Profumo di pane
Soci e simpatizzanti dell’associazione Amici del fume Senio. Avete presente il profumo del pane fresco? Domenica 31 gennaio apriamo per un giorno un FORNO COMUNITARIO DI CAMPAGNA E DI FIUME.
Che significato può assumere oggi imparare e farsi insieme il pane? Proviamo a pensarci.
Si riscopre il matrimonio con la madre terra
Si perpetua un gesto basilare di sopravvivenza
Si rinnova il valore etico dell’autoproduzione
Si richiamano i temi della sostenibilità e della sovranità alimentare
Si crea un luogo di aggregazione sociale e di condivisione dei saperi
Si fa didattica, si crea cibo sano, a chilometri zero e si contiene il carovita
Si ripropone l’uso comunitario di un bene collettivo come il forno. Eccetera
NOI VOGLIAMO PROVARCI. Vogliamo provare a gettare i semi della manualità, della qualità, della lotta allo spreco, dell’economia minore, della gioia e della serenità che possono darci valori e simboli che la pratica spinta del consumismo vuole portarci via.
L’APPUNTAMENTO E’ PER DOMENICA 31 GENNAIO ALLE ORE 9 A CA’ SAN GIOVANNI A TEBANO di Faenza, a casa del nostro socio Alberto Montanari (arrivando da Castel Bolognese, subito dopo il ponte sul Senio, a sinistra).
Dato il carattere didattico e sperimentale di questa prima esperienza, provvediamo noi alla farina e al lievito. Voi – se volete – portate generi di conforto (ognuno per se e famiglia) per assaggiare il pane, quando cotto.
A mezzogiorno, mangeremo un piatto di pasta (pensiamo noi agli acquisti), poi potremo parlare, giocare, raccontare fatti, in attesa che il pane esca, fragrante, dal forno a legna.
Tenete conto che prevediamo l’impiego di gran parte della giornata – ore 9/16 – (accendere il forno, impastare, gramare, fare lievitare l’impasto, confezionare le pagnotte e cuocerle).
Siete invitati. Con i vostri bambini. Sarà per tutti una domenica diversa anche perché siamo nei “giorni della merla” e speriamo faccia finalmente il giusto freddo.
Vi chiediamo solo di comunicarci la presenza – entro MERCOLEDI’ 27 gennaio – tenendo conto che il numero di posti disponibili non è molto elevato.
Se l’iniziativa sarà gradita, potrà essere sviluppata con laboratori didattici sui vari “pani” che si possono confezionare.
Adesso la parola passa a voi.
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