Monte Mauro e ritorno
Ieri mattina siamo saliti al monte Mauro. Un piccolo monte iconico per i romagnoli. Le tre gobbe e tanti ricordi che si spandono lungo tutta la vallata. Siamo partiti in più di venti dal piccolo Bar di Zattaglia, un piccolo borgo che meriterebbe migliore sorte.
Condotti da Francesco, guida del Parco, siamo saliti toccati dal sole e da una lieve brezza. Salire da quel versante consente di scoprire passo dopo passo la bellissima vallata in fondo alla quale scorre il torrente Sintria, delizia e croce dei valligiani. Poco prima della Chiesa, abbiamo percorso il sentiero CAI che ci ha permesso di vedere una delle tante grotte della vena e alcuni affioramenti di cristalli di gesso, il famoso lapis specularis.
Dalla chiesa, siamo poi saliti in cima alla vetta, da dove abbiamo potuto scorgere la pianura, immaginando come quella immagine cambierà se andrà avanti il progetto Alta Velocità di cui si parla; quattro binari completamente sopra elevati di circa 15 metri, da Bologna fino a Ravenna e poi giù lungo la dorsale Adriatica fino a chissà dove… .
Ho detto degli splendidi paesaggi che si incontrano e che mostro per mezzo di alcune foto. Il percorso che abbiamo compiuto è stato di 10 km, per un dislivello di 400 metri. Tempo di percorrenza: 4 ore. Farà parte della Guida del Senio a cui stiamo lavorando da tempo e che vorremmo terminare entro il prossimo inverno.
La Camminata è stata anche un modo per rendersi conto dei guasti profondi delle alluvioni nella valle, del senso di isolamento che si avverte e del desiderio di lanciare un segnale di incoraggiamento alla popolazione locale, che lentamente sta abbandonando la valle.
Di seguito alcune foto scattate nel corso della camminata.


























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