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Alla scoperta delle radici del Senio e della sua gente

Palazzuolo sul Senio. Alla scoperta delle radici del Senio e della sua gente

La prossima iniziativa fa parte dell’idea di recuperare la memoria delle comunità del Senio. Fino a realizzarne una mappa.

Siamo partiti con Tebano lo scorso anno, il 2 e 3 giugno prossimi continueremo a Palazzuolo sul Senio. A settembre saremo a Fusignano/Masiera.

Per noi Palazzuolo è importante perchè dalla Sambuca nasce il Senio che, lo ripetiamo, è uno dei maggiori fiumi di storia d’Italia. Ma Palazzuolo non è solo questo. Come il Senio è stato nei secoli un crocevia di storia – vedremo nella camminata del 3 giugno – fino all’epilogo della seconda guerra mondiale quando ebbe un ruolo di primo piano nella lotta di Liberazione.

Dopo la guerra, Palazzuolo ha visto un forte periodo di decadenza con lo spopolamento delle sue campagna e la conseguente emigrazione. Buona parte della quale avvenuta seguendo il corso dell’acqua del Senio, quindi verso la pianura romagnola e le valli. A cavallo degli anni settanta ha imboccato la strada del turismo dei luoghi, strada che negli ultimi anni pare essersi accidentata. Continua a leggere

Domenica 18 febbraio ripartono le iniziative rivolte agli Amici del Senio e aperte a tutti i cittadini. Partiamo con l’olio e l’aceto. Quante discussioni su questi prodotti basilari della cucina romagnola.

Saremo ospiti di Gigi Franzoni, alle Vigne di sopra a Tebano. Gigi è una persona che guarda avanti, ma che ha i piedi ben piantati nella cultura del suo mondo: quello rurale della Romagna. Il suo eclettismo lo porta ad essere anche un vero artista di land art, di opere create nella campagna con i materiali della campagna.

L’odore della morchia delle sue migliaia di attrezzi del lavoro contadino in mostra, non impedirà di cogliere, in ambienti diversi, i profumi dell’olio delle nostre colline. Di assaggiarlo, cogliendone le sfumature e di imparare i primi rudimenti per la conoscenza di questo complicato prodotto.

Accanto all’olio metteremo l’aceto. E’ tradizione delle nostre case di campagna, produrlo in proprio. Non è sbagliato, basta conoscerlo.

Il programma della giornata è ben nutrito. Ci sarà spazio per una camminata sul crinale, fra le vigne e gli ulivi alla ricerca dei ruderi di una vecchia torre. Raccoglieremo erbe di campo che assaggeremo con olio ed aceto. E tante chiacchiere per mantenere vivo il ricordo di una cultura che tanto ci ha dato.

Guardate bene il programma (cliccate la foto) e, se vi interessa, ricordatevi di prenotare, essendo la disponibilità di spazio abbastanza limitata.