. Debbo dire con soddisfazione che al nostro tavolo, venti persone hanno aderito agli Amici del Senio e che l’offerta libera e volontaria che abbiamo chiesto ci consentirà di coprire tutte le spese effettuate. Un grande segno di riconoscenza per l’attività che svolgiamo.

In fine un grande grazie ai nostri soci – collaboratori senza dei quali l’Associazione non ci sarebbe e a tutti coloro che hanno partecipato. Grazie alle ANPI di Castel Bolognese e Solarolo e alla Pietro Costa per l’adesione e la collaborazione prestata e alle amministrazioni comunali di Castel Bolognese e Solarolo per il loro Patrocinio. Un ringraziamento particolare ad Andrea Soglia per l’opera di ricerca effettuata e per essere riuscito a contattare i parenti americani di Phelps. Per ultimo, grazie alla Banda Come Eravamo di Castel Bolognese per le note di ufficialità che ha portato al momento dello scoprimento della targa dedicata a Victor Phelps e alla libertà.

 

 

Sabato 23 aprile 2022, da Castel Bolognese e da Solarolo, cammineremo lungo l’argine del Senio dove ci incontreremo circa a metà strada. Partiremo a piedi dalla piazza di Castel Bolognese e dalla chiesa di Felisio.

Da Castello seguiremo, via Serraglio e via Zanelli da dove per la carraia dietro la chiesa della Pace, giungere sull’argine del Senio. Torneremo per via Rezza, via Casanola e via Canale con i suoi mulini – Scodellino e di Mezzo.

Da Solarolo partiremo dalla chiesa di Felisio e sarà tutto argine fin oltre il passo di Lungaia.

Entrambi i percorsi saranno di circa 10 km A/R.

Ci troveremo tutti nel punto in cui nell’inverno del ’44 cadde l’areo americano di Victor Phelps. Salvatosi col paracadute, fu imprigionato, condotto in un campo di concentramento in Germania da dove fu salvato a fine guerra dagli alleati.

Collocheremo in quel luogo una targa che ricordi quel fatto affinchè anche il territorio parli delle atrocità della guerra. Di ogni guerra, compresa quella assurda di questi giorni della Russia contro l’Ucraina. Daremo valore al ricordo celebrativo con la presenza della Banda di Castel Bolognese.

Ricordo che i parenti americani di Victor Phelps, che abbiamo cercato e trovato grazie al lavoro di Andrea Soglia, sono contenti e anche un poco stupiti di questo nostro lavoro che, pur piccolo, segna anch’esso una nota di riscatto verso le colpe del fascismo che trascinò l’Italia in quella atroce guerra.

Oltre ai ricordi che mai vorremo dimenticare, sarà l’occasione per strizzare l’occhio alla primavera che si mostrerà lungo il percorso con il suo variopinto manto floreale. Sarà una camminata per la salute e per un contatto con la natura in un tratto di fiume dove si presenta con uno splendore che vorremmo fosse ben tutelato e valorizzato.

Sarà infine l’occasione per sostenere la ciclo via del Senio, assieme al tema della sicurezza e di una manutenzione costante e corretta nel rispetto delle prerogative anche di tutela bio-ambientale di ogni fiume.

Sul luogo ci sarà il banchetto dell’Associazione. Offriremo una merenda e la possibilità di aderire per il 2022 agli Amici del Senio. Come al solito, chiederemo un contributo libero e volontario per contribuire alle spese sostenute.

La camminata, compresa nel calendario delle celebrazioni della Liberazione, è patrocinata dalle amministrazioni comunali di Castel Bolognese e di Solarolo che ringraziamo. Si avvale della collaborazione delle ANPI di Castello e di Solarolo e dell’Associazione Pietro Costa.

Vi aspettiamo in tanti.

Potete leggere il programma nella foto posta in evidenza in questo articolo (cliccatela per estenderla).

 

 

 

Presentiamo alcune foto della Camminata di sabato lungo il Senio. Volevamo ricordare Victor Phelps, l’aviatore americano che cadde l’11 ottobre 1944 col suo aereo sulla riva del fiume e scoprire la storia del passo di Donegallia, di cui si hanno notizie fin dal 1530. Nei prossimi mesi desidereremmo segnare questi luoghi con due targhe ricordo perchè tutti coloro che passano sulla riva, possano conoscere e ricordare. Pensiamo che raccogliere testimonianze orali, documentazione fotografica, ricerche d’archivio e indicare nel territorio i luoghi precisi degli eventi, abbia il senso di recuperare una memoria collettiva che altrimenti potrebbe andare persa. Grazie a tutti coloro che ci aiutano in questo lavoro.

 

Che il Senio sia un fiume di storia (linea gotica ed altro) quasi tutti lo sanno. Che ci sia un notevole interesse a conoscere a ricordare quella storia, non tutti ci credono. Invece …. .

La camminata di sabato 21 aprile sul Senio ci ha confermato cose importanti. La prima è che valorizzare il nostro fiume ha un senso vero e che quindi, dopo cinque anni di iniziative che lo dimostrano, sarebbe giusto che le amministrazioni comunali facessero il punto e si dotassero di un progetto. L’obbiettivo è sempre quello: consentire alle persone di camminare e andare in bici sopra gli argini con meno problemi rispetto alla situazione odierna. Per questo occorrerebbe attrezzare un percorso naturalistico, ad anello, che coinvolgesse il Lamone e casomai anche il Santerno, quindi dalla collina, alla valle e al mare, percorrendo il quale, tramite l’opportuna segnaletica, le persone fossero invitate a conoscere le storie e la bellezza dei luoghi.

Ancora sabato, abbiamo avuto la prova del forte legame fra il Senio e la storia dell’Italia e di quanto questo fiume faccia parte dell’identità dei cittadini della vallata. E’ bastato avere citato il nome di una soldato americano, il cui aereo cadde nella riva del Senio, che in America è scattata una molla imprevedibile. E’ immediatamente apparsa la moglie, novantenne, del soldato, i suoi sei figli e le decine di nipoti. I quali si sono dimostrati sorpresi e assai lusingati, quasi entusiasti, di questa rievocazione. A cui ha subito fatto seguito la manifestazione del desiderio di venire in Italia a vedere i luoghi di “nonno Victor”. Basta dare un’occhiata alla nostra pagina Facebook per rendersi conto non solo della potenza dei social, ma anche della forza rievocativa del nostro fiume. Si pensi che attorno ad esso hanno combattuto per quattro e più mesi i soldati di 32 nazioni, solo fra gli “alleati”.

In terzo luogo mi piace ricordare le tante persone che hanno lavorato per dare un senso alla Camminata di sabato. Penso al signor Arturo Frontali, ad Andrea Raccagni, ad Andrea Soglia, a Lucio Donati che hanno fatto il lavoro di ricerca e di testimonianza sull’evento bellico e sul passo di Donegallia. Penso al sindaco di Castel Bolognese, Daniele Meluzzi e agli assessori, Giovanni Morini e Naylia Tukaeva di Castello e Solarolo che hanno partecipato, nella veste della loro funzione, all’evento. Penso ai tanti Amici del Senio che hanno lavorato assai perchè tutto potesse funzionare al meglio. E poi il musicista Enrico Farnedi che ha cantato e suonato nella golena del passo di Donegallia, i contadini che hanno tagliato l’erba sull’argine, la Polizia Municipale, le cento persone che hanno partecipato e i tanti che ci hanno guardato con simpatia.

Ed ora, brevemente, la cronaca. I partecipanti, mossi dalla bella piazza di Castel Bolognese e da Felisio, percorrendo la sommità dell’argine, si sono trovati nel luogo dove cadde l’aereo di Victor Pelphs, dopo che lui, colpito dalla contraerea, si lanciò col paracadute. Sul posto è avvenuta la rievocazione dell’episodio con anche una testimonianza oculare; poi l’amico Raccagni ha mostrato attrezzature dei piloti e alcuni pezzi dell’aereo. Infine il sindaco e gli assessori hanno scoperto foto storiche dell’episodio.

A seguire. ci siamo spostati al passo di Donegallia, dove abbiamo rievocato la sua storia, di cui si ha notizia fin dal quindicesimo secolo. Pubblicheremo domani questo racconto. Abbiamo ascoltato il concertino di Enrico Farnedi, ci siamo rifocillati col rinfresco preparato da Gigliola e Ruth, abbiamo parlato, giocato, scambiati idee e propositi per il futuro. Chi ha voluto, ha potuto iscriversi all’Associazione, dandoci così la forza per proseguire nel nostro lavoro.

Nei prossimi giorni pubblicheremo un ampio resoconto fotografico e filmati dell’iniziativa.