Cronaca di un fallimento
Nell’articolo di ieri abbiamo annunciato una “seconda parte”, per testimoniare il nostro impegno nel tentativo di dare una mano alla vallata della Sintria, dopo le alluvioni. Volevamo così informare i nostri associati, i cittadini della vallata e tutti coloro che ci seguono, del lavoro che cerchiamo di fare per il bene comune. E perchè ne prendano atto anche le Autorità cui spetta trovare soluzioni ai problemi.
La nostra azione di sensibilizzazione partì con una foto e un post in Facebook del 24 settembre 2024. Come potete vedere dalla foto, contò nei giorni successivi 382 condivisioni, poi certamente aumentate successivamente. Vuole dire che molte migliaia di persone, grazie a questo, hanno ricevuto almeno un flash sulla vicenda.

Dopo il post, il 4 ottobre 2024, pubblicammo un articolo nel nostro sito, passato sui social, con il quale inquadrammo l’argomento. Eccolo La Sintria e Zattaglia, tanti lavori fatti e molti ancora da fare.
Circa un mese dopo, l’1 ottobre 2024, tornammo in valle e, constatato il permanere dell’immobilismo, scrivemmo Sintria e Zattaglia, poco è cambiato.
Il 15 gennaio 2025 inviammo una segnalazione ad Agenzia, Protezione Civile e Regione avente per Oggetto: fiume Senio, torrente Sintria. Segnalazioni a seguito degli eventi atmosferici del 19 e 20 settembre 2024. Segnalazione che al momento non ha avuto riscontro nei fatti.
Il 12 gennaio 2025, con Zattaglia e vallata della Sintria, demmo conto di un incontro di cittadini al quale ero stato invitato, in rappresentanza dell’Associazione Amici del fiume Senio. Alcuni di loro guardavano agli Amici del Senio come possibile traino, ma tutti gli altri furono contrari. Prevalse l’idea di un Comitato con una visione localistica, portatore di interessi legittimi, ma particolari. Mi sorprese molto il fatto che a sostenere queste posizioni fossero anche due ex sindaci di coalizioni progressiste del luogo.
Il 9 febbraio 2025 informammo dell’incontro con i Sindaci Incontrati i Sindaci di Brisighella e Casola Valsenio per parlare della Sintria. Chiesto da noi per esaminare e discutere la situazione della valle, si tramutò in un’altra brutta esperienza. Accadde che il Sindaco di Brisighella partecipò all’incontro mal disposto, quasi fosse stato trascinato a forza. Non diede alcun contributo, se non quello di scagliarsi contro il Parco della vena dei Gessi e l’Unesco. A differenza del sindaco di Casola, Maurizio Nati, che invece entrò nel merito.
Il 15 febbraio 2025 presentammo la Relazione sul Senio, problemi in attesa di soluzioni. Si tratta di un lungo lavoro di ricerca e messa a punto delle varie problematiche del fiume, compreso un’ampia analisi di quelle della Sintria. Debbo dire che attorno a questo lavoro ci saremmo aspettati un’attenzione maggiore da parte delle Autorità del fiume, e anche da parte dei Sindaci. Se non altro per una forma di rispetto per il lavoro svolto. Ma niente, il che conferma la Follia di far del bene che abbiamo messo come sottotitolo ad Acque e Miracoli a Tebano.
Il 19 febbraio 2025 inviammo alla Provincia una lettera avente per Oggetto: Segnalazioni e richiesta info ponti Senio e Sintria. Al momento non abbiamo ricevuto alcuna risposta.
Il 14 marzo 2025 abbiamo resocontato il nostro impegno Il nostro contributo alla valle della Sintria e a Zattaglia.
L’8 maggio 2025 siamo andati Al monte Mauro partendo da Zattaglia. Una Camminata promossa per aiutare Zattaglia e la vallata con la solidarietà attiva di altri cittadini. Una buona partecipazione, ma assai scarsa quella dei “locali”. Ancora una volta non siamo stati capiti.
Il 28 maggio 2025, a seguito di un proficuo incontro con il Consorzio di Bonifica, abbiamo dato notizia che ci saranno Presto nuovi lavori a Zattaglia e Palazzuolo sul Senio.
Fino a ieri, 20 luglio 2025, che con Sintria e Senio, aspettiamo un piano di bacino che individui come dare più spazio all’acqua abbiamo dato conto, con amarezza, di essere stati estromessi dall’incontro del “Comitato” con la Regione e i Sindaci.
Come vedete, relativamente a questo segmento della nostra attività, stiamo registrando un sostanziale fallimento. Questo ci interroga, e soprattutto mi interroga. Ho sempre considerato il rapporto corretto con le Istituzioni una pietra miliare delle relazioni fra i diversi portatori di interessi. Ho sempre pensato che questo richiamasse il dovere della reciprocità. Ma così purtroppo non è stato. E forse bisognerà cambiare strada.







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