Tebano ci ha detto tante cose

Acqua e Miracoli a Tebano ha avuto successo. Grazie, a tutti coloro che hanno dato una mano nel grande lavoro svolto. Le varie iniziative sono piaciute. Il Senio si è dimostrato ancora un teatro all’aperto ricco di possibilità. Si può fare cultura nel territorio recuperando la storia e le tradizioni, assieme a personaggi ricchi di umanità e di talento. E qualche riflessione non guasta. Vi invito a partire dalla visione dell’anteprima di Tebano. Un breve filmato che, grazie alla bravura di chi l’ha girato, ci parla più di tante parole. Eccolo https://www.youtube.com/watch?v=YDnl5nM_liE

L’evento di Tebano si ispira al modello dell’Arena della balle di paglia di Cotignola. Gli amici di Primola sanno di avere creato e messo a dimora un seme di grande valore e prospettiva. Noi, Amici del Senio, lavoriamo per piantare quel seme lungo l’intero tragitto del Senio e per fare sì che germogli nel corso di tutto l’anno. Acque e Miracoli a Tebano nasce da lì, così come Buongiorno Palazzuolo.

Nella due giorni di Tebano le cose che hanno meglio funzionato sono state il territorio, il paesaggio, le persone e le loro storie. Questa esperienza dimostra come sia possibile coniugare leggerezza e divertimento, ad arte, paesaggio e cultura. E come tutto questo possa valorizzare il territorio e le persone che lo abitano.

Camminare lungo le carraie dei campi ci ha fatto incontrano le storie. Belle e brutte, ma vere e significative. L’arte povera, tratta da ciò che la natura offre, forgiata da mani d’oro e da menti serene e intelligenti, intrecciate col paesaggio e toccate da sapienti raggi di luce, ci ha svelato l’enciclopedia del sapere contadino e l’arte del lavoro della terra.

Suonare musica colta in chiesa ha voluto significare riconoscere la complessità dell’animo umano, così come le musiche popolari del mondo suonate all’aperto, in un paesaggio non banale, ci hanno detto che l’armonia e il bello possono essere armi vincenti contro le ingiustizie e la cattiveria.

E che dire del dialogo fra la luna e la terra messo in scena da Mario e e dell’orto sinergico raccontato da Alessandro? Così come dei bambini che si sono tuffati con gioia nella piscina di paglia. Che proprio non è cotone.

Tutto questo ci dice che c’è ampia partecipazione ed ascolto verso esperienze culturali non condizionate dalle mode correnti e dalla pubblicità caciarona. Che ci si può divertire senza abbruttirsi, che si può perfino fare a meno di fumare o essere guidati dal cane. Questa nostra esperienza ci dice che chiunque organizzi eventi pubblici può sempre pensare di mettere dentro valori che favoriscano serenità e civile convivenza.

In mezzo a tutto questo ci sta il Senio col suo valore di fiume identitario per tante persone e che merita di essere valorizzato. Gli Amici del Senio continueranno a fare la loro parte.

 

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