Le 7 chiese di campagna, iniziativa apprezzata

Venticinque persone, in bici e a piedi, hanno preso parte a questa inedita proposta di coniugare l’attività fisica al paesaggio e al “territorio che parla”. Altrettante sono state coinvolte nell’organizzazione. I partecipanti hanno apprezzato e ringraziato. Questo ci rende felici e dimostra che, se si vuole, questo può diventare un appuntamento annuale. Certo, variando il programma, rendendolo tematico.

Il percorso che abbiamo fatto, che ha coniugato il fiume, con la campagna e la collina, con poco, può essere reso riconoscibile, dando così la possibilità a chi lo vuole, di percorrerlo ogni giorno dell’anno. Sarà l’Amministrazione comunale a decidere, se realizzarlo. Noi Amici del Senio, che abbiamo proposto l’idea, saremmo felici di collaborare.

Siamo partiti, chi in bici (di diverso tipo), chi a piedi. Sembrava difficile tenere assieme i due aspetti, ma ce l’abbiamo fatta. Alcuni di noi in bici e la vettura “scopa” hanno garantito i collegamenti. La vettura “scopa” poi, quando richiesto ha caricato persone e bici per brevi tratti, al fine di rendere ben sopportabile lo sforzo fisico di taluni partecipanti. La stessa ambulanza della Misericordia ha seguito il lungo corteo, donando a noi tutti la sicurezza possibile.

Fra le azioni più apprezzate, quella che noi chiamiamo “il territorio che parla” ovvero, fermarsi nei luoghi e ascoltare dalla viva voce di chi quei luoghi li conosce, le loro storie. Abbiamo posto un’attenzione particolare agli alberi. Lungo il percorso ce ne sono tanti e una persona competente ci ha aiutati a capirne il linguaggio e la funzione. E’ questo un metodo che, a nostro parere, aiuta a traghettare il passato verso il futuro. Un futuro che ha bisogno di passato, altrimenti, come purtroppo appare, rischia di perdersi inesorabilmente.

E adesso le foto di Piero Berardi, Roberto Torricelli) che, più delle parole, ci aiutano a capire.

Non prima però di avere ringraziato: il Consiglio degli Amici del Senio e alcuni collaboratori per la loro coesione e l’impegno profuso; don Marco Bassi che ha condiviso l’idea e “aperto” le Chiese; Oreste Olivi e i ragazzi della Misericordia che con la vettura scopa e l’ambulanza, ci hanno fornito sicurezza; Rosanna Pasi che ci ha accolti al Molino Scodellino e donato la sua buona farina; Galdini Villa, Paolo Grandi, don Franco, parroco della Serra, Pierpaolo Sangiorgi che ci hanno parlato delle Chiese visitate; il circolo della Serra, la Clai, la Pasticceria Il Portico e Paolo “il gelataio” che ci hanno supportato per l’aspetto culinario; Michela della Fattoria Didattica il Roccolo che ci ha accolti nel suo bel bosco Antico; Piero Berardi che ci ha parlato degli Alberi; l’Amministrazione comunale di Castel Bolognese e l’Unione dei Comuni che ci hanno concesso il Patrocinio; tutte le persone che hanno partecipato. Ancora grazie e… arrivederci.

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