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A coronamento dell’esperienza della Camminata per l’acqua – Cammino del Senio, mentre scorrono i titoli di coda di una bella esperienza dedicata all’acqua sorgente di vita, alla natura da preservare, ai valori dell’amicizia, della sostenibilità e della fratellanza, desideriamo ringraziare le tantissime persone che ci hanno aiutato in quello che per noi, Amici del Senio è stato un notevole sforzo organizzativo.

Il primo grazie va ai nostri esploratori. Ad Alberto, Silvio, Mario e Roberto che per sei mesi hanno scarpinato alla ricerca di una traccia di sentiero, aprendosi la strada fra i rovi, studiando i guadi, valutando le problematiche. Non era scontato e non è stato facile, ma ce l’hanno fatta.

Dobbiamo poi ringraziare le Pro Loco di Palazzuolo sul Senio, Borgo Rivola e Sant’Alberto per averci accolto in modo davvero sorprendente. Cito Riccardo, Ardelia e Gabriella, accomunandoli a tutti i loro collaboratori. Abbiamo avuto la prova di come le Pro Loco del Senio possano sostenere lo sviluppo dell’idea del turismo lento nella nostra valle.

Grazie a Piero e Franco di Palazzuolo che ci hanno accompagnati alla polla di Cà di Buraccia sorgente eletta del Senio e a Daniele che ci ha sostenuti per conto dell’Amministrazione comunale.

E come non ringraziare Massimo, speleologo, che a Borgo Rivola ci ha parlato delle acque carsiche della Vena del Gesso; Monica e Alberto che a Tebano ci hanno fatto conoscere i balli antichi; Paolo che a Sant’Alberto ha ricordato a noi tutti la grande figura di Olindo Guerrini.

Grazie a Valter che ha guidato il pulmino di servizio; a Francesca dell’Coop Zerocento che da Alfonsine ci ha fornito ottimi pasti; a Sabrina che dietro la Stroppata, in un caldissimo mattino, ha aperto le porte della sua casa per dissetare il gruppo; a Brunella che ci ha ospitati a Casa dell’Agnese e a Casa del Diavolo; a Cecilia, la brava operatrice della Circoscrizione di Sant’Alberto che ci ha indicato con garbo e professionalità le cose da fare.

Grazie a Valentina e Patrizia di Vivi Consapevole in Romagna sempre pronte all’ascolto e alla collaborazione; ad Hubert e Antonino per quanto ci hanno insegnato e a tutte le ragazze e i ragazzi che hanno camminato per cinque giorni, portando messaggi positivi di fratellanza e di civiltà dei quali ci ricorderemo.

Infine grazie alle tante altre persone che ci hanno aiutato in qualche modo.

Buon cammino a tutti noi. E arrivederci presto.

 

Quando un’amica dell’Arena delle balle e di Vivi consapevole in Romagna, ci chiese di collaborare alla terza edizione della Camminata per l’acqua che si sarebbe svolta sul Senio, accettammo con buona lena perchè quel trekking di cinque giorni, dalla sorgente del Senio al mare, incrociava il nostro desiderio di dimostrare la validità della proposta del Cammino del Senio, lungo la linea Gotica.

Pensammo che quella sarebbe stata l’occasione per conoscere meglio il nostro fiume, sperimentare percorsi da potersi fare a piedi e in bici, entrare in contatto con persone e luoghi a noi sconosciuti, fotografare le cose belle del nostro fiume. Pensammo che l’esperienza ci avrebbe potuto aiutare nella realizzazione della Guida del Senio, un progetto al quale lavoriamo da tempo.

Oggi, a percorso compiuto, possiamo dire che l’esperienza non è stata solo quello a cui pensavamo. E’ stata anche tanto altro, il che ne ha accresciuto il significato. Abbiamo conosciuto persone straordinarie, che ci hanno fatto riflettere su diverse problematiche, ecologiche ed esistenziali, arricchendo il patrimonio di idee sulle quali come Associazione Amici del Senio lavoriamo da anni.

La fatica, le difficoltà incontrate e la generale predisposizione all’ascolto e al dialogo ha prodotto nuove amicizie che sta anche a noi in futuro consolidare. Gli amici di Vivi consapevole in Romagna e gli sciamani di Love Shaman Wai esprimono parte di una società che non si arrende al conformismo imperante e che cerca la realizzazione della propria identità attraverso nuove, non convenzionali, vie.

Celebrare l’acqua, offrire la propria personale energia per richiamare la sua purezza esprime la forza di un’idea positivamente eversiva in una fase epocale in cui pare essere smarrita la dimensione di un futuro che a noi, comuni mortali, non ci appartiene e che quindi dobbiamo salvaguardare.

Dalle limpide acque delle sue sorgenti, a quelle meno limpide ma ben vive della pianura, abbiamo visto un Senio in buona salute. Un fiume che corre, casomai bisognoso di una migliore manutenzione. Un fiume abbastanza pulito e questo non era scontato. I ragazzi che raccoglievano la plastica incontrata lungo il percorso si sono dichiarati sorpresi. E nemmeno ci sarebbe il problema della legna trasportata dalle fiumane, solo che si consentisse ai cittadini di poterla prelevare.

L’esperienza ci ha detto che il Cammino del Senio si può fare. Occorre un Comune – o una Unione dei comuni – capofila e un progetto che pensi dalla sorgente al mare. A ben guardare non c’è molto da fare. Dalla polla di Cà di Burraccia ai Confini il sentiero è tracciato, così come da Casola a Tebano (eccetto qualche breve tratto su cui intervenire). Dopo Tebano abbiamo l’argine, un sentiero già tracciato e percorribile. Dalla confluenza nel Reno al mare il percorso è completo e funzionante.

Dopo l’estate riprenderemo il discorso con le nuove amministrazioni comunali. Siamo convinti, avendo presente ciò che ci siamo detti nel corso degli ultimi mesi, di potere fare passi in avanti definitivi. Se ci sarà unità di intenti e determinazione, presto potremo andare a piedi o in bici dalla collina al mare lungo il Senio.