Incontro in Regione col nuovo Commissario straordinario
Lunedì scorso, incontro in Regione con ingegner Curcio (commissario per la ricostruzione eventi alluvionali). Purtroppo nuova delusione. Fatico a parlarne. Si è trattato dell’ennesima riunione di ascolto – se ancora ce ne fosse bisogno – e di sfogo per i comitati. Il Commissario è sicuramente persona esperta e capace – da decenni segue le più grandi tragedie nazionali – ma che deve agire – ha detto – dentro i confini della legge dello Stato (in questo caso la n.100 del 2023). Quindi senza poteri sostanziali.
Ciò che ho capito, prima di darvi qualche info più specifica – è che il Commissario ci chiede di avere pazienza (sono qui da pochi giorni e alcuni indirizzi precedenti vanno cambiati) e di essere buoni e bravi (se vogliamo qualche miglioramento nei meccanismi per i rimborsi). Nel senso di individuare assieme qualche proposta che possa passare fra le maglie di quanto stabilito. Che quindi sia sostenibile, convincente, unitaria. E che non vada ad alterare i costi (aggiungo io).
Detto che non è in dubbio la buona fede dell’interlocutore, cerco di illustrare alcune cose da lui dette (con linguaggio cauto, abbastanza ermetico).
- Cerchiamo unità e convergenze, come metodo di lavoro;
- si tenterà di unificare gli eventi del 2023 con quelli del 2024 (fino ad ora legge e delibere sono riferite solo al 2023. Sembrerebbe logico, ma purtroppo non per tutti. E aggiungo io: ci sarebbe anche il fortunale del 2023 che ha sconvolto Voltana, Alfonsine e Savarna da mettere dentro);
- non bloccheremo processi operativi in corso;
- ci sono rallentamenti operativi che derivano dal ricambio dirigenziale nella struttura commissariale;
- il tema della manutenzione dei fiumi riguarda la Regione, occorre stabilire le priorità;
- ragioniamo sugli indennizzi per renderli maggiormente esigibili:
- Tre atti per la concessione con Sfinge (riconoscimento, concessione, erogazione) sono uno spreco.
- Si tenterà di rivedere l’ordinanza beni mobili verso una procedura semplificata.
- Si tenterà di semplificare la procedura Sfinge con la richiesta di meno dati.
- Proveremo a rendere non ostative le difformità edilizie (da non confondersi con gli abusi).
- Si tenterà di agevolare credito di imposta e anticipo del 50%.
- Si valuterà per semplificare le procedure per danni fino a 30 mila euro (1).
- Si è parlato troppo e a sproposito di Progetti Speciali. Per la sicurezza a lunga scadenza ci vuole tempo per individuare le scelte strategiche (la visione) che dovranno scaturire dalla politica territoriale (questo pare sia un richiamo a Comuni e Regione);
- circa le delocalizzazioni procedere per step, iniziando a lavorare su elementi puntuali (i casi più disperati).
Questo è tutto (purtroppo).
Aggiungo di avere consegnato al Presidente e al Commissario un lungo rapporto sullo stato del fiume Senio, dalla foce alla sorgente. Frutto di un lungo lavoro degli Amici del Senio e del Comitato Alluvionati CB/Bacino, dove vengono posti tanti problemi per i quali chiederemo di conoscere le soluzioni.
(1) La mia lettura di quanto si dice sul tema semplificazione è questa: fate le domande, fatele, prima o poi qualcosa arriverà. Anch’io penso che, nel limite del possibile, le domande di rimborso vadano fatte.
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