Vena del gesso, alla sella di Cà Faggia

Altro bellissimo percorso a cavallo della Vena del gesso è quello che dal fiume Senio sale fino alla Sella di Cà Faggia. Sabato scorso – 6 aprile – l’abbiamo percorso a piedi, partendo dal campo sportivo di Borgo Rivola da dove si arriva in auto, da Riolo Terme, dopo che gli eventi del maggio scorso hanno travolto i ponti sul Senio prima di Borgo Rivola.

Per strada, stradelli e sentieri segnati dal Cai, si sale dal versante Nord. Si passa dai Crivellari e si giunge alla Sella di Cà Faggia da dove si scorge il versante sud della Vena. Ciò che maggiormente attrae sono i paesaggi che man mano si sale si vedono in lontananza e il mutare della vegetazione. Si passa da quella tradizionale del versante Nord fra i quali il castagno a quella marcatamente del Sud, come il Terebinto, pianta partente del pistacchio.

A circa metà percorso si incontra il borgo di gesso dei Crivellari, ricco di ricordi non sempre felici, caratterizzati dalla miseria di un tempo e che negli anni successivi al dopo guerra si è completamente spopolato. Ora alcune persone e famiglie stanno cercando di ridargli la vita e il nostro augurio è che riescano nell’intento.

Proseguendo, si passa dal maestoso casolare di Cà Sasso, oramai collabente e anche una grande struttura coperta di etenit-amianto in pessimo stato di conservazione che provvederemo a segnalare alle autorità affinchè se ne possa verificare lo stato di conservazione.

Giunti in cima alla Sella, proseguendo qualche decina di metri, si scorge, in basso, l’impenetrabile valle cieca del Rio Stella che, se ho ben capito, si interra per poi uscire allo scoperto nel versante nord, dove prende il nome di Rio Basino. A quanto ne so, il Rio Basino rappresenta un habitat molto particolare e ricco di biodiversità tale da volere essere conservato nella sua integrità da parte di coloro che ne conoscono con precisione l’ubicazione. Non è quindi indicato e tanto meno fa parte dei percorsi escursionistici.

Personalmente posso dire una volta di averci provato ad entrare in quell’ambiente, ma di essermi trovato subito a mal partito. Il tasso particolarmente elevato di umidità e chissà cosa altro, mi tolse il respiro e mi obbligò a battere subito in ritirata.

Il percorso, dal campo sportivo, salendo e scendendo per la stessa via, è di poco più di 8 Km; il dislivello è di circa 400 m. e occorrono per precorrerlo, con le dovute pause, poco più di tre ore.

Nel pomeriggio abbiamo completato il programma della giornata con una visita, guidata sempre da Francesco Rivola, nel piccolo centro storico di Borgo Rivola. Fra tanti scorci interessanti, abbiamo visto il garage che per molti decenni ha avuto la funzione di sala cinematografica. E abbiamo incontrato persone anziane, ma entusiaste, che sono state in quel cinema. Abbiamo promesso loro che, anche solo per una sera, riapriremo quella sala. Hanno sorriso, ma ogni promessa è debito.

E adesso come al solito una galleria di foto che parlano.

 

 

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