Segnaliamo due belle iniziative di fiume, alle quali collaboriamo e che vi invitiamo a partecipare.

Per la Pasquetta – lunedì 21 aprile – l’Amico Gigi Franzoni apre per un giorno al pubblico la sua straordinaria raccolta di attrezzi e oggetti, di cui mostriamo di seguito alcune foto, che vanta pochi esempi in Romagna per il numero dei pezzi e per la loro esposizione, ordinata e didattica.

Potete visitare la mostra, raccolta nelle pertinenze dell’abitazione della famiglia, a Tebano di Faenza, in via Tebano 75. L’orario di apertura è dalle ore 9 del mattino, alle 19. Gigi e Irma, oltre a ricevervi, vi guideranno nella visita.

Di questa raccolta abbiamo parlato in passato in Raccolta storica didattica Novecento avanzando idee per dare un futuro a questa – e ad altre esistenti – culle di cultura popolare e di storia della nostra Romagna. Purtroppo la politica non ha ancora trovato il modo per occuparsene concretamente. Confidiamo che quanto prima qualcosa si muova. Ecco alcune foto.

Il 25 Aprile – 80° Anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo – si rinnova Nel Senio della memoria. Si tratta della ventiduesima edizione della oramai storica camminata nata dalla culla di Primola Cotignola, che parte da Cotignola e da Alfonsine, a piedi e in bici. Con tante variabili che scoprirete leggendo il nutrito programma posto di seguito (per la migliore lettura, cliccate alternativamente le pagine 1 e 2).

Causa maltempo, la camminata “Nel Senio della memoria” prevista per oggi 13 Aprile, è annullata. Le prossime camminate targate Amici del Senio saranno al Podere Pantaleone di Bagnacavallo e a Monte Mauro (partendo da Zattaglia).

Dopo sabato 12 aprile con Ca’na, domenica 13, cammineremo ancora lungo il Senio. Questa volta nel segno della memoria, per ricordare la Liberazione, della quale il nostro fiume fu altero testimone.

Assieme alle Anpi di Castel Bolognese e Solarolo, alla Pietro Costa, confermando la propensione a creare sinergie da sempre presente nel nostro modo di operare, uniremo la sana pratica dell’esercizio fisico, alla cultura, all’ambiente e al paesaggio. In questi ultimi anni il fiume è molto cambiato. E’ sicuramente più sicuro, ma meno attraente. Sta anche a noi aiutare il ricrearsi di quella armonia che in futuro non potrà mancare. Per fare questo l’unico modo è viverlo.

Partiremo contemporaneamente dalla piazza Bernardi di Castel Bolognese e dalla chiesa del ponte di Felisio a Solarolo, alle 14,30. I due gruppi, con le loro guide, si incontreranno vicino al passi di Lungaia, lungo l’argine dove cadde l’aereo americano di Victor Pelphs.

Aggiorneremo i partecipanti sul tema della sicurezza del fiume. Ricorderemo la guerra per sostenere la Pace. Avremo con noi, gradito ospite, il musicista albanese Jakova Bardh che con la sua fisarmonica ci ricorderà la cultura balcanica e il vento di libertà arrivato da quella parte. Jakova è nato a Scutari, vive da molti anni in Italia, dove ha sviluppato il suo senso artistico alla Scuola di musica popolare di Forlimpopoli.

La scelta di un musicista albanese vorrebbe essere da parte nostra il tentativo di avvicinare e coinvolgere una comunità così presente e importante per il nostro territorio. Vedremo se, come ci auguriamo, il segnale verrà colto. L’invito che rivolgiamo ai cittadini albanesi di essere in camminata con noi, è sincero e profondo.

Il musicista Jakova Bardh.

Come d’uso, faremo una piccola merenda. Avremo con noi le tessere 2025 degli Amici del Senio, così da potere darvi la possibilità (molto gradita) di aderire all’Associazione. Costa 5 €.

La camminata è di circa 9 km, sia per chi parte da Castello che per Solarolo. I percorsi non presentano difficoltà, tuttavia occorre essere in buona salute. Si consiglia di calzare pedule antiscivolo e di portare una modesta riserva di acqua da bere. Occorre procedere in gruppo. I bambini dovranno essere accompagnati.

Come sempre, è gradita la prenotazione. Ci aiuterà ad organizzare bene la merenda. Come prenotarsi?

Per chi parte da Castel Bolognese telefonando a Domenico cell 3400532380 o inviando mail amicifiumesenio@gmail.com

Per chi parte da Solarolo telefonando a Sandra cell 3311380583 o mail amicifiumesenio@gmail.com

Ricordo a tutti che l’iniziativa si svolge nell’ambito delle celebrazioni comunali dell’80° della Liberazione dal nazi-fascismo e che gode del Patrocinio delle Amministrazioni comunali da Castel Bolognese e di Solarolo, che ringraziamo.

Nell foto di apertura, il programma dell’evento.

Abbiamo fatto di recente il primo incontro per auto tastarci il polso. Pare che stiamo abbastanza bene. Viviamo però un periodo di forte instabilità sociale, politica, esistenziale. Quindi piedi ben saldati a terra e barra a dritta.

Era con noi Mario Baldini di Primola, nostro faro e nume tutelare. Farò un riassunto delle cose che ci siamo detti. Col senso di aprire una fase creativa, di discussione per una manifestazione che, come al solito, abbia dei contenuti positivi: cultura, leggerezza, territorio, paesaggio.

Acque e Miracoli a Tebano continuerà ad essere anteprima di collina dell’Arena delle Balle di Paglia di Cotignola. Con l’idea di avere una seconda anteprima di pianura che, per la prima volta quest’anno, potrebbe essere Granarolo: un borgo di pianura con tante cose interessanti da mostrare e una vivacità intellettuale che ha radici antiche, da non disperdere.

Le date di Acque e Miracoli saranno lunedì 30 giugno – anteprima con la cena sotto il pergolato, martedì 1 e mercoledì 2 luglio.

Quest’anno il tema sarà Don Chisciotte, Sancho Panza e i Mulini a vento.

Sarebbe bello potere costruire una istallazione che si ispirasse all’argomento. A tale scopo si pensa di riproporre l’esperienza del corso di land art, con occhio particolarmente puntato sui giovani. Si pensa anche al coinvolgimento di un artista del paesaggio sonoro, che molto bene si legherebbe all’ambiente della diga steccaia.

Lo schema dell’evento sarà quello solito, con aggiustamenti:

  • Le camminate nel Territorio che parla; quest’anno saliremo sul Punto panoramico di Tebano, attraversando il Museo geologico e andremo a visitare l’Oasi delle Casse;
  • un intrattenimento di mezzo – a cavallo delle 20 – incentrato su affabulazioni teatrali;
  • evento centrale della serata alle 21,30.

Alle 19 aprirà il bar/pesa/ristoro col caratteristico cibo di strada, con novità. Avremo la birra artigianale e i vini della vallata.

Ingresso a Offerta libera.

Poi ci verranno certamente altre idee.

Come tutti potete immaginare, l’allestimento dell’area dell’evento comporta lavoro, volontario. Di solito si inizia a metà maggio. Qualche ora al giorno, di solito verso sera. Abbiamo bisogno di nuove forze, segnalate la vostra disponibilità scrivendoci a amicifiumesenio@gmail.com

Promuoveremo per i volontari un corso di antinfortunistica.

Sabato 12 aprile inaugureremo CA’NA, un’opera di land art che giovani artisti castellani hanno donato alla comunità. Si tratta di un primo passo verso la ricerca di una normalità nel rapporto con il nostro fiume. Torniamo a passeggiare sull’argine, ad ammirare la nostra bella campagna, le nostre colline, lungo un fiume trasformato, di cui vogliamo continuare ad essere Amici.

Andremo a Tebano dove più sono evidenti gli effetti dei lavori compiuti nel tentativo di rendere il Senio più sicuro. Vedremo un fiume meno bello di come l’abbiamo vissuto nell’ultimo decennio. Un fiume trasformato nei suoi connotati, che non sarà più com’era, rinchiuso fra argini e arginelli sempre più stretti, anche per effetto della mancanza di una adeguata manutenzione.

La camminata sarà l’occasione per immaginare un nuovo fiume; un corso d’acqua che si riapproprierà di maggiore spazi, di un nuovo rapporto con il territorio, l’ambiente, il paesaggio. Un fiume che nei prossimi decenni dovremo vivere in maniera diversa rispetto al passato.

Gli sconvolgimenti atmosferici derivati dal surriscaldamento globale, che purtroppo la volontà degli esseri umani non riesce ancora a fermare, ci porta all’adozione di scelte che mai avremmo immaginato. Ma non abbiamo scelta. Sperando che i potenti della Terra, invece di pensare a Marte, rinsaviscano.

La foto mostra il programma. Partiremo alle 14 dal parcheggino di via Biancanigo – incrocio con via Rossi – e andremo lungo l’argine a Tebano. Il ritorno sarà sempre lungo l’argine, ma con tagli che ci consentiranno di contenere la camminata entro 9 km. Giunti a casa Montanari, metteremo la targa a CA’NA e faremo merenda.

Un grande grazie ai ragazzi che hanno costruito l’opera e alla famiglia Montanari che la ospiterà.

Sarà quella di venerdì prossimo, 21 febbraio a Solarolo, una serata molto varia (cliccate la foto, per vedere il programma).

Luana Silvestrini, bibliotecaria di Solarolo e Leonardo Altieri, curatore della pubblicazione, presenteranno il nostro libro di Racconti del Senio – che sta avendo un buon successo (26 autori, 44 racconti, 320 pagine, 16 euro).

Proietteremo immagini del Senio curate da Roberto Torricelli; esporremo una mostra dedicata ai Racconti del Senio, che resterà aperta al pubblico fino a domenica 23 febbraio.

Avremo con noi Gianluigi Fagnocchi, autore di tre racconti, che parlerà del suo rapporto col fiume e gli amici dei Cultunauti che leggeranno brani.

Parleremo del fiume e di quello che potrà aspettarci, in questo coadiuvati da Fabrizio Caveja Barnabè, romagnolista e cantautore selvatico, come lui ama definirsi.

Presenteremo La canta del Senio, poesia in dialetto di Nino Baldrati, un vecchio Solarolese che riposa al Ponte di Felisio.

Sarà con noi la sindaca Maria Diletta Beltrani, che ringraziamo per il Patrocinio concesso; la Biblioteca Comunale Solarolo, gli Amici di Felisio e lo Spi-Cgil di Solarolo che hanno collaborato con noi.

Insomma, sarà una serata abbastanza particolare, diciamo di arte varia. Frutto della collaborazione di tanti soggetti che hanno come riferimenti la cultura, l’amicizia, la solidarietà, il ben vivere.

Vi aspettiamo.

Ieri, come invitato, ho partecipato, nella veste di presidente dell’Associazione Amici del fiume Senio, a ad una riunione di cittadini di Zattaglia e dintorni. Il tema era collegato alle conseguenze provocate dalle recenti alluvioni. La situazione della vallata è molto difficile. Ai danni provocati dal corso dell’acqua nell’intero bacino si sommano quelli, drammatici, delle innumerevoli frane.

Gli abitanti e i frequentatori sono molto preoccupati, in considerazione del fatto che dopo gli eventi, troppo poco è stato fatto per porre rimedio ai danni causati e per offrire garanzie nel futuro. Denunciano l’assenza di interventi decisivi, se non un’azione – a volte dissennata – di taglio della vegetazione. Molti ritengono che nei pochi casi in cui si è intervenuti per controllare il corso delle acque, parte dei lavori non siano stati compiuti a regola d’arte.

La discussione è stata assai complicata, i cittadini di Zattaglia decideranno in autonomia come muoversi.

Per quanto riguarda l’Associazione Amici del fiume Senio, fiume di cui la Sintria è massimo tributario, ribadiamo che non avremo mai nulla a spartire con i negazionisti della questione climatica e con chi, con atteggiamento liquidatorio, nega l’importanza del giusto rapporto che va creato fra acqua, fiumi, torrenti, rii e la natura di cui fanno parte e che li circonda. Vegetazione compresa.

Per parte nostra continueremo a batterci per una sintesi ragionata delle misure da prendere che vada dalla sorgente alla foce del Senio e che abbracci la logica dell’intero bacino fluviale.

Continueremo a segnale a chi di competenza, con logica collaborativa, come abbiamo sempre fatto negli ultimi dieci anni, i problemi o supposti tali, di cui verremo a conoscenza e ci batteremo con le forze di cui disponiamo e disporremo, per la loro equa soluzione.

Per la Sintria e per Zattaglia siamo già intervenuti con diverse modalità, tutte rese pubbliche. Continueremo nei prossimi giorni. A partire dalla segnalazione dello stato di ammaloramento evidente (che naturalmente dovrà essere valutato e confermato in sede tecnica) del ponte Mironi-Lama (v. foto) e della situazione di degrado e di supposta grave pericolosità del torrente ad esso circostante.

Domenica 29 dicembre abbiamo presentato la proposta del “Giro delle 7 chiese di campagna” di Castel Bolognese. E’ avvenuto nello splendido scenario del ex chiesa di Santa Maria dell’Angelo, ospiti di CA’NA, mostra di opere e di land art di giovani artisti castellani.

Non so che parole usare per dire non è andata benissimo. Certamente responsabilità mia, ma avevamo lavorato tanto attorno a questa idea. Abbiamo avuto presenti 25-30 persone, che ringrazio di cuore, che hanno mostrato interesse, ma in certi casi contano più le assenze, rispetto le presenze.

Dicevo che il lavoro – volontario per il bene comune – è stato tanto. Giro a piedi e giro in bici per controllare chilometri e tempi, per fotografare l’ambiente e il paesaggio. Prendere contatto con persone per alcune verifiche e per essere aiutato nel preparare la slide e la cartografia, parlarne a più riprese nel contesto dell’Associazione. Prepararsi e partecipare al Concorso di idee promosso alcuni anni fa dal Comune, da cui poi è nata questa proposta.

Tuttavia, andremo avanti. Chi vorrà saperne di più o conoscerla nel dettaglio, ci contatti e saremo lieti di corrispondere. La prima iniziativa, idea scaturita dall’incontro, sarà quella di proporre per una bella domenica della primavera prossima di fare il “giro” a piedi. Tutta la giornata, con varie tappe per rifocillarci, fare cultura, riposare e per tanto altro.

Sempre domenica scorsa, nel pomeriggio, abbiamo proposto ai cittadini brani letti dai racconti di guerra del nostro libro E la vita scorre sul fiume, accompagnati dalla musica di Marta Celli con la sua arpa celtica. Le letture sono state offerte dai Cultunauti, un’associazione solarolese, benemerita, che ringraziamo per il suo impegno nella promozione della cultura. Lo spazio di un’ora per riflettere, per contrastare la guerra, per promuovere l’arte, nel tentativo di rasserenare le menti. Un plauso sincero alle 20-25 persone che hanno partecipato.

Frequentando quel luogo abbiamo potuto apprezzarne ancora una volta le architetture. Quell’opera d’arte fu salvata anni fa anche grazie l’iniziativa e la spinta di tanti cittadini. Opere Pie e Comune poi, la misero in sicurezza e la donarono in uso alla città. Oggi, ad anni di distanza, ci permettiamo di dire che forse è giunta l’ora di fare un nuovo passo avanti nei lavori per recuperarla in tutta la sua bellezza.

Concludo con la speranza che i giovani artisti castellani che si sono impegnati a realizzare le opere mostrate, abbiano il successo meritato. A loro va la nostra piena riconoscenza e il nostro incoraggiamento a proseguire lungo la strada intrapresa. Confidando che la società sappia accoglierli.

Ed ecco alcune foto di quell’edificio e di ciò che ha visto domenica 29 dicembre.

 

Domani 29 dicembre alle 10,30 – in Santa Maria della Misericordia di Castel Bolognese (via Emilia Interna) – presenteremo l’idea targata Amici del Senio del “Giro delle 7 chiese di campagna”.

Il giro è di 26,5 chilometri. Sei di essi sono sull’argine del fiume, da Tebano al Ponte del Castello. Gli altri su strada e stradelli. Dalla piana del fiume, toccherà il monte Querzola, cima Coppi di Castel Bolognese.

Pensiamo che dal momento in cui i fiumi dovranno integrarsi maggiormente con i territori, acquisendo maggiori spazi, poterli vivere in una visione integrata con l’ambiente che li circonda, sia buona cosa.

Il Giro si potrà compiere a piedi e in bicicletta. Occorrerà fare attenzione al tema della sicurezza, ma sarà certamente una risposta alla richiesta dello sviluppo della “mobilità dolce” che viene da parte di tanti cittadini.

Lo sviluppo di questa idea potrà essere utile anche all’economia del territorio, che verrà così ad essere maggiormente conosciuta e valorizzata. Naturalmente, per passare dall’idea alla realtà occorrerà l’impegno dell’Amministrazione comunale per i compiti di propria competenza. Confidiamo che non mancheranno.

In questi anni a Castel Bolognese è cresciuta una leva di giovani artisti. Sarà dipeso da una particolare congiunzione astrale e forse anche dai giovani amministratori che stanno governando la città e alla loro inclinazione. L’Assessore alla Cultura ha promosso molto le arti e questo ha aiutato certamente a coltivare le pianticelle.

Come Amici del Senio abbiamo pensato di sostenere questa tendenza. L’abbiamo fatto promuovendo l’estate scorsa un laboratorio con Oscar Dominguez – giovane artista argentino di land art e altro – al quale hanno partecipato alcuni di questi giovani. Per diverse puntate hanno lavorato con le canne di fiume. Questo ha lasciato loro un segno che hanno tradotto in CA’ NA, un allestimento artistico presso la ex chiesa di Santa Maria della Misericordia, in Via Emilia Interna 86/a, proprio sotto i portici. La mostra con ingresso gratuito sarà vistabile fino al 12 gennaio e sarà aperta:

  • Venerdì: 27 dicembre, 3 e 10 gennaio dalle ore 10 alle 12;
  • Sabato: 28 dicembre, 4 e 11 gennaio dalle ore 15,30 alle 18,30;
  • Domenica: 29 dicembre, 5 e 12 gennaio dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 15,30 alle 18,30.

Negli spazi allestiti dalle opere, i ragazzi hanno pensato di ospitare piccoli eventi di interesse locale gestiti da organizzazioni sociali. Hanno invitato anche gli Amici del Senio e questo ci ha fatto molto piacere. Noi ci saremo domenica 29 dicembre con due eventi. Alle ore 10,30 presenteremo il “Giro delle 7 chiese di campagna“, un’idea per valorizzare il nostro fiume e il territorio circostante.

Siamo convinti che le chiese di campagna rappresentino da secoli la cultura delle nostre popolazioni rurali e che sia cosa buona e utile conservarla. Allora tenerle insieme e vive nella memoria futura collegandole idealmente con un percorso da farsi a piedi o in bicicletta, può servire allo scopo. In secondo luogo questo percorso può consentire di porre in luce e valorizzare tutto ciò che di bello e utile c’è nel territorio in fatto di ambiente, natura e paesaggio, ma anche di attività economiche di pregio da sostenere.

Alle ore 16,30 invece parleremo di guerra, sventolando la bandiera della Pace. Come? Leggendo brani sul tema della guerra estrapolati dai racconti contenuti nel nostro libro E la vita scorre sul fiume. Le letture declamate dai Cultunauti, saranno intercalate dalle note di Marta Celli e dal suono della sua arpa celtica. Nella sala ci sarà il nostro tavolo dove si potrà staccare la Tessera dell’Associazione per il 2025 (5 €) e dove si potrà acquistare il Libro. Vi aspettiamo.

Per informazioni: 34oo532380 – email: domenicosportelli@gmail.com