Tante persone sabato sul fiume per ricordare la libertà e godere della natura
Oltre ottanta cittadini della vallata del Senio hanno partecipato alla camminata promossa sabato scorso dagli Amici del Senio e dall’Anpi. L’abbiamo chiamata nel Senio della memoria. Fra altro si prefiggeva di “segnare” il territorio in modo da ricordare uno dei tanti episodi della guerra di Liberazione. Abbiamo messo una targa dove cadde l’aereo americano pilotato da Victor Phelps, uno dei mille episodi del conflitto sulla linea gotica, ma che in parte li rappresenta. L’avevamo promesso e l’abbiamo fatto.
Per noi è significativo il fatto di essere entrati in contatto con i parenti americani del soldato, figli, nipoti, pronipoti e la moglie novantaseienne. Vuole dire trasmettere ancora oggi e tramandare al futuro, un segno di riconoscenza per l’intervento delle truppe alleate di oltre trenta Paesi per liberare l’Italia dai guai in cui era stata cacciata dal fascismo e dal nazismo. Sappiamo che gli americani sono restati sorpresi e felici di questo gesto.
La camminata è stata anche una immersion nella natura in un periodo in cui si mostra con la sua veste migliore. Camminando sopra l’argine del fiume abbiamo potuto godere del paesaggio forgiato dal lavoro dei contadini e dell’ambiente costituito da un tratto di fiume particolarmente verde, ricco di vegetazione, di fauna, salubre e adatto per ritemprare fisico e spirito. Va detto che il tratto di fiume Senio che va dal Ponte del Castello al ponte di Felisio, con i suoi meandri e le sue particolarità è uno dei più belli e turisticamente interessanti dell’intero corso. Tant’è che già nel 2016 la Provincia promosse l’idea di farne un’area di interesse naturalistico.
Hanno partecipato anziani e giovani, famiglie intere e tanti bambini che hanno mostrato soddisfazione per il pomeriggio alternativo loro offerto. Questo ci dice ancora una volta quanto sia gradito e quindi urgente rendere la sommità dell’argine lungo tutto il tragitto del fiume accogliente per coloro che vogliono percorrerlo a piedi, in bici e anche a cavallo. La nostra proposta è quella della ciclo via del Senio: oramai da dieci anni attendiamo una risposta che comincia a diventare incomprensibile, particolarmente in un periodo in cui da ogni parte, in Emilia e in Romagna, in Italia e in Europa si parla di turismo lento e di ciclo vie.
Dicevo della soddisfazione delle persone nell’incontrare un ambiente così bello. Eppure ancora sabato abbiamo notato fatti esogeni che ci preoccupano perchè ci fanno dubitare circa la effettiva libertà di tutti noi nel percorrere quelle che sono storiche vie naturali di comunicazione fra le persone. Torneremo presto sull’argomento.
Come al solito le nostre iniziative prevedono un momento di ristoro e di socializzazione. Ieri alcuni associati hanno offerte torte realizzate con le buone erbe del nostro fiume e la tradizionale ciambella che hanno contribuito al buon umore. Debbo dire con soddisfazione che al nostro tavolo, venti persone hanno aderito agli Amici del Senio e che l’offerta libera e volontaria che abbiamo chiesto ci consentirà di coprire tutte le spese effettuate. Un grande segno di riconoscenza per l’attività che svolgiamo.
In fine un grande grazie ai nostri soci – collaboratori senza dei quali l’Associazione non ci sarebbe e a tutti coloro che hanno partecipato. Grazie alle ANPI di Castel Bolognese e Solarolo e alla Pietro Costa per l’adesione e la collaborazione prestata e alle amministrazioni comunali di Castel Bolognese e Solarolo per il loro Patrocinio. Un ringraziamento particolare ad Andrea Soglia per l’opera di ricerca effettuata e per essere riuscito a contattare i parenti americani di Phelps. Per ultimo, grazie alla Banda Come Eravamo di Castel Bolognese per le note di ufficialità che ha portato al momento dello scoprimento della targa dedicata a Victor Phelps e alla libertà.
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