Qualcosa si muove, ma per le casse di laminazione siamo al palo

Da Sette Sere

Da Settesere

Stamane Carlo Alberto Nenni ci presenta su Settesere una intervista a Ferdinando Petri, direttore del Servizio di Bacino del Reno, ossia il responsabile della manutenzione del Senio. Debbo dire che un poco lo invidio in quanto è da tempo che, come Amico del Senio, cerco di colloquiare con Petri e non ci sono ancora riuscito.

La prima impressione è che si tratti di un bell’articolo che si caratterizza per la sua chiarezza. Merito di Nenni e di Petri. Cliccatelo e formatevi un vostro giudizio. Personalmente capisco due cose concrete: 1) L’intervento di manutenzione nella zona di Castel Bolognese si farà con certezza e che i lavori inizieranno dopo il 30 giugno del prossimo anno – per le ragioni che vengono precisamente comunicate; la frana al momento non è pericolosa, ma viene monitorata con attenzione. 2) La questione delle Casse di espansione è completamente in alto mare.

Ce ne è abbastanza per dichiararci moderatamente soddisfatti, anche se solo -come Associazione – abbiamo contribuito per l’1% ad ottenere almeno questi elementi di chiarezza.

A ben leggere però c’è dell’altro. Petri, illustrando le caratteristiche dell’intervento, si mostra sensibile alle problematiche ambientali e paesaggistiche e se ne fa in qualche modo carico, certo, purchè non siano in contrasto con la sicurezza che il fiume deve garantire. Parla di taglio a raso degli alberi, solo di quelli caduti o pericolosi e comunque solo all’interno delle golene. Giudica utile la collaborazione delle Amministrazioni, dei cittadini e delle Associazioni di volontariato, riconoscendo al fiume la valenza di un sistema complesso. Se alle parole seguiranno i fatti, probabilmente vedremo un intervento più puntuale e riflettuto rispetto ad alcuni di quelli visti nel recente passato.

PS – A leggere la scansione dei tempi della burocrazia c’è di che preoccuparsi e da chiedersi se qualcosa non funzioni al meglio. Considerato che l’ultima piena è avvenuta nel febbraio 2015, constatiamo che per avviare un intervento minimo di messa in sicurezza, a fronte della pericolosità degli eventi che possono capitare,  occorrono 16 mesi. Se consideriamo che in nove mesi si crea un bambino o più semplicemente che in due mesi si possono leggere l’intera Bibbia o Guerra e pace, occorre considerare come gli uffici Pubblici, a partire da quelli coinvolti della Regione, servono di manutenzione.

 

 

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