Danni al Senio dopo le piogge della settimana scorsa
Sabato scorso abbiamo segnalato all’Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, al Commissario Straordinario alla ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo, alla presidente della Regione Emilia-Romagna, ai sindaci di Castel Bolognese e di Faenza, problematiche riscontrate lungo il fiume Senio, dopo gli eventi del 19 e 20 settembre.
Le segnalazioni hanno riguardato il tratto di fiume dalla diga Steccaia di Tebano al Ponte del Castello. Nei prossimi giorni informeremo su altri tratti.
Dopo avere fatto notare che a nostro parere “la tenuta del tratto di argine in oggetto sia fondamentale per la tutela dell’abitato di Castel Bolognese e dei comuni a valle” e richiesto “che quell’argine sia elevato di rango al livello del tratto a valle fino alla foce”, abbiamo segnalano quanto segue.
A – Nel tratto oggetto del riscontro abbiamo verificato i segni di cinque esondazioni così localizzate (partendo da Sud):
– a nord di casa Bassi dove l’argine prosegue verso via Camerini;
– in corrispondenza del manufatto diga steccaia e della casa Bassi;
– all’altezza della cabina di via Biancanigo, dove il fiume ha rotto nel maggio 2023;
– verso il Ponte del Castello vicino ad un’abitazione attigua all’argine, con bosco di querce in golena;
– prima del Ponte del Castello, argine destro, in corrispondenza dell’abitato di via Casale (Faenza).
B – Lungo il tratto considerato si è depositata ovunque molto legname proveniente in prevalenza da monte. Ma ciò che più preoccupa è la constatazione di di chilometri di riva erose dall’acqua, che hanno indebolito gli argini e alzato il piano dell’alveo.
C – Subito dopo il ponte di Tebano, nella riva destra, abbiamo segnalato un profondo squarcio nella riva fino a lambire la strada che porta ad alcune abitazioni. La situazione è da tempo conosciuta dall’Autorità del fiume, ma non si è ancora intervenuti.
D – A Biancanigo, nella zona della ex villa Rossi, si apprezza una lunga crepa longitudinale dove l’argine è stato ricostituito a seguito della rotta del maggio 2023. Abbiamo segnalato crepe in argine anche nella zona via Burano in corrispondenza di un tratto di argine rifatto.
F – Proseguendo verso Ponte del Castello, si nota una profonda erosione dell’argine, lato interno.
G – Prima del Ponte del Castello, nella zona del distributore di carburante, un tratto di argine è collassato e questa pare essere certamente una situazione di massima allerta.
H – La nostra ispezione, per il bene comune, ha dovuto interrompersi poco prima del Ponte sulla via Emilia per la presenza di una sbarra con l’esplicitazione di minacce, volta ad impedire il passaggio sull’argine. E’ questa una situazione paradossale, al limite dell’assurdo. Anni fa una situazione del genere, in zona Boccaccio, venne denunciata dal Comune alla Magistratura che in primo e secondo grado si pronunciò per la rimozione di quella barriera. Cosa che poi avvenne. Oggi si ripropone poco oltre con l’esplicitazione di minacce sostanziali. Abbiamo chiesto per l’ennesima volta alle Autorità cosa intendono fare per ripristinare anche il quel punto lo stato di diritto per tutti (opera di vigilanza da parte delle Autorità e funzione di controllo collaborativo da parte delle istituzioni della società civile.
Faremo conoscere la risposta. Ed ora alcune foto relative alla segnalazione fatta.
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