Dubbi sulla frana a Castel Bolognese

Scorcio della zona della frana.

Scorcio della zona della frana.

Stamattina il Carlino riprende i tema della frana di Faenza che incombe sul Senio a Castel Bolognese. Dice che i lavori sono stati appaltati, che presto partiranno i lavori e che i cittadini sono contenti.

Mi permetto di rilevare che si tratta di una notizia vecchia e che, purtroppo, non approfondisce l’argomento. Anzi, accresce i dubbi sulla questione.

In realtà l’appalto di cui si parla venne fatto lo scorso ottobre. Una successiva intervista al direttore del Servizio di Bacino, precisò i contorni dell’intervento nei termini che potete leggere qui Frana sul Senio, via i lavori a luglio del 2016 . Non mancammo allora di rilevare positivamente che si parlava di taglio selettivo degli alberi e di un incontro con i cittadini da farsi nell’inverno.

Fino da allora restava in ombra il vero argomento della questione, ossia il tema del risanamento della collina che sta franando. Si parla di un intervento di 75.000 euro. Davvero poca cosa rispetto alla portata complessiva della questione. Con quella cifra forse si faranno (in tutta fretta) minimi interventi di riprofilatura delle sponde dell’alveo, il taglio di qualche albero (che speriamo avvenga con giudizio) e poco più.

La domanda allora è: chi, come e quando verrà risanata la collina? A quanto è stato detto, il problema è derivato da lavori di sbancamento e di taglio indiscriminato delle alberature della stessa – forse non fatti a regola d’arte – da parte di privati cittadini. Ci saremmo aspettati che le Autorità competenti avessero emesso in fretta prescrizioni precise per l’intervento di recupero. E’ stato fatto? E se si, in quali termini?

Noi pensiamo che, a differenza di quanto riportato oggi dal Carlino, i cittadini saranno più tranquilli solo quando conosceranno tutti i termini della questione e vedranno completati tutti i lavori necessari.

 

 

 

 

 

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