Fra Senio e Sintria

L’abbiamo chiamata la camminata della Torre del Marino (12 luglio 2020). Ci hanno fregato il cielo nuvoloso, la foschia in lontananza e un tasso di umidità sopra la norma, ma abbiamo ugualmente apprezzato un percorso di collina dentro ad un paesaggio sostanzialmente rispettato e bello.

L’itinerario è ad anello e semplice. Partendo da Villa Vezzano, a fianco della Villa Matta (ampio parcheggio), un viottolino conduce alla via Torre del Marino che si percorre fin oltre la torre. Incontrata la via Rio Chiè, si gira a sx. Passato il Sintria si prosegue per circa 300 m lungo la Strada Provinciale 82. Si imbocca via Sintria (strada dismessa, ma segnalata) per arrivare in 10 minuti al punto di partenza.

Il percorso è lungo 7.850 metri. Si impiegano due orette. Il dislivello in salita è di circa 150 metri. Cosa abbiamo visto di interessante?

Come si sa, spesso quando si cammina in gruppo, l’interesse lo crea la compagnia. Stavolta era con noi noi Gigliola, esperta di erbe, che ci ha illustrato molte pianticelle attualmente in fiore. Che abbiamo potuto vedere sotto un altro aspetto, rispetto a quando le notiamo, o cerchiamo in primavere.

Appena partiti, si nota a sx l’antica bottega di un apprezzato fabbro, artista del ferro. Dopo avere attraversato il Sintria – affluente del Senio – si sale. Quando lo sguardo corre lungo la valle del Senio, si scorgono, oltre ad una campagna ben coltivata, le famose casse di espansione del Senio. Una delle incompiute del nostro territorio i cui lavori finali paiono però essere sul punto di partire (speriamo).

Arrivati in cima alla collinetta incontriamo il famoso Agriturismo La Torre del Marino, di nuovo in spolvero e funzionante, dopo un passaggio di proprietà. Sulla sx, la torre. Eretta nel XV secolo da una famiglia di proprietari del posto per scopi di difesa e avvistamento, ha goduto di vita propria fino alla fine della seconda guerra mondiale, quando i tedeschi la bombardarono. Dal dopo guerra rimase nella condizione in cui la si vede ora, avendo subito solo una manutenzione conservativa da parte di privati, alcuni decenni fa nell’ambito dell’operazione Agriturismo.

Si può dire essere stata una “torre modello” in quanto nei decenni successivi alla sua costruzione, quindi negli anni del 1400, ne vennero costruite in zona altre due sostanzialmente uguali: la Torre di Cavina – nei pressi di Zattaglia – e la Torre di Monte Pratesi.

Da queste parti Gigliola ci ha illustrato alcune erbe selvatiche molto comuni e attualmente in fiore: la carota selvatica, la saponaria e la sulla.

La carota selvatica la si riconosce dal fiore per la caratteristica di avere al suo centro un puntino nero. Attenzione, trattandosi di una ombrellifera, va trattata con cautela, potendo essere confusa con la velenosa cicuta.

Fiore della carota selvatica.

La saponaria mostra di questi giorni una bella messa di fiori rosa. Viene usata nella cosmesi. Strofinando i fiori resta nelle mani un tenue odore di sapone.

Fiore della saponaria

La sulla è un foraggio locale spontaneo, caratteristico dei calanchi. Mostra un bel fiore fuxia e ci ricorda la fatica dei contadini del dopoguerra quando, nel caldo del pieno estate, la tagliavano ( i la sgheva) a mano con l’apposita falce per ricavarne foraggio per le “bestie”.

Il fiore della sulla.

Agriturismo e Torre sono in una bella zona panoramica. Sullo sfondo Monte Mauro con le sue caratteristiche gobbe e la Vena del Gesso, purtroppo minacciata da nuove escavazioni. Poi Riolo Terme, i calanchi e una campagna ben coltivata. Verso sud si nota il sentiero che, scorrendo sopra i calanchi, porta al Manicomio (ristorante) di Croce Rontana. Sentiero che poi prosegue fino alla Colla.

Scendendo lungo il Rio Chiè abbiamo incontrato, oltre a diversi ciclisti, tante lepri (siamo in zona protetta) e un bella poiana. Da queste parti abbiamo riempiti i sacchi del pattume che portiamo sempre lungo le nostre camminate, nel tentativo di lanciare un messaggio di civiltà. In massima parte erano rifiuti riferiti al passaggio dei ciclisti. Ci permettiamo di dire loro che questo non va bene e che si impegnino a contenere il fenomeno.

La camminata si è mostrata riposante e adatta a tutti. Se qualcuno o qualche gruppo vuole informazioni, ci scriva o mi telefoni (cell 3400532380). Ed ora alcune foto (grazie Valter).

 

 

 

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