Manutenzione dei fiumi, la Regione dovrebbe intervenire

Il tema della manutenzione del Senio introdotto il 13 dicembre scorso con l’articolo precedente a questo Dalla Chiusaccia all’Arena delle balle…, a cui ha fatto seguito la pubblicazione nella pagina Facebook degli Amici del Senio, ha riscosso un notevole interesse. Personalmente non so valutare i numeri dei social, ma persone competenti mi dicono che, considerato l’argomento e l’area di interesse, 4450 persone raggiunte, 1539 interazioni, 48 commenti e 26 condivisioni (senza pagare pubblicità), sono dati molto significativi.

Il senso che si può ricavare dalla discussione è che, fermo restando il tema della sicurezza dal quale nessuno vuole transigere, nel corso delle opere di manutenzione ordinaria del fiume, occorrerebbe avere maggiore attenzione all’aspetto ambientale e naturalistico. Per tutte le ragioni ampiamente conosciute e che non sto a ripetere.

A me pare che in questa richiesta non ci sia nulla di strano o di inqualificabile. Nulla di cui vergognarci e nulla che debordi da una normale discussione sui temi che a tutti, penso, stiano a cuore: quelli della tutela e del rispetto della natura come contributo alla salvezza del Pianeta che, come sappiamo, non è nostro.

Va detto che per l’associazione Amici del Senio questo è un argomento vecchio.

Sono oramai dieci anni che ci battiamo per la valorizzazione del Senio e uno dei temi che abbiamo posto è quello di una manutenzione costante, ordinata e rispettosa dell’ambiente. E’ questa una delle richieste di attenzione che abbiamo posto in una petizione firmata da oltre 1200 cittadini della vallata. Il dramma, se così lo vogliamo chiamare, è che le uniche risposte avute sono quelle sostanzialmente negative, a volte anche abbastanza scomposte, dell’Autorità del fiume – ex Genio Civile ora passato sotto l’egida della Regione. A quanto ne sappiamo, nemmeno diversi sindaci intervenuti per interloquire hanno avuto migliore fortuna.

Occorre pure dire che le linee guida della Regione sul tema della manutenzione dei fiumi esprimono con chiarezza concetti di relazione positiva con le tematiche ambientali. Allora perchè non è possibile discutere pacatamente l’argomento e ricercare una sintesi più avanzata?

A noi pare che la Regione debba entrare in campo. Ha l’autorità e le competenze per farlo. I fiumi, se valorizzati, possono diventare i possibili vettori di nuove forme di turismo già in campo e che desiderano esprimersi. Allora manutenzione attenta, ciclo vie di vallata, valorizzazione degli argini come teatri naturali sono solo alcuni degli aspetti che possono valorizzare i territori alla ricerca di nuove identità, come il futuro sostenibile richiede.

I commenti che abbiamo potuto leggere, c’è chi dice non valgano nulla.

Eppure c’è chi su questi gioca la sorte del mondo. Abbiamo visto con Trump. Ma poi la Russia, la Cina, le centinaia di migliaia di euro che nostri politici mediocri spendono in questa direzione. Allora pensare che il dibattito sui social non valga nulla, come lascia supporre il fatto che chi in qualche modo chi è coinvolto non batta ciglio, è un errore grossolano. Poi fa male perchè suona come palese rimprovero per chi, in buona fede, non avendone altri, usa questo strumento per porre temi di bene comune.

Foto: Problemi del Senio.

 

 

 

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