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L’idea di invitare i cittadini a piantare alberi sta dando buoni frutti. Diverse persone hanno risposto, chiesto informazioni e segnalato prenotazioni. Stiamo scoprendo che molte famiglie dispongono di piccoli appezzamenti di terreno che sono disponibili a coltivare a biodiversità. Sorprendente e bello tutto questo.

S i pensava di fare una prima distribuzione di piante – quelle gratuite, della Regione – alla fine di questa settimana (sabato 21 novembre). Purtroppo le vicende legate al Covid ce lo impediscono, visto che è vietata la mobilità fra i comuni. La proposta che avanziamo allora è quella di continuare le prenotazioni. Appena potremo tornare a muoverci fra i comuni indicheremo una nuova data per il ritiro delle piante. Questo naturalmente vale anche per coloro che hanno già fatto l’ordinazione. Ricordo che le piante si possono allocare per tutto l’inverno.

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Stamane abbiamo contattato a Faenza il vivaio Fruttidoro di Samuele Dalmonte convenzionato con la Regione per la fornitura delle piantine per l’iniziativa “Corridoio verde d’Italia” cliccate e leggete.  Il piano, lo ricordiamo, è finanziato con 14,2 milioni di euro (132.000 per la provincia di Ravenna) e si prefigge di allocare 4,5 milioni di piante in 5 anni. La Regione fissa il prossimo 21 novembre – giornata nazionale della celebrazione degli alberi – la prima data per un forte lancio dell’iniziativa.

Detto che noi ci auguriamo che ogni comune faccia la propria parte, comprendendo appieno il valore dell’iniziativa in funzione del clima, stamane abbiamo cercato di capire come funziona e abbiamo avuto la prova che è tutto molto semplice. Ogni cittadino, Associazione, Ente locale può recarsi al vivaio e portarsi a casa le piantine, gratuitamente. Occorre solamente compilare un modulo nel quale si indichi dove queste verranno allocate.

Naturalmente non si tratta di alberi. Sono piccole piantine, dai 20 ai 50 centimetri di altezza, qualcuna di un metro cresciute in un piccolo vaso. Nella sostanza, potranno essere poste a dimora quasi tutte con una spallettata di vanga. Questo per dare l’idea del poco lavoro che ci sarà da fare, anche se occorrerà avere alcune attenzioni – fornite dalla Regione nel corso di una apposita trasmissione alla quale abbiamo partecipato – che specificheremo nei prossimi giorni.

Facendo seguito a quanto scritto agli Amici del Senio Il 21 e 22 novembre, piantiamo alberi la proposta che facciamo è questa:

  • avete visto dove potere allocare una, dieci, cento piante (alberi o arbusti)? Diteci quali piante volete (v. elenco), quante ve ne servono e dove le metterete (indirizzo). Provvederemo noi al loro ritiro in una unica soluzione e potrete venirle a ritirare a Tebano, sabato 21 novembre. Vi diremo l’ora ed esattamente dove. Per le vostre richieste potete scriverci a amicifiumesenio@gmail.com oppure telefonare a 3400532380 (Domenico) o a 3332011377 (Silvio) o a 3669136784 (Laura).

Qualora la vicenda Covid impedisca la mobilità, terremo in considerazione il vostro ordine e ritireremo le piante quando sarà possibile. Sarete informati.

Elenchiamo di seguito le piante o arbusti disponibili al vivaio Fruttidoro. Abbiamo linkato il nome comune in modo che cliccandoci sopra possiate avere tutte le info Wikipedia:

Acero campestre (in esaurimentoAcero campestre

Acero monspessulanum          Acero minore

Acero platanoide                       Acero riccio

Acero pseudoplatanus              Acero di monte

Alnus cordata                             Ontano napoletano

Alnus glutinosa                          Ontano nero

Berberis vulgaris                       Crespino comune

Castanea sativa (solo terreni collinari)  Castagno europeo

Carpinus betulus                       Carpino bianco

Celtis australis                           Bagolaro

Cornus mas                                 Corniolo

Corilus avellana                          Nocciolo

Euonimus europaeus                 Berretta del prete

Fraxinus angustifolia                 Frassino meridionale

Fraxinus excelsior                       Frassino maggiore

Fraxinus ornus                             Orniello

Iuglans regia                                 Noce da frutto

Ilex aquifolium                             Agrifoglio

Laburnum anagyroides (solo in aree cittadineMaggiociondolo

Malus silvestris                              Melo selvatico

Morus alba                                      Gelso bianco

Ostrya carpiniflolia                       Carpino nero

Platanus orientalis                        Platano orientale

Populus alba                                   Pioppo bianco

Populus nigra                                  Pioppo nero

Prunus avium                                  Ciliegio

Prunus cerasifera                           Ciliegio da fiore

Prunus spinosa                                Prugnolo selvatico

Quercus cerris                                 Cerro

Quercus ilex                                     Leccio

Quercus pubescens                         Roverella

Quercus petraea                              Rovere

Pyrus piraster                                  Pero selvatico

Rhamnus cathartica                       Spino cervino

Rhamnus frangula                          Frangola

Rosa canina (in esaurimento)      Rosa canina

Salix alba                                           Salice bianco

Salix purpurea                                  Salice rosso

Sorbus domestica                             Sorbo domestico

Sorbus torminalis                             Ciavardello

Tamarix gallica                                  Tamerice comune

Tilia cordata (in esaurimento)        Tiglio selvatico

Tilia plathiphyllos (in esaurimento)  Tiglio nostrano

Viburnum lantana                             Viburno

Viburnum opulus                               Viburno

Se volete andare direttamente voi a ritirare le piantine, l’indirizzo è questo: Fruttidoro di Samuele Dalmonte, via Firenze n. 405 – Faenza. Casomai fatevi precedere da una telefonata.

Ps – Abbiamo letto che la Regione indica di piantare alberi anche lungo i corsi dei fiumi. Giustamente diciamo noi, naturalmente ove compatibile con la sicurezza. Speriamo che di questo informi anche il Bacino del Reno che per suo conto si occupa della manutenzione di fiumi.

Riguardo le iniziative proposte sul tema degli alberi Il 21 e 22 novembre, piantiamo alberi, ho ricevuto questa bella lettera.

“Caro Domenico, buonasera!
Seguo ormai da tempo le attività dell’Associazione con grande piacere, spero per questo che vorrà apprezzare il mio contributo per raddrizzare un po’ il tiro della sua comunicazione sulla Festa degli Alberi prossima ventura.
Riconosco il suo invito ad usare la fantasia, uscire e darsi da fare come frutto di grande entusiasmo e passione, ma è un invito quanto meno incauto.
Affidare alla libera iniziativa di ciascuno la scelta del tipo di pianta e del luogo, potrebbe portare a problemi abbastanza seri: se non si ha competenza delle caratteristiche della pianta che si sceglie, delle sue interazioni con l’ambiente circostante e con il terreno su cui la si pianta, si rischia nella migliore delle ipotesi di condannare una pianta a morte, nella peggiore di andare a modificare un ecosistema.
Le faccio un esempio molto concreto: la robinia (da noi comunemente conosciuta come acacia) è una pianta alloctona, piantata ormai molto tempo fa senza tenere in considerazione il suo carattere infestante. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, ha trovato condizioni favorevoli ed ha proliferato, soppiantando e a volte anche condannando altri tipi di piante locali.
Non mi intendo molto dell’aspetto burocratico, ma dubito infine che si possano liberamente piantare alberi su terreno pubblico, l’altro invito è appunto di informarsi con attenzione su questo aspetto.
Non sarebbe una cattiva idea se l’iniziativa bellissima che sta cercando di mettere in piedi non fosse lasciata all’improvvisazione del singolo, ma coordinata da qualcuno che sia esperto di botanica e possa guidarci ad evitare gli errori di cui le dicevo sopra.
Spero di esserLe stata utile per approfondire l’argomento, nel frattempo le auguro buona serata e ricambio l’augurio di buona salute.”
(lettera firmata)

Intanto, grazie. La lettera pone almeno tre problemi ai quali cerco di rispondere.
Quali alberi piantare? Domanda fondamentale. Ho chiesto lumi ad un esperto del Servizio Giardini del comune di Faenza – struttura all’avanguardia per la gestione del verde – che mi ha risposto. Queste le piante che ci suggerisce di allocare, come adatte al nostro territorio.
Acero campestre
Cerro
Leccio
Maggiociondolo
Pallon di maggio
Frassino angustifolia
Carpino nero
Crespino
Farnia
Frassino orniello
Gelso bianco
Ginestra di spagna
Melo selvatico
Nocciolo
Pero selvatico
Roverella


Per piantare alberi occorre il permesso. Certo. Occorre il permesso sia che si proponga di operare sul terreno pubblico che su quello privato. Le regole sono dettate dagli uffici urbanistici dei comuni e dal Codice Civile. Sono semplici e di facile accesso.

Occorre una guida. Siamo convinti che sia fondamentale la guida di un esperto di botanica che, a mio parere, dovrebbe essere messo a disposizione dall’Unione dei comuni. Una guida che ci insegni che l’albero è un corpo vivente che va allocato, fatto crescere e trattato nel modo dovuto.

Ricordo che la nostra Regione ha deciso di promuovere in cinque anni la messa a dimora di 4,5 milioni di piante. Una per ciascun abitante. Questo ad esempio vuole dire: 10.000 piante a Castel Bolognese (circa 2.000 all’anno); 120.000 piante a Faenza, ecc..
Per avere le piante, la Regione ha redatto una convenzione con 19 vivaisti, da Rimini a Piacenza (uno anche a Faenza – Dalmonte). La lista completa è nel sito della Regione.
A questi vivaisti Enti, Associazioni e cittadini possono rivolgersi per avere, gratuitamente, le piante da mettere a dimora.
Ultima considerazione. Il numero delle piante è talmente elevato che occorrerà pensare anche alla promozione di zone boscate, a forte intensità arborea. Per questo nella nostra zona può aiutarci il fiume Senio. Particolarmente nel tratto fra Ponte del Castello e Felisio, alla luce del progetto di un parco naturalistico di circa 30 ettari, idea promossa dall’Ente Parchi romagnoli. Torneremo presto sull’argomento.