Il diritto di essere informati

Penso che se le cose fossero spiegate, i cittadini si arrabbierebbero meno. Mi chiedo perchè sapendo di essere sotto gli occhi e i giudizi di tutti, coloro che fanno la manutenzione dei nostri fiumi – tecnici e ditte appaltatrici – non hanno a cura le relazioni pubbliche. Questo ruolo viene lasciato, non si capisce se per scelta o per necessità, ai politici. Politici che spesso non sanno argomentare circa le scelte tecniche dei vari interventi e quindi a volte rischiano di fare confusione e di esacerbare gli animi.

A mio parere le strutture tecniche che decidono gli interventi sui fiumi e le ditte che fanno i lavori dovrebbero essere invitate da chi paga l’olio a tenere un rapporto corretto e costante con la popolazione e le loro istanze organizzate. Sarebbe un gran bene per tutti e chi produce notizie false (fake) dovrebbe cambiare mestiere.

Un esempio: dopo le piogge del 19 e 20 settembre era stato scritto che la cassa di espansione non aveva ricevuto un litro di acqua dal fiume (io stesso ero caduto in trappola). Subito un video e una dichiarazione della ditta appaltatrice ha chiarito che non era vero, dimostrandolo. E tutto è finito lì.

Avessimo conosciuto lo scopo dell’intervento che l’Autorità del fiume ha in corso da mesi sul tratto di fiume Senio che va dal Ponte del Castello al ponte di Felisio, non avremmo i dubbi che ci sono venuti nei giorni scorsi quando abbiamo percorso a piedi quel tratto di fiume.

Cosa abbiamo visto? Abbiamo visto che gli argini fino al ponte dell’autostrada sono presso che impraticabili, perchè invasi da vegetazione, legna e detriti. Dopo al ponte dell’Autostrada invece sono ben rasati, paiono un campo di calcio. Così come le rive, il tratto di fiume che va dalla golena all’alveo, fino all’Autostrada sono un disastro di frane piccole e grandi, dopo sono come tirati a lucido. Le foto di seguito rendono bene l’idea.

Questo è solo un esempio per dire che: informati sarebbe meglio.

Circa quel tratto di fiume aggiungo che alcuni anni fa nel corso di un incontro con l’Autorità del fiume fu avanzata l’ipotesi dell’abbassamento di almeno un metro della golena. Si tratta di almeno 20 ettari, già demaniali. Si fosse fatto quanta acqua avrebbe contenuto? Avrebbe portato beneficio a valle? Ma ciò che ancor più indigna è che di quella ipotesi non si è saputo più nulla. Aggiungo che quel terreno forse avrebbe potuto essere servito (o servire) per la circonvallazione di Castel Bolognese (si chiama sinergia).

Detto questo, come Amici del fiume Senio chiederemo un incontro con l’Autorità del fiume per avere le informazioni che ci servono per svolgere la nostra funzione sociale. Poi lavoreremo per promuovere incontri pubblici che mettano a sereno confronto Autorità e cittadini. Noi riconosciamo il grande lavoro che l’Autorità svolge in una condizione anche per loro molto difficile. Gli siamo solidali, quando vengono strumentalmente e brutalmente attaccati. Vorremmo solo che la loro azione nei confronti delle forme organizzate dei cittadini e della cittadinanza nel suo insieme fosse più metodica.

Alcune altre foto del tratto di fiume di cui ho scritto.

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