Flash mob riuscito, crescono gli interrogativi
Ci eravamo prefissi di essere in trenta al flash mob di sabato mattina a Riolo Terme, e trenta siamo stati. Da Casola Valsenio, da Riolo Terme e da Castel Bolognese.
In quell’ora sono transitati sul ponte diverse centinaia di automezzi e ciclisti. Tutti coloro che si sono espressi con un cenno, un sorriso, un saluto hanno mostrato il loro consenso verso ciò che con tanti cartelli abbiamo chiesto. Eccetto uno che ha scosso la testa negativamente.
Abbiamo chiesto maggiore attenzione da parte delle Autorità del fiume per i fiumi e torrenti in collina e montagna. In particolare abbiamo segnalato queste esigenze:
- interventi sulle erosioni spondali con particolare riferimento a danni possibili per le strade, le abitazioni, le attività produttive;
- la raccolta della grande quantità di legname flottante presente lungo il fiume, interventi sugli alberi in equilibrio precario e una gestione complessiva più attenta della vegetazione lungo i corsi dell’acqua;
- una gestione puntuale delle aree allagabili con regole precise e rimborsi verso i proprietari certi, adeguati e in tempi definiti;
- che siano risanate le briglie e le chiuse danneggiate nella loro funzione;
- di tenere al centro dell’attenzione, in collina e in montagna, l’agricoltura e la cura dei boschi in quanto primi presidi al dissesto;
- che, a protezione dell’abitato di Isola (frazione del comune di Riolo Terme), si elabori, secondo adeguati canoni tecnici, un progetto di riprofilatura spondale a monte, di abbassamento della golena e di rafforzamento dell’argine;
- misure adeguate di tutela per il nucleo abitato dell’area di via Fornace, a Riolo Terme, che comprendano, per taluni casi, anche il tema della delocalizzazione.
Con queste segnalazioni abbiamo ritenuto, oltre che a cogliere il disagio di tanti cittadini, di sostenere – di fatto – anche le giuste richieste dei Sindaci della collina a tutela del loro territorio.
Le persone che hanno partecipato alla dimostrazione, sono rimaste soddisfatte, anche se molti di loro hanno ritenuto di segnalare con una punta di disagio, l’assenza del benchè minimo segno di sostegno da parte delle Istituzioni. Questo è stato notato e non ha fatto piacere.
Associazione e Comitato continueranno il loro impegno perchè il nostro fiume, il Senio, non sia più fonte di eccessiva preoccupazione per i cittadini, causa l’evolversi della condizione climatica e i ritardi dei vari poteri che hanno il compito di custodirlo.
















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