Basta fango, occorrono unità e determinazione

Martedì sera 25 marzo, a Biancanigo, c’è stato un incontro promosso dal Comune di Castel Bolognese per parlare di riorganizzazione della Protezione civile e del fiume. C’era tanta gente, più di 100 persone, molte in piedi.

Ha parlato il Sindaco, con brevi interventi dell’Assessore ai Lavori Pubblici. Ci sono stati diversi interventi, fra cui anche qualche contestazione in merito alla pista ciclabile sull’argine.

Il sindaco ha spiegato che le richieste del Comune sono soprattutto tre:

  • Completare le casse di espansione di Cuffiano/Tebano;
  • rifare l’argine dal ponte del Castello fino a Tebano in modo classificato;
  • definire, sempre in quel tratto, aree allagabili in funzione di emergenze particolari (con ovvi rimborsi ai proprietari).

Il Sindaco ha poi detto che è appena uscita l’ultima bozza del Piano speciale. Che questa bozza apre possibilità per le richieste menzionate, ma che si tratta solo di una bozza e che non ci sono ancora finanziamenti. Ha poi informato che l’attuale Commissario scade a dicembre 2025.

Riguardo al tema della pista ciclabile – tornato alla ribalta – riteniamo opportuno fare alcune considerazioni e precisazioni.

1 – L’Associazione ODV Amici del fiume Senio ha sostenuto fin dal suo nascere – dodici anni fa – la proposta di una ciclovia da realizzare a fianco del corso del Senio o sopra i propri argini, che unisse la collina al mare. Accanto a questo obiettivo ha posto come principale il tema della sicurezza del Senio, a partire dalla realizzazione e dalla possibilità di utilizzare effettivamente e nella condizione migliore tutte e due le casse di espansione.

2 – L’Associazione ha svolto un ruolo importante sul tema ciclo-via. Innanzitutto per avere sostenuto in sede legislativa regionale che gli argini potessero essere percorsi ciclabili. In secondo luogo per avere sostenuto la richiesta di finanziamento regionale, dimostrando con le tante iniziative svolte un effettivo movimento partecipativo e di consenso verso l’obbiettivo. Fu anche in ragione di questo che a quel bando il comune di Castel Bolognese si classificò ai primi posti a livello regionale, ottenendo un adeguato finanziamento che gli ha poi consentito di sviluppare la ciclabilità nell’intera città.

3 – L’Associazione non ha avuto invece nessunissimo ruolo per la progettazione e realizzazione dell’opera, non essendo mai stata coinvolta nella fase preparatoria ed esecutiva, se non nella fase finale per l’ideazione della cartellonistica.

4 – Si è trattato della realizzazione di un’opera pubblica, volta al bene comune, fortemente attesa e partecipata anche oltre l’ambito comunale. Sappiamo, come tutti coloro che vogliono sapere, che c’è stato un regolare finanziamento, una regolare progettazione, un affidamento dei lavori in base alle leggi vigenti e una normale conclusione dei lavori e del collaudo. Un’opera pubblica realizzata, quindi, secondo i crismi di legge, che ora manca alla popolazione che la utilizzava e che auspichiamo sia riattivata entro il più breve tempo possibile.

5 – Pertanto ci addolorano profondamente alcune illazioni volte ad associare il lavoro deli Amici del Senio alla tragedia che ha colpito il nostro territorio. Esprimiamo solidarietà a chi è stato ripetutamente colpito dalle esondazioni. Pensiamo che non sia il momento di toni aggressivi, ma invece del dialogo, della solidarietà e della collaborazione.

6 – Invitiamo tutti a ritrovare la serenità necessaria per combattere la vera battaglia che dovremo sostenere: quella per il finanziamento da parte del Governo delle opere che servono alla messa in sicurezza del Senio e di tutti i fiumi, alla luce degli sconvolgimenti climatici sotto gli occhi di tutti. Occorrerà poi da parte della Regione e degli enti pubblici coinvolti, un controllo continuo sullo svolgimento dei lavori, anche con la partecipazione dei cittadini. Quindi, unità e determinazione per non dovere continuare ad essere pesantemente assillati ogni volta che piove. Dipende anche da noi.

Foto: La ciclovia distrutta dal cataclisma del 2023. Manifestazione contro atti vandalici nel Parco fluviale.

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