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Ieri sera a Solarolo, l’assemblea – purtroppo poco partecipata – degli Amici del Senio ha eletto il proprio Consiglio, scaduto nel maggio scorso.

Sono stati votati all’unanimità dei presenti (12), per alzata di mano: Allen Ruth, Mario Cavina, Silvio Marchi, Domenico Sportelli, Roberto Torricelli.

Successivamente si è preceduto alla elezione del Consiglio dei Sindaci Revisori che risulta così composto: Maria Florio, Franco Rotundo, Edoardo Toni.

Subito dopo l’elezione il Consiglio si è riunito ed ha affidato le seguenti cariche: Domenico Sportelli (presidente); Silvio Marchi (vice presidente); Allen Ruth (segretaria tesoriera).

Nel Consiglio dei Sindaci Edo Toni ha assunto l’incarico di presidente; Maria Florio membro effettivo; Franco Rotundo membro supplente.

Onestamente dobbiamo riconoscere che l’auspicato rinnovamento e innesto di nuove forze non c’è stato. E’ però questo un obbiettivo ineludibile e che continueremo a perseguire.

L’introduzione dei lavori ha consentito al presidente uscente di sintetizzare il lavoro svolto fino ad oggi.

Riassumo solo alcuni dati:

  • 15 conferenze pubbliche con 800 partecipanti
  • 130 incontri con stakeholder con 500 partecipanti
  • 65 iniziative pubbliche con 4300 partecipanti.

A questi eventi si aggiungono le diverse centinaia di riunioni svolte per la loro preparazione.

Da ricordare inoltre:

  • l’istallazione di 4 mostre esposte in 16 luoghi
  • 1200 firme raccolte in calce alla petizione per la valorizzazione del Senio
  • 10o-140 iscritti ogni anno
  • una trentina di attivisti che hanno dato una mano per singoli eventi.

A fronte di questa grande mole di attività ringrazio con emozione e rispetto profondo tutti i collaboratori che hanno permesso venisse realizzata. Ringrazio tutte le strutture ed enti che hanno collaborato, a partire dal Comuni e dalla Regione e tutte le persone che hanno partecipato, dando così valore alla nostra azione.

Fra le cose ancora non realizzate, abbiamo citato: la sede, la Guida e il primo info point del Senio.

Ci aspetta un futuro di lavoro e di iniziative che speriamo di portare avanti per mezzo di una maggiore partecipazione da parte dei nostri aderenti.

L’obbiettivo principale, che rilanceremo con forza nel corso delle prossime settimane è il Progetto di percorso ciclo-naturalistico del Senio.

Dopo il lavoro svolto, la partecipazione messa in campo, il consenso, le promesse e gli impegni che abbiamo nel cassetto, è ora di concretizzare. L’idea proposta parla di salute, ambiente, paesaggio, cultura e turismo. Parliamo di turismo lento, delle motivazioni e delle esperienze. Parliamo di integrazione del nostro tessuto economico delle città e della campagna con una nuova domanda di conoscenze e di consumi che proviene dai cittadini di ogni luogo del mondo. Abbiamo in Romagna infrastrutture, come i nostri fiumi arginati, che possono candidarsi a svolgere una funzione positiva: ebbene, mettiamo in piedi un progetto che possa sfruttare questa possibilità.

A sostegno del progetto di valorizzazione dei nostri fiumi e per un percorso ciclo-pedonale che unisca la collina al mare, abbiamo deciso di indire nel prossimo mese di marzo, a Faenza – alla Fiera dell’Agricoltura – una grande conferenza con la partecipazione di esperti e sostenitori a livello nazionale. Lavoreremo per dare voce in quella sede al nostro CT del ciclismo, all’inventore di Eroica, al Politecnico di Milano che sta progettando la ciclabile del Vento (Torino – Venezia) che scorrerà lungo il Pò e che potrebbe incrociare la nostra ciclabile del Senio. Ci impegneremo per avere con noi anche il neo ministro del turismo Dario Franceschini, da tempo impegnato su questo terreno.

Dateci una mano (Domenico Sportelli)

A seguito dell’appello rivolto ieri ai candidati al parlamento, abbiamo ricevuto una presa di posizione e un commento che pubblichiamo.

“Caro Domenico e cari amici della Associazione, dire oggi della mia vicinanza a voi ed ai temi a voi cari è scontato. Non perché come spesso capita prima delle elezioni, il politico di turno prova  ad accaparrarsi qualche voto in più con parole di circostanza, ma perché come tu sai sono socio convinto della prima ora di questa associazione.

E poi sai che sono un cittadino come voi che lavora e che ritiene che la politica non vada lasciata in mano solo a politici di professione. Io credo che l’ambiente in generale deve stare al centro della nostra vita sociale. Anche il nostro territorio è però sotto la costante minaccia a causa della sua fragilità in cui versa anche per la poca attenzione che gli si è prestato. Siamo di fronte a una grande transizione fatta di cambiamenti climatici.

Per questo serve un grande piano verde che porti il nostro Paese verso la totale decarbonizzazione, passando a una economia circolare a rifiuti zero. Serve abbattere il consumo del suolo, superare la dipendenza dalle fonti fossili dirigendoci verrso le rinnovabili.
Bisogna reindirizzare gli investimenti a favore di interventi virtuosi per l ‘ambiente: rigenerazione delle nostre città, tutela del territorio, varando un piano di tutela e promozione del Capitale Naturale del nostro Paese.
Dobbiamo liberarci dall’ amianto che ancora ci assedia, migliorare la qualità dell’ aria anche attraverso politiche a sostegno del trasporto pubblico a partire da quello su ferro.
La tutela dell’ambiente non può prescindere da quello del benessere animale.
Nel settore ambientale oggi già si stima siano 3 milioni le persone che ci lavorano. In costante crescita. E nei prossimi anni l’ambiente sarà il più grande datore di lavoro con nuove figure professionali di alta preparazione e professionalità soprattutto per i nostri giovani.
Di tante altre cose potremmo parlarci.
Ma una cosa è certa: che grazie ad associazioni come questa è il merito di tenere alta la attenzione e di fare da sentinella del territorio spronando il pensiero verso virtuosi comportamenti.
Ignazio Giovanni Belfiore (Candidato LeU)”
“Ottima iniziativa che riassume l’importanza della cura del patrimonio naturalistico e con esso, la sicurezza del territorio. I governi passati non sono stati molto attenti su queste tematiche e non lo saranno neanche dopo. Continueranno a mantenere al primo posto i loro interessi fregandosene delle promesse fatte. Ho più fiducia nella forza delle persone volonterose che di tutti i politici messi insieme. Da ex cittadino castellano vi ringrazio di mantenere vivo l’interesse per il mio luogo di nascita. Grazie. Arturo Marezzi”

Ecco quello che chiediamo ai candidati al Parlamento. Pubblicheremo tutte le risposte e i commenti che riceveremo.

Siamo cittadini della vallata interessati alla tutela e alla valorizzazione del fiume Senio. Per questa ragione, 4 anni fa, ci siamo costituiti in Associazione Amici del fiume Senio.

Nel corso del tempo abbiamo prodotto centinaia di incontri con gli interlocutori istituzionali e privati; sviluppato decine di iniziative pubbliche che hanno portato migliaia di cittadini a rivivere il proprio fiume; raccolto oltre 1200 firme in calce alla petizione sulle nostre proposte; contato 140 iscritti.

Abbiamo capito che il nostro fiume rappresenta un elemento fortemente identitario per le popolazioni dei comuni da esso solcato. Le ragioni principali consistono nel valore storico legato alle vicissitudini della seconda guerra mondiale; nell’avere favorito l’incontro fra le genti; nel fatto che si mostra come un corridoio ecologico-ambientale di notevole valore ed interesse e che è meta ambita per le attività del tempo libero di molti cittadini.

Una adeguata valorizzazione del fiume Senio, dalla sorgente alla foce, pensiamo rappresenti anche un motivo di forte interesse per la valorizzazione economica e turistico-ambientale dei comuni interessati.

Detto questo, desideriamo porvi all’attenzione alcune problematiche che vi proponiamo entrino a far parte dei vostri obbiettivi di Governo.

SICUREZZA. Occorre superare il vero problema ostativo ai lavori di completamento delle casse di espansione di Cuffiano/Tebano. Esso è rappresentato dal fatto che la seconda cassa tarda ad essere realizzata. La ragione pensiamo sia che i privati, che la gestiscono, non hanno convenienza od opportunità di mercato per la vendita dei materiali inerti (terra, sabbia, ghiaia). Allora è necessaria la conferma della notizia che la Regione assumerebbe in proprio compiti ed oneri per completare il lavoro. Contemporaneamente è opportuno che il Governo ponga nella piena disponibilità della Regione, che deve realizzare l’opera di collegamento delle casse fra loro e con il fiume, la cifra di 8,5 milioni facenti già parte dell’accordo Governo-Regione, ma ancora tecnicamente non trasferiti. Con la conseguenza di non potere dare corso al bando europeo per l’assegnazione dei lavori.

MANUTENZIONE. La manutenzione dei fiumi deve tornare ad essere adeguata nella sua dimensione e ordinaria nel tempo. La sua modalità deve garantire la sicurezza idraulica del fiume e contemporaneamente tenere conto della sua natura complessa. Ovvero della sua valenza ambientale, paesaggistica, naturalistica, di sito ambito per attività salutistiche e ben disposto allo sviluppo del turismo delle esperienze e dei luoghi.

L’ECLETTICA. Potrebbe essere il nome di un grande percorso naturalistico ciclo-pedonale che proponiamo, da ricavare sopra l’argine del Senio e del Lamone per offrire agli amanti del turismo lento una “classica” di interesse europeo. Un percorso che collega idealmente le biciclette di Alfredo Oriani e di Olindo Guerrini, le peregrinazioni di Dante e la Linea Gotica, i parchi della Vena dei Gessi e del Delta del Po’, la collina con la pianura e il mare. Rendere agibili gli argini e offrirli come un circuito senza interruzioni, significa spalancare a migliaia di turisti le porte e la conoscenza dei tanti punti di interesse storico, naturalistico e culturale presenti nel territorio. Significa stabilire un contatto proficuo con l’economia agro-alimentare della vallata e con le centinaia di strutture ricettive presenti.

ACCESSO. E’ opportuno sia affrontato, regolato e meglio definito il tema delle competenze sui fiumi, che disciplini gli accessi e l’uso degli argini e delle golene, che apra all’idea delle convenzioni pubblico-privato per fare tornare i fiumi alle comunità.

Domenico Sportelli – Presidente Associazione Amici del fiume Senio