Chieste informazioni sulle casse di espansione e sui lavori del Consorzio di Bonifica
CASSE DI ESPANSIONE CUFFIANO/FAENZA. Nei giorni scorsi abbiamo formalizzato i nostri dubbi circa il funzionamento delle casse di espansione nel corso degli eventi del 13 e 14 marzo scorso.
Siamo a conoscenza che la volontà conclamata dai Tecnici, dopo le loro valutazioni, è che le casse entrino in funzione (che l’acqua della fiumana cominci ad entrare) al raggiungimento della Soglia 3. Nell’ultimo caso abbiamo registrato che non sono entrate in funzione, a nostro parere per ben oltre un metro, nonostante a valle il fiume avesse raggiunto e superato seppure di poco la Soglia 3 (linea Rossa)*. Sulla base di quanto accaduto, vorremmo conoscere valutazioni tecniche precise e soprattutto se non si ritiene di rivalutare la misura prevista per l’esondazione programmata.
Con l’occasione abbiamo chiesto informazioni e rassicurazioni circa la rinaturalizzazione dell’area delle Casse così come prevista dal progetto originario, nel quadro di una loro pubblica, futura fruizione.
CONSORZIO DI BONIFICA. Sappiamo che la funzione del Consorzio di Bonifica è molto importante, non solo per il controllo del reticolo fluviale secondario, ma anche per gli interventi che opera sul Senio e suoi affluenti, in ragione di incarichi loro affidati dalle Regioni. Infatti, la Regione Toscana ha incaricato il Consorzio della Romagna Occidentale di gestire l’asta del Senio, fino ai Confini (Misileo). La Regione Emilia ha incaricato lo stesso Consorzio della gestione del torrente Sintria – maggiore tributario del Senio – fino all’abitato di Zattaglia. Il Consorzio gestisce anche, a Tebano, il meccanismo di presa del Canale dei Molini e la stessa Diga Steccaia che alza il livello dell’acqua per fare partire il canale.
Conoscendo la funzione del Consorzio, abbiamo chiesto un incontro per essere informati:
- riguardo gli interventi in atto e programmati sul Senio e Sintria (tratti di competenza);
- circa i progetti per migliorare il deflusso delle acque piovane lungo la via Casanola (Castel Bolognese – Solarolo), alla luce delle difficoltà registrate con gli eventi atmosferici degli ultimi anni e degli effetti della costruzione della nuova circonvallazione di Castel Bolognese;
- sullo stato manutentivo del Rio Zirona e degli altri rii (Festi, ecc.) che dalla collina della Serra, indirizzano acqua verso l’abitato di Castel Bolognese (immaginando che alla Serra si appalesi una così detta bomba d’acqua);
- circa lo stato della Diga steccaia, anche nella prospettiva di una sua auspicata valorizzazione turistica/storica.
Questa iniziativa, concordata con il Comitato Alluvionati Castel Bolognese/Bacino del Senio, parte dal riconoscimento e dalla stima per tutte le strutture tecniche coinvolte nella gestione degli effetti di quella che è stata una vera e propria catastrofe. La pressione a volte inusitata, cui gli addetti sono stati sottoposti non deve inficiare il loro lavoro. Comprendiamo come anche il nostro protagonismo – che a volte può essere non calibrato – possa essere vissuto come un problema. Di questo e per quanto accade, ci scusiamo. Al fondo di tutto ci sta però la nostra precisa convinzione che un rapporto corretto e fecondo fra le strutture tecniche – e anche la politica – e la così detta Società civile organizzata cui apparteniamo, possa aiutare la convivenza civile e la risoluzione dei problemi.
* Passaggio di una piena eccezionale, con ingenti ed estesi fenomeni di erosione e trasporto solido.
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