Cosa non ti aspetti

Quella di domenica scorsa, a casa di Romano e Carla, è stata una delle iniziative degli Amici del Senio rivelatasi fra le più belle. Anche se non troppo partecipata.

Bella perchè, al di là del programma, è stata arricchita dalle persone che vi hanno partecipato e che abbiamo incontrato. Persone che non conoscevamo e che hanno contribuito con la loro cultura, capacità e spirito.

Camminando fra viti colorate e ulivi, siamo saliti sulle colline, apprezzando un paesaggio che nulla ha da invidiare a quello delle langhe piemontesi o del chianti toscano. Un paesaggio valorizzato dal lavoro dei contadini che qui mantengono ancora in vita aspetti decisivi per il paesaggio, come le alberature di confine, i grandi alberi.

Salendo, Fabio – medico veterinario amico del Senio – ha raccolto da terra uno strano topino attorno al quale ha aperto un libro di conoscenze e cultura. Un topo ragno, insettivoro, della famiglia dei “ricci”. Animale raro e protetto dalla legge – ma non dal predone di turno, che poi non se ne è cibato perchè poco gradevole – verrà portato al Museo della facoltà di veterinaria (se ben ricordo).

Poco avanti, Fabio ha visto alcune piume di istrice che ha utilizzato per raccontarci con dovizia di particolari della difficile vita dell’animaletto e di come riesca a difendersi con le sue piume aghiformi.

Scendendo, abbiamo incontrato Lucia, una gentile signora dedita alla fotografia dei volatili. Ha disposto capanni da foto dai quali, pur se spesso disturbata dai cacciatori, ha fotografato specie di uccelli esotici, mai visti nel nostro territorio, come il Cavaliere d’Italia e altri di cui non ricordo il nome. Ci ha detto che la zona delle casse di espansione, già ora attrazione per nuove specie animali, potrebbe diventarlo ancora di più, fino a diventare di grande interesse culturale e turistico. Si è raccomandata che, se abbiamo qualche voce in capitolo, facciamo in modo di avere in quella zona un laghetto con poca acqua, dove gli uccelli possano fermarsi a banchettare nella melma.

Si voleva vedere il palazzo dei conti Camerini-Porzi, ma poi abbiamo capito come quella visita vada preparata adeguatamente col conte, ultimo discendente della casata, che vi abita.

Al pomeriggio, dopo gli spaghetti alle patate cucinati sul posto e conditi con con l’olio nuovo di Romano, dopo le bruschette, le castagne, l’insalata di campo, abbiamo scoperto di avere con noi un poeta contadino, il blues man della valle del Senio. Estratti dall’auto gli strumenti del caso ci ha riportati con le sue canzoni ironiche, indagatrici, volte anche alla denuncia, ad un’atmosfera vagamente sessantottesca che molti di noi ha apprezzato.

Ma le sorprese non erano finite. Ad un certo punto abbiamo notato una grande sciarpa rossa scendere dai rami di una quercia secolare di cortile. E due ragazzi del gruppo attaccare con evoluzioni acrobatiche che ci hanno veramente stupito per bravura, leggiadria e forza. Erano con noi Giulia e Mattia, due Artisti rupestri.

Questo racconto ci dice della bellezza di incontrarsi, parlarsi, guardarsi intorno, riuscendo a coniugare il paesaggio, l’ambiente, il lavoro con la cultura e il talento delle persone. Ci suggerisce come questo possa accadere spontaneamente, solo che se ne offrano le opportunità, come noi, Amici del Senio, amiamo ricercare.

Domenica eravamo ospiti di Romano e Carla, una famiglia di contadini di montagna. Parlano poco, anzi sussurrano, ma lo fanno col cuore. Io voglio bene a coloro che parlano poco, perchè attraggono, occorre impegnarsi per capirli e mai loro discorso è banale. Sono concreti, generosi e sensibili; nella previsione della nostra iniziativa hanno pensato di dismettere una piccola quantità di amianto che copriva una capannina,  verso la quale avevo puntato l’attenzione, quando l’ho notata la prima volta.

Romano e Carla producono vino e olio di ottima qualità, che vendono in proprio. Siamo appena oltre i confini geografici del Brisighello, ma la qualità è quella. Lo fanno con passione, trasparenza e onestà. Valorizzare la valle del Senio per noi, Amici del Senio, vuole dire aiutare l’economia che gli sta intorno, sostenere le attività che costudiscono il territorio, creano benessere e fanno storia.

Agli amanti dell’olio di qualità e del vino come si deve, a quanti legano il valore dei prodotti, alla terra che conoscono e al lavoro dei contadini, mi permetto di dire: andate a trovare Romano e Carla. Assaggiate il loro olio, ne hanno tre diverse qualità; gioite della loro ospitalità, poi decidete. E qualunque sia la vostra decisione in quella famiglia sarete sempre ben accolti.

Se mettete il tom tom, Romano e Carla abitano in: via Tebano,22 – Villa Vezzano – Brisighella. Se invece usate la vostra testa, andate a Tebano e proseguite verso Villa Vezzano. Poco prima del torrente Sintria, noterete – a sinistra – uno sterrato che sale e che dopo cento metri vi porta alla casa. Se prima volete telefonare, il loro numero è: 3339890053.

Ed ora alcune foto.

 

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