Contrordine, la manutenzione del Senio slitta a luglio del 2016
Non si sa più veramente a cosa pensare. Sabato uno ottobre abbiamo riportato la notizia di alcuni giorni prima – cliccate qui per vedere: Iniziano le piogge, torna il tema della sicurezza – che i lavori di manutenzione sul Senio a Castel Bolognese sarebbero iniziati verso la fine del mese di ottobre. Ad affermarlo l’Autorità di Bacino ad una giornalista del Carlino che aveva chiesto notizie a seguito del comunicato stampa della nostra Associazione che paventava ritardi.
Domenica quattro ottobre, alla Camminata sul Senio a Castel Bolognese, il Sindaco informa i convenuti di un colloquio avuto martedì 29 settembre con la stessa Autorità che il 26 settembre aveva detto al Carlino che i lavori sarebbero iniziati ad ottobre. Ebbene, al Sindaco viene detto che i lavori potranno iniziare non prima dell’1 luglio 2016. Si è poi compreso che ciò sarebbe dovuto al fatto che l’intervento è stato derubricato da somma urgenza a normale manutenzione. Situazione questa per altro già presente e segnalata il 26 settembre quando fu detto invece che si sarebbe partiti ad ottobre. Ad ogni passaggio della vicenda poi traspare che l’attenzione verso la frana scema fino ad annunciare – se ho ben capito – che ora non riveste più alcun pericolo.
Evidentemente il giudizio sulla frana è legato alla derubricazione dell’evento da somma urgenza a normale manutenzione. Ci si chiede ora quali studi siano stati fatti per valutare il teatro della frana. Una zona che, lo ricordo, i vecchi contadini dicono essere da sempre paludosa.
Come vedete, dopo il quadro che si tende sempre più a confermare dei ritardi nel collegamento della Cassa di colmata di Cuffiano e dal timore sempre più forte che oltre a mancare ancora del progetto definitivo, quell’opera – così essenziale per la sicurezza dei cittadini della pianura – non sia più ai primi posti delle priorità regionali e tanto meno finanziata, ora si aggiunge questo ritardo a monte di Castel Bolognese su un intervento, inizialmente classificato di somma urgenza. Intervento sul quale resta poi da capire da chi e perchè sia stato derubricato.
Davanti a tutti questi interrogativi irrisolti, pensiamo che ora la parola debba passare alla Regione, che amministra i fiumi e al Governo che si occupa di riassetto del territorio e che deve garantire le risorse.
Ps – Circa lo slittamento dei tempi per l’intervento su Castel Bolognese derivato da fattori tecnici, si può presumere che la ditta che ha vinto la gara – Deltambiente di Ravenna – possa a sua volta sub appaltare il lavoro (le legge lo consente). Siccome questo si dice sia probabile, occorrono almeno tre mesi per le varie verifiche anti mafia. Arriviamo così a dicembre e con gli argini e le sponde fradice d’acqua, certamente non potranno operare i pesanti mezzi meccanici che occorreranno per svellere i grandi alberi (lasciati crescere troppo?). Arriveremo così alla primavera quando scatta la protezione della nidificazione degli uccelli in atto fino al 30 giugno (se non erro). Ecco quindi come si potrà arrivare a Luglio.
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