Sui temi del fiume siamo ad una svolta
In queste settimane è proseguita la nostra iniziativa, per così dire di natura politica, per la valorizzazione del nostro fiume.
Credo che nessuno si spaventi se uso la parola “politica”. Fino dagli albori della civiltà, è considerato un termine nobile. Mentre è certamente deprecabile l’uso che talvolta taluni soggetti fanno dell’esercizio della “politica”.
Ogni individuo, o aggregazione di individui – come anche una piccola associazione come la nostra – che intervenga su un tema che rappresenti un bene comune o beni comuni – ovvero, un tema di interesse pubblico – opera nell’ambito dell’arte del governo della cosa pubblica, quindi, esercita consapevolmente e legittimamente una azione politica.
Chiarito fra me e me, e con voi, questo problema, veniamo alla cronaca degli incontri.
Con Nicola Iseppi, sindaco di Casola Valsenio e assessore di riferimento dell’Unione dei comuni della Romagna faentina per il Turismo, abbiamo parlato della nuova legge regionale sul turismo, in corso di discussione. Per dirgli che condividiamo l’obbiettivo che vorrebbe proporsi di passare dalla logica del “prodotto” (costa, collina, parchi, città d’arte, città termale) a quella dei luoghi e dei territori (la Romagna, l’Emilia, le vallate e i loro fiumi, i distretti economici, la pianura, la collina, la montagna).
Un nuovo turismo quindi che, senza volere trascurare le “cattedrali” che restano essenziali, viene irradiato verso le eccellenze e le particolarità diffuse nei territori il cui valore è dato dalla loro visione di insieme.
Nicola Iseppi ha confermato gli indirizzi della proposta di legge. Allora vi chiederete il perché di questa nostra insistenza, se tutti siamo d’accordo. Il problema è che a volte abbiamo visto buoni propositi tradotti poi, per le più disparate ragioni, in termini diversi. Sosteniamo il principio che alle parole debba seguire la coerenza dei fatti. E siccome i fatti si sostanziano in investimenti, desideriamo significare che saremo vigili. Convinti che le nostre idee circa la valorizzazione dei fiumi stiano totalmente dentro la logica dei presupposti della nuova legge.
Con Luca Piovaccari, sindaco di Cotignola e presidente dell’Unione dei comuni della Bassa Romagna, ci siamo confrontati, proseguendo un dialogo fecondo, sui temi della sicurezza, della manutenzione e del percorso ciclo-pedonale del Senio. Abbiamo notato come ai passi avanti fatti dalla regione – finanziamenti, modalità della manutenzione, coinvolgimento dei privati e delle associazioni, contratti di fiume – non corrisponda una adeguata sintonia con il livello tecnico. Ci sono difficoltà dovute certamente anche alla farraginosità di leggi e regolamenti che vanno disboscati.
Ricordo che prima di questi incontri ci eravamo incontrati con Daniele Meluzzi, sindaco di Castel Bolognese e referente per l’Unione dei comuni della Romagna faentina sulle tematiche ambientali, Luca Della Godenza – assessore ai lavori pubblici e all’ambiente del comune di Castel Bolognese – e Manuela Rontini – consigliera regionale, con i quali avevamo discusso dei contratti di fiume, dopo l’adesione della Regione al Tavolo nazionale.
Lo svilupparsi di questi incontri e una attenta valutazione delle volontà manifestate ci porta a questa conclusione. La nostra Associazione lavorerà, assieme alle Amministrazioni comunali, per promuovere entro la primavera un convegno sul Senio che metta attorno ad un tavolo i Sindaci, la Regione, il Servizio di Bacino, che si proponga di focalizzare e di stringere sulle questioni più importanti che così riassumo: casse di espansione e territorio; percorso ciclo-naturalistico e della Memoria; manutenzione ragionata e consapevole a livello di tutto il bacino; contratto di fiume.
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