Grazie Don Chisciotte e Sancho Panza
Ringraziamo tutti coloro che nei giorni scorsi hanno partecipato ad Acque e miracoli a Tebano. L’evento è ben riuscito, nonostante che ancora una volta le condizioni atmosferiche non ci abbiano aiutato col caldo eccessivo dei giorni precedenti e con la pioggia del 2 luglio. Pioggia inaspettata, secondo i servizi meteo che ci attorniano ad ogni ora della giornata, ma che c’è stata. Siamo comunque riusciti a completare il programma, con la sola eccezione della Camminata verso la zona ecologica della cassa di espansione. Che recupereremo in autunno.

Le camminate nel “territorio che parla” si sono rivelate come sempre molto gradite al pubblico. Questa volta, percorrendo il bosco della Pocca, siamo saliti al punto panoramico di Tebano lungo un percorso ricavato fra la natura da Albertone Montanari, che ringraziamo. Un sentiero che, dato la sua bellezza, cercheremo di renderlo fruibile a tutti.

Gli spettacoli sono stati del livello che ci aspettavamo, buoni. Un ringraziamento quindi anche agli artisti, che hanno apprezzato molto la location dove avviene l’evento. E che dire di Luigi Berardi, che, coadiuvato da Marco Sangiorgi, solo con la parola, col suo sapiente affabulare, ha attratto tante persone.

Dobbiamo ancora una volta ringraziare il comune di Faenza e Faenza Sales che ci ospitano e che, assieme alle aziende del Polo Tecnologico, al Consorzio di Bonifica, alla BCC della Romagna Occidentale ci sostengono. Poi il patrocinio dei comuni dell’Unione faentina e della Regione, che ci fa sentire parte del circuito delle manifestazioni estive della nostra Romagna.

Siamo stati ancora anteprima dell’Arena delle Balle di paglia di Cotignola. Questo ci inorgoglisce e ci spinge lungo il terreno della ricerca di eventi che ci guidino verso l’approdo di una cultura di pace e di tolleranza, di rispetto della natura e del paesaggio, di leggerezza e di sana allegria. E’ con piacere che quest’anno abbiamo ospitato Emergency che, assieme alla Fiab, ci hanno ricordato le sofferenze delle guerre che sporcano la nostra amata Terra.

Un grande grazie a quella trentina di nostri associati che ogni anno si sobbarcano il lavoro, e la fatica anche fisica, oltre che mentale, di questo appuntamento.

Infine un meritato applauso ai nostri Don Chisciotte e Sancho Panza che con la loro follia di far del bene ci hanno ispirati e tenuto compagnia. Far del bene oggi, con tutte le difficoltà che si incontrano, si può ben dire sia impresa con venature di vera follia. Purtroppo. Però si sappia che non ci arrenderemo.

Il nostro Don Chisciotte, proposto come argomento cui ispirarci quest’anno dalla fantasia di Mario Baldini, ha assunto le sembianze create da Asia Galeati e Simone Zaccarini, due giovani, apprezzati, artisti castellani che, coadiuvati da Gigi Franzoni e da Mario Cavina, hanno materializzato una istallazione che farà parte del corredo colturale del nostro fiume. Assieme ai grandi gallo e gallina, simboli di Romagna, hanno suscitato interesse come quello che si deve alla genuina naturalezza delle opere create dalla natura, la cosi detta land art della quale vorremmo istoriare il nostro fiume, dalla sorgente alla foce.

Ci manca di essere pienamente compresi dai tebanesi che con la loro sostanziale assenza all’evento – eccetto alcune famiglie che ringraziamo veramente di cuore – ci dicono, purtroppo, di come mai nessuno sia profeta in patria. Difficile capire certi meccanismi. Sicuramente sbagliamo in qualcosa, aiutateci a trovare quegli errori. Noi vogliamo bene a Tebano. Arrivederci al 2026. (Domenico Sportelli).
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