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Ieri l’altro ho percorso a piedi il tratto del Senio dalla ferrovia al ponte dell’Autostrada. Sapevo che da mesi stavano lavorando per riassestare il corso dell’acqua. Lo spettacolo non è bello. Ricordo che quel tratto di fiume Senio è particolare in quanto gli argini sono spesso distanti da un corso dell’acqua assai sinuoso. Di conseguenza abbiamo grandi golene – delle quali 23 ettari sono del demanio – che formano alcuni “budelli”, oggetto di un progetto della Provincia del 2016 per l’istituzione di una importante zona di interesse naturalistico.

Quella zona era popolata da migliaia di alberi che costituivano un indubbio polmone verde che dava ossigeno a tutti noi e che contribuiva a ripulire un’aria fra le più inquinate al mondo. Ora la zona si presenta quasi come desertica. Certamente per tutto questo ci saranno delle ragioni che hanno attinenza con la manutenzione del fiume a seguito degli eventi dello scorso maggio. Ma quali esse siano non lo sappiamo, perchè non ci è stato detto, in barba al nostro stato di portatori di interessi associativi.

Noi sapevamo che quella fitta alberatura, in quel punto, era utile a rallentare il corso delle fiumane del Senio e fare si che l’acqua non giungesse impetuosa a Cotignola, dove il fiume si restringe e dove, quando è colmo, l’acqua marcia sopra i tetti delle abitazioni. Si vede che quel problema è stato risolto in altro modo, ne siamo contenti. Sapevamo anche che l’Autorità del fiume non era contraria in quel tratto ad un’area verde tutelata e che pensava alla possibilità di abbassare di almeno un metro l’area golenale per ampliare la portata al fiume.

Ora in quel tratto di fiume ci sono decine di potenti mezzi, sparsi qua e la. Qualcuno in azione. Poi enormi cataste di legna ammassata ovunque. Saranno diverse centinaia di tonnellate e forse più, in attesa del loro destino finale che potrà essere quello di essere trasformata in biomassa e bruciata, alimentando così il surriscaldamento del Pianeta o essere trasportata in mare, poi in spiaggia da dove dovrà poi essere rimossa, ri-accatastata e ri-trattata.

Va riconosciuto che qua e la qualche albero o gruppi di alberi è stato lasciato in piedi, così da mantenere segnato il percorso dell’acqua e dare ristoro ai volatili. Un segno seppure flebile che il fiume, ogni fiume, è un tesoro di biodiversità e un percorso ecologico da conservare con cura.

La luce che si è creata con l’abbattimento degli alberi consente oggi di vedere quanto anche quel tratto di fiume – intendendo le rive e l’alveo – sia malandato e bisognoso di cure rapide. Le rive sono completamente dissestate, in alcuni tratti le erosioni incidono pericolosamente fino all’argine, si notano tane di istrici, le sommità arginali sono pesantemente “toccate” dal passaggio dei mezzi all’opera, forse pure indebolite dal fatto che alberi importanti, invece di essere segati, sono stati tritati in piedi.

L’auspicio è che chi di dovere – a partire dall’Autorità commissariale – abbia le idee chiare su quello che c’è da fare, che ci siano risorse adeguate a disposizione – e qui il Governo deve mantenere le promesse – che i lavori necessari si concludano rapidamente.

Per ultimo va detto che su un tema come quello del fiume, così sensibile per i cittadini pesantemente coinvolti dalle alluvioni, è necessario cercare il coinvolgimento e la partecipazione di tutti. Dalle amministrazioni comunali, ai vari portatori di interesse, fino alla cittadinanza. Chi esercita l’importante funzione di cuscinetto fra massime autorità decisionali e popolazione deve essere posto nella condizione di sostenere il proprio ruolo. Spesso lo fanno volontariamente. cerchiamo quindi di non deluderli troppo. Informazione e coinvolgimento sono fondamentali.

Di seguito metto alcune foto a testimonianza di quanto scritto.

Con la prossima iniziativa torniamo a camminare sul Senio. Proprio a Solarolo, da dove siamo partiti cinque anni fa. E’ stata la Pro Loco locale a chiederci di fare qualcosa per arricchire il programma della celebrazione dell’Ascensione, la sagra più importante del paese.

Lavorare assieme ad altre associazioni del territorio è stato sempre nelle nostre corde. Quindi siamo contenti di collaborare con un’associazione che lavora per il luogo. A dire il vero le iniziative saranno due: una camminata fino al Senio e una mostra sul Senio.

La camminata sarà di 7,2 chilometri. Chi vuole potrà farla anche in bici. Partiremo da Piazza del Popolo alle 15. Giunti a Felisio, saliremo sull’argine del fiume. Arrivati all’autostrada, torneremo a Solarolo lungo le viuzze di campagna. La nostra presunzione sarebbe quella di “provare” un percorso che possa diventare abituale per i cittadini di Solarolo. E che potesse essere inserito nella prima guida del Senio alla quale stiamo lavorando da tempo.

La mostra verrà esposta all’Oratorio dell’Annunziata, per tutta la durata della Sagra. Si chiama Senio Vivens e parla dei tanti piccoli animali che popolano il Senio e dintorni. Foto bellissime, scattate da nostri Amici, che ci parlano di arte e di natura.

Per avere tutte le informazioni potete leggere il programma (clic sulla foto). L’iniziativa è promossa a Solarolo, ma non prevede confini, tutti possono partecipare. E speriamo di vedervi in tanti.

Infine un sincero ringraziamento all’Amministrazione comunale che ci ha concesso il Patrocinio.

Sabato prossimo la prima uscita. Ci troviamo a Felisio. Percorreremo la riva sinistra fino alle betulle del picchio. In questi giorni la campagna si offre con pochi pudori; forse fa vedere il meglio di se. Per qualche assaggio, ci fermeremo sotto una quercia monumentale, molto bella, che vorremmo adottare.

Se per qualcuno prevarrà la voglia di camminare, potrà arrivare fino al ponte della Ciusaccia di Cotignola, casomai scendendo sulla riva di destra. Al ritorno potrà incontrare gli altri sotto la grande quercia per un brindisi collettivo.

Ricordo che le iniziative degli Amici del Senio, sono aperte a tutti coloro che vorranno partecipare. Essere soci è importante, ma venga chi vuole. Poi se qualcuno vorrà sostenerci, potrà farlo.

 

ADS_v6_Solarolo_SN2Dopo una estate torrida sotto molti punti di vista, durante la quale però non ci siamo mai dimenticati del nostro amico Senio, riprendiamo con le iniziative autunnali. Come di consueto il primo appuntamento è con la camminata di Solarolo. Come vedete dal programma, quest’anno partiamo da Felisio. Sarà appena passato qualche giorno dal ricordo del terribile eccidio nazi-fascista avvenuto il 5 settembre del 1944. Prima di avviarci, metteremo un mazzo di fiori nel monumento che ricorda quei martiri uccisi da coloro che volevano mantenere l’Italia soggiogata dalla dittatura.

Come sapete, da tempo culliamo l’idea di valorizzare i prodotti e i produttori della valle dove il Senio scorre. Oltre che i tanti esercizi del buon e del bel vivere come i B&B, gli Agriturismo, i tanti ristorantini e gli stessi contadini che vendono a Km zero. Domenica 11 partiamo con un omaggio al nostro vino. Un amico, che produce a Riolo Terme, in quella collina di marna così pregiata per la qualità di alcuni vini, metterà a disposizione due suoi prodotti che saranno centellinati dal pubblico, guidato da un amico che di vino se ne intende.

A metà percorso ci fermeremo sotto i grandi alberi di Casa Dalmonte, dove – oltre al rito del vino – faremo una merenda con piadina e salsiccia. Parleremo brevemente del fiume e delle iniziative che vogliamo mettere in campo per realizzare i nostri obbiettivi. Chiederemo come al solito un piccolo contributo economico che ci consente di fare vivere l’Associazione. Chi lo vorrà, potrà iscriversi agli Amici del Senio (costa 5 euro) e firmare la petizione per il Senio che ha già raggiunto le 800 firme.

 

 

 

 

DSCN1427Ieri a camminare sul fiume a Solarolo siamo stati più di cento. Davvero straordinario. Eravamo in tanti e ben rappresentativi di uno spaccato della società che non si arrende alle convenzioni del modernismo.

C’erano famiglie composte da tre generazioni. Il nonno che ci ha raccontato di quanto i tedeschi gli hanno fatto saltare la casa, indicandoci il luogo preciso; la signora che ricordava di quando in bici attraversava il passo di Lungaia su una passerella davvero mobile e di quando una bella volta gli si sgranò la catena della bici proprio sopra l’acqua; i bambini che hanno corso come indiavolati per alcune ore, rotolandosi nella sterpaglia, scorticandosi anche, ma sempre sotto l’occhio distante ma vigile dei loro bravi genitori che certamente hanno pensato che è così   che si cresce. Fino al nonno tacth che lavorando con le dita sullo smartfone mi ha fatto vedere dall’alto con le mappe di Google i tre laghetti sorti quando hanno pensato di drizzare il fiume (mettendo in pericolo Cotignola) e mi ha raccontato di quanto un tempo si è divertito a tuffarsi in quello che era diventato il loro mare, non avendo mai visto quello vero.

Poi i ricordi sono continuati nel cortile con grandi alberi di una casa di campagna dove la famiglia che vi abita ha accolto tutti abbrustolendo buona salsiccia, corroborata dall’ottimo vino di un agricoltore di fiume che lo ha gentilmente donato a tutti.

Mentre le braci ardevano i partecipanti hanno ascoltato con attenzione quelli che sono i propositi degli Amici del Senio, dimostrando il loro convinto consenso con decine di adesioni, con molte decine di firme alla petizione per la valorizzazione e la sicurezza del Senio, con una generosa offerta libera che ci aiuta a proseguire nella nostra azione.

Fino alla sorpresa di questa mattina quando, aperta la posta leggo questo messaggio:

“Vorrei ringraziare veramente di cuore gli “amici del Senio” per il bel pomeriggio trascorso in compagnia in un’esperienza veramente appagante e divertente.

Nel caso fosse di v.s. interesse allego il link alle foto che ho fatto.

https://onedrive.live.com/redir?resid=894C44A61FEA1353!11040&authkey=!AJ8xkshmnW3KpWc&ithint=folder%2c

Cordiali saluti.

Piero Padovani e famiglia”

Un gesto così semplice, ma così significativo che mi ha commosso. E che spingerà certamente noi tutti, Amici del Senio, ad andare avanti, nonostante le tante difficoltà di diverso tipo che stiamo incontrando.

Domenica prossima cammineremo sul Senio a Castel Bolognese. Cielo permettendo. Sono quasi certo che l’accoglienza di tutti sarà analoga e che saremo in tanti per una sana domenica di allegria e di musica a contatto con il nostro fiume, alla vista del bel paesaggio delle nostre campagne e colline e in simbiosi con la natura.

 

 

 

 

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Ecco la riproposizione del volantino della camminata sul Senio a Solarolo, rinviata domenica scorsa causa la pioggia. Confidiamo in una partecipazione altrettanto nutrita, quanto quella che si era presentata alla partenza.

Eravamo tantissimi per la camminata sul Senio a Solarolo. Purtroppo il diavolo ci ha messo la coda: appena partiti ha iniziato a piovere copiosamente e allora abbiamo deciso di rinviare tutto a domenica 27 settembre, con gli stessi orari e lo stesso programma. Così come avevamo annunciato nel volantino.

Ringraziamo i partecipanti e tutti gli Amici che avevano organizzato in modo encomiabile i vari passaggi dell’iniziativa. Un grazie particolare ai contadini che avevano rasato il fiume, rendendoci agevole e tranquillo il passaggio.

Arrivederci.

V8_Solarolo_SN1Domenica 13 settembre, dopo il brutto tempo di questi mesi caratterizzato da eccessiva calura, riprendiamo le iniziative sul nostro fiume. Saremo a Solarolo dove gli Amici del Senio di quel comune ripropongono una camminata lungo l’argine. Nella foto di copertina potete vedete il programma. Siamo tutti invitati.

Come Associazione ci saremo con il nostro banchetto dove potrete rinnovare l’adesione o iscrivervi per la prima volta (5 €). Raccoglieremo firme a sostegno della nostra petizione per il Senio.

Staremo per qualche ora a contatto con la natura, si parlerà dei fatti del fiume, se tutto va bene avremo anche la musica. Di certo non mancherà la tradizionale piadina romagnola con la salsiccia a fronte della quale chiederemo, senza obbligo alcuno, una piccola offerta volontaria per sostenere l’Associazione.

Sono curioso di vedere come ad un anno di distanza ci apparirà il fiume. Noi ci battiamo per un fiume bello, dove potere passeggiare serenamente a contatto con la natura e la nostra bella campagna. Chiediamo che il nostro Senio sia valorizzato come fiume di storia, di arte e di ambiente. Chiediamo che sia fatta una manutenzione che tenga conto di queste aspettative popolari.

Vedremo se il nostro lavoro sarà valso a qualcosa o se invece la situazione del fiume sarà peggiorata. Proprio in quel tratto è stata fatta una manutenzione, potremo vedere quali risultati avrà dato.

Comunque vada sarà un pomeriggio bello e utile. Perchè non ci arrenderemo.

 

Domenica 12 aprile, gli Amici del Senio offrono una bella camminata, distensiva e liberatrice dei brutti pensieri. Ammireremo dall’alto, ma con i piedi ben piantati in terra, il bel paesaggio delle nostre campagne.

Andremo alla scoperta del luogo dove settant’anni fa i soldati neo-zelandesi ruppero il fronte del Senio. Dopo pochi giorni l’Italia era liberata dal nazi-fascismo.

Con il supporto di un socio che di storia ne sa, potremo immaginare il debito di riconoscenza che portiamo a quei giovani soldati giunti dall’altra parte del mondo per liberarci dal fardello dei nostri storici errori.

Vi aspettiamo tutti.

Misticanza del Senio

Misticanza del Senio

Bel pomeriggio, oggi sul fiume a Solarolo. Gigliola e Ruth hanno proposto di andare a riconoscere le buone erbe. Come ogni aula che si rispetti, non poteva essere numerosa più tanto e molte persone non hanno potuto partecipare. Ci dispiace, ma ci saranno nuove occasioni.

Il dato che ancora una volta stupisce è constatare quante persone vorrebbero avvicinarsi al loro fiume. E la gioia dei bambini, correre e giocare spensieratamente, rotolarsi nell’erba e sporcarsi di natura.

Gigliola e Ruth, sono state molto brave. Hanno preparato le dispense per illustrare un numero limitato di erbe, presupponendo nuove puntate, e ad esse hanno accoppiato ricette per come assaggiarle. Ma quel che veramente ha sorpreso è che le ricette non sono rimaste solo sulla carta. Alla fine i partecipanti hanno potuto gustare tartine, frittate, torte, crescentine e un’ottima misticanza preparate con quelle erbe. Veramente straordinario, se poi a tutto ciò aggiungiamo vino e prodotti che alcuni cittadini solarolesi ci hanno donato.
Non vorrei pensaste a piaggeria, ma quei mangiari erano veramente ottimi, caratterizzati da sapori fini e da odori gradevolissimi, quali quelli che possono sprigionare le viole e i petali di margherita e di calendula.

Alla fine le persone presenti hanno mostrato di avere apprezzato questa iniziativa e ci hanno incoraggiato a proseguire, iscrivendosi all’Associazione Amici del fiume Senio, firmando la petizione per la valorizzazione del fiume, offrendo contributi volontari. Certo, anche indignandosi per come quel tratto di fiume è stato maltrattato da quella che alcuni chiamano manutenzione.

[highlight]Oggi il fiume era ricco di erbe.[/highlight] Tutto è andato bene. Nessuno si è fatto male. Ma non vi dico quanta è stata l’indignazione di tante persone presenti nel constatare gli orrori di una manutenzione che ara gli argini e che tritura ogni forma di vegetazione, lasciando sul campo tutti i detriti e centinaia di tronchi appuntiti, come spade. Molti hanno fotografato e denunciato quella situazione nei network sociali. Alcuni hanno parlato e proposto di mettere in campo una denuncia pubblica.

Domani metterò le foto di quel paesaggio (che si potrebbe anche pensare di conservare come opera di land art, tanto è paradossale) e informerò il Sindaco. Poi vedremo se quel “lavoro” sarà migliorato e reso accettabile. Altrimenti dovremo parlarne.