25 aprile sul Senio, con tanti giovani

Breve cronaca di una giornata particolare di impegno nel Senio della memoria alla quale abbiamo partecipato con le gambe, ma anche col cuore.

Mercoledì 24 aprile Mario, Nicoletta e Roberto erano stati a S. Potito a installare le foto giganti della Mostra dei Racconti del Senio, allestita da Roberto, sulle canne di fiume raccolte in precedenza da Mario e Domenico.

Il 25 aprile, festa della Liberazione, c’è stata la 21ma CAMMINATA sul Senio, con partenze a piedi e in bici, alle 9, da Alfonsine e da Cotignola.

Alle 10,30 sul ponte di Lugo sul Senio abbiamo ascoltato i suoni, la voce e il canto di John De Leo e la chitarra di Fabrizio Tarroni.

A San Potito la nostra associazione Amici del Senio, con Nicoletta e Mario, ha gestito il banchetto con la vendita del libro “E la vita scorre sul fiume” e dove era possibile anche tesserarsi.

A Masiera c’è stata la sosta per il pranzo. C’era un grande tendone dove centinaia di partecipanti, in lunghe file, hanno potuto pranzare grazie al lavoro di decine di volontari delle Anpi locali.

Ha colpito la presenza importante di molti giovani.

Dalle 13 musica con i gruppi della scuola “Arcangelo Corelli” di Fusignano.

Poi sull’argine verso Rossetta. Qui Fulvia Bandoli ha cantato pezzi di Giorgio Gaber in quel teatro naturale sotto l’argine del Senio.

Ore 17 – nel parco della Polisportiva di Rossetta, abbiamo ascoltato il concerto “Radici, il canto del mondo” con Luisa Cottifogli, artista della voce nata in Trentino da mamma friulana di lingua slovena e padre marchigiano, romagnola di adozione. Ha accompagnato Vincenzo De Ritis, pianista e fisarmonicista abruzzese. A seguire c’è stata la merenda al parco offerta dalla popolazione di Rossetta.

E’ stata una bella giornata. Abbiamo venduto libri, fatto tessere – con quelle di ieri siamo arrivati a 100 iscritti per il 2024 – parlato con persone, tessuto relazioni. Ancora sul Senio che si mostra come il Teatro naturale di una storia che aspetta di essere sviluppata scritta.

Nel Senio della memoria, con l’Arena delle balle di paglia, con Acque e Miracoli a Tebano ci parlano di quanto il nostro fiume possa integrarsi con il territorio dove corre e con il paesaggio che lo circonda e possa diventare lo strumento di un modo originale di fare cultura. A contatto con la natura, liberi di sognare.

NdR. Ringrazio Leonardo Altieri per gli appunti e le foto.

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