Gaiole in Chianti, l’Eroica, il Senio
Breve soggiorno nelle terre del Chianti. Ero curioso di vedere su quali elementi, persone come noi, hanno creato un miracolo economico e un benessere di qualità tale da essere indagato da altri paesi nel mondo. Sono andato anche per incontrare persone disposte ad interloquire con le nostre idee di un modello di benessere legato al territorio, alla sua storia e alle sue risorse: la filosofia che anima gli Amici del Senio.
Desideravo scoprire il fenomeno dell’Eroica, nato a Gaiole in Chianti. Eroica non è solo una gara ciclistica o una deliziosa esca per gli appassionati della bicicletta. E’ una vera e propria filosofia di vita, basata sulla ricerca di valori adeguati a promuovere un benessere di qualità.
Sono partiti con la riscoperta del ciclismo eroico dei primordi, quindi dal sacrificio, dalla dedizione, dalla fatica. Da quegli elementi che rafforzano il carattere delle persone e lo rendono più capace di affrontare le avversità della vita.
Hanno contrastato l’idea del propellente chimico per primeggiare nello sport, rivalutando il pane, la pasta, la carne, l’olio, il vino. Hanno parlato e parlano di benessere e di salute capace di fare vivere più a lungo e meglio le persone, mischiando l’attività fisica continua con la scoperta del territorio e la valorizzazione del bello.
Hanno fatto della mancanza di grandi vie di comunicazione e della scarsa industrializzazione il carburante per un diverso e possibile tipo di sviluppo sostenibile.
Si sono guardati attorno, hanno constatato l’avere ancora nel territorio tante strade “bianche”. Hanno cucito su di loro un percorso di oltre 200 chilometri, riconoscibile, indicato, dedicato, che alcune volte l’anno viene percorso interamente con apposite manifestazione – compreso una dei “professionisti” – e che per tutti i giorni viene consumato alla “carta”: ognuno il pezzo che vuole. A questo hanno aggiunto l’idea del vintage di bici e vestiario.
Da anni, decine di migliaia di persone di ogni età e da ogni parte del mondo vanno in quelle colline a provare il gusto della fatica, ricavandone benessere fisico ed intellettuale. Quando i residenti hanno visto quel frullo hanno immediatamente sistemato i loro vecchi casolari, trasformandoli in confortevoli residenze, dove tanti turisti vanno a ritemprarsi, scegliendo il contatto con la natura e le prelibatezze di quelle terre.
Anche le botteghe si sono industriate. Chi col vintage, molti con la valorizzazione dei prodotti della loro terra. Gli Enti locali e la politica, nel loro insieme, hanno accompagnato questo movimento, facendo bene la propria parte.
Adesso sono pronti a rilanciare sui temi del benessere fisico e della qualità della vita, lanciando su larga scala il pallaio. Un gioco con le bocce praticato su campi che sembrano bigliardi, con le sponde curve, dove i pallaioli fanno compiere incredibili peripezie alle palle nel tentativo di segnare il punto. Un gioco molto divertente.
E’ proprio al pallaio che ho incontrato persone, alcune delle quali hanno detto di avere origine romagnola, di una valle del forlivese, per la precisione. Hanno raccontato, con una l’affabilità acquisita del toscanaccio, che i loro padri, lavorando nel settore del movimento terra e possedendo pesanti cingolati, vennero chiamati in quelle zone a predisporre i terrazzamenti dove poi furono piantate le viti del famoso Chianti.
Uno degli artefici di questa avanzata esperienza economica e sociale si chiama Giancarlo Brocci. E’ lui che ha inventato Eroica, la manifestazione di bici e d’epoca e che ora sta promuovendo nel mondo. Riscuotendo ovunque grande successo, scoprendo come il ciclismo epico, quello dei primordi, sia diventato col tempo un patrimonio dell’umanità. Ogni Eroica che il Brocci promuove, in America latina, in Africa, nei paesi del nord Europa, riscuote enorme successo. Il bello è che, prima o poi, quegli appassionati, non solo parteciperanno all’Eroica di casa propria, ma vorranno vedere i luoghi dove il ciclismo nacque e quelle gesta si compirono. Quindi verranno in Toscana, lì dove Eroica è nata.
Giancarlo Brocci è una persona davvero straordinaria. Per la semplicità e la disponibilità manifestata, incontrando la mia compagnia e per l’eclettismo che manifesta. Una persona che deve avere pestato piedi sensibili, ma che non si è arreso, forte della incrollabile fiducia dei valori che i suoi maestri gli hanno donato. Sono i valori della tenacia, del progresso civile e sociale, della salute come bene primario da promuovere. E poi l’amore per la sua terra e per le lotte di cui sono stati capaci interpreti i suoi conterranei, padri di una terra, un tempo rossa come il fuoco.
A Giancarlo Brocci ho brevemente illustrato il lavoro che gli Amici del Senio stanno compiendo; lavoro che, a mio parere, ha diversi punti in comune con l’origine di quella esperienza e con la filosofia che la anima. Non abbiamo potuto approfondire. Ma ci ha detto che verrà volentieri in Romagna per una iniziativa, che noi non mancheremo di promuovere.
Tornando a casa, pensando a quello che avevo visto e ascoltato, ho pensato che le idee che stiamo sviluppando attorno al nostro fiume, hanno solide radici e che, prima o poi, saranno considerate e apprezzate. Daltronde quale è il ruolo della politica, se non anche quello di assumere, elaborate e tradurre in scelte concrete ciò che il prepolitico – pezzi di società impegnati nel sociale – gli offre sopra un piatto d’argento?
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