Dimissioni del vice presidente Silvio Marchi
All’inizio del mese di agosto 2021 ho ricevuto questa lettera da parte del vice presidente della nostra associazione. Credo opportuno renderla pubblica ai soci e ai cittadini, unitamente alla mia risposta.
A Domenico Sportelli – Presidente Amici del fiume Senio
Ai membri del Consiglio Direttivo
Oggetto: mie dimissioni dal Consiglio Direttivo
Con la presente sono a rassegnare le mie dimissioni dal Consiglio Direttivo dell’Associazione “Amici del fiume Senio” a far data da oggi.
Mi hanno portato a tale decisione, che riguarderà tutte le Associazioni in cui ricopro delle cariche sociali, gli ultimi provvedimenti decisi dal Governo, in particolare l’adozione e l’entrata in vigore dal 6 agosto 2021. del cosiddetto “green pass” per i cittadini che non si sottopongono alla vaccinazione anti Covid, con le conseguenti limitazioni ai diritti degli stessi.
Ritengo grave che i colleghi membri del Consiglio Direttivo non considerino tali limitazioni una grave lesione di alcuni importanti libertà sancite dalla Costituzione, rendendo, nei fatti, inconciliabile la mia permanenza nel suddetto organismo. Inoltre, siccome questo mio giudizio negativo sulle scelte del Governo e sulla campagna di criminalizzazione nei confronti di chi decide di non vaccinarsi mi comporterà l’ostracismo e l’esecrazione delle pubbliche autorità e di quella parte di cittadini che invece le condividono e vedono nel non vaccinato un pericolo pubblico, non ho altra scelta che uscire da qualsiasi carica sociale.
La mia decisione è irrevocabile, come segno di protesta contro tale situazione e volta anche alla tutela dell’Associazione, che non può, a rischio della propria immagine e credibilità, avere un consigliere e tantomeno un Vice-Presidente, considerato un reprobo dalla pubblica opinione e dalle autorità.
Scegliendo di appartarmi, per non mettere a rischio la salute dei vaccinati (sic!), spero che, quella che ritengo una ferita pericolosa dei principi di uguaglianza dei cittadini difronte alla legge e una grave forzatura della Costituzione, venga al più presto sanata.
Salvo che il Consiglio Direttivo non decida qualcosa in contrario, rimarrò comunque socio, a disposizione per collaborare a quelle attività che non comportino ruoli rappresentativi, né formali né sostanziali.
Cordiali saluti.
Castel Bolognese, 06/08/2021.
Silvio Marchi
A Silvio Marchi – Vice presidente Amici del fiume Senio
Ai membri del Consiglio Direttivo
Oggetto: Dimissioni dal Consiglio Direttivo
Caro Silvio, in tutta onestà debbo dirti che comprendo il tuo disagio, ma che non condivido le tue scelte, pur rispettandole.
La comunità scientifica mondiale, al momento, come risposta decisiva al virus, offre il vaccino. L’Italia nel suo insieme condivide la scelta e la promuove nell’ambito delle misure che Parlamento e Governo decidono. Nella situazione odierna vaccinarsi ritengo sia un dovere civile e morale per tutti (copio parole ampiamente diffuse dai media). Particolarmente per tutelare la popolazione più fragile, in secondo luogo per governare con raziocinio il percorso economico e la vita sociale del Paese.
E’ legittimo che ci sia chi non concorda con le misure adottate e che costoro abbiano diritto e possibilità di protestare. Non credo che, come nel tuo caso, l’indirizzo della protesta debba però essere rivolto e fatto ricadere sulle Associazioni, baluardi, anche in questa fase, della convivenza civile. Anche a Castel Bolognese.
Il tuo ruolo nell’Associazione Amici del fiume Senio è stato quello, da quando ne fai parte, di un baluardo assai importante. Venisse a mancare per ragioni che attendono il tuo rapporto, direi con la politica intesa in senso lato e non certo con l’Associazione, sarebbe a mio parere un errore che occorrerebbe evitare. Abbiamo bisogno di continuare ad essere un collante sociale che propone e aiuta il bene comune. Siamo portatori di una ventata di energia positiva ampiamente apprezzata da molti cittadini, dalle istituzioni, con le quali interloquiamo, con il tuo prezioso contributo, con profitto. Abbiamo bisogno si rafforzarci e non di indebolirci. Particolarmente nel momento assai difficile per tutti che stiamo attraversando.
Penso che la tua posizione nei confronti del vaccino – verso la quale risponderai alla tua coscienza – e del green pass, non collidano con il lavoro della nostra Associazione, che dovrà proseguire certo, nel preciso rispetto, come abbiamo fatto fino ad ora, di tutte le norme che riguardano le vicende del Covid.
Fermo restando che le tue dimissioni saranno trattate secondo le norme statutarie dell’Associazione, il mio auspicio, forte e sincero, è che possa riconsiderare la tua posizione per potere continuare a lavorare insieme, come abbiamo fatto con profitto in questi anni.
Tanti saluti.
Castel Bolognese, 09/08/2021,
Domenico Sportelli – Presidente associazione Amici del fiume Senio
Oggi, 14 settembre 2021, si è riunito il Consiglio direttivo dell’associazione con al primo punto all’ordine del giorno le dimissioni di Silvio Marchi. Alla sua presenza, il presidente ha rinnovato a Silvio Marchi la completa stima dell’intero consiglio a nome del quale gli ha chiesto di ritirare le dimissioni. Silvio Marchi, argomentando la propria posizione, ha scelto di confermarle. Silvio Marchi resterà socio, a disposizione per collaborare a quelle attività che non comportino ruoli rappresentativi, né formali né sostanziali.
Il Consiglio ringrazia Silvio Marchi per la preziosa collaborazione prestata e si augura che quanto prima possano superarsi le condizioni che hanno originato il problema e che Silvio possa tornare pieno titolo a fare parte del progetto dell’Associazione.
A breve il Consiglio si riunirà per la ridefinizione delle proprie cariche.
Il presidente Domenico Sportelli
Sono pienamente d’accordo col vice presidente dimissionario!!!e per quel poco che conta, mi sento offeso dalle parole del presidente,e anche molto deluso… adios amigos!!!
Caro Alessandro, a differenza di te, io non mi stupisco più di nulla.
Io concordo in pieno invece con le parole del Presidente, e sono delusa dal fatto che non vengano comprese da alcuni (spero non siano molti).
siamo tutti feriti da questa situazione alla quale partecipiamo come degli sconfitti abbiamo forti dubbi sulle origini del virus,è chiaro che sono in ballo quantità enormi di denaro pubblico che si spende quasi esclusivamente per i vaccini,tralasciando o peggio ostacolando le cure possibili,ma per noi ultimi il vaccino sembra essere il bene maggiore, in guerra (per me questa è una guerra) non esiste uno spazio senza rischi,rispetto la coerenza di Marchi ma per tutti il bene maggiore è che riconsideri la sua decisione, siamo ormai abituati ,noi non più giovani, ad ingoiare dei rospi,ma se questo non è digeribile cerchiamo assieme la medicina giusta….