Per erbe, fra le spade del Senio
Bel pomeriggio, oggi sul fiume a Solarolo. Gigliola e Ruth hanno proposto di andare a riconoscere le buone erbe. Come ogni aula che si rispetti, non poteva essere numerosa più tanto e molte persone non hanno potuto partecipare. Ci dispiace, ma ci saranno nuove occasioni.
Il dato che ancora una volta stupisce è constatare quante persone vorrebbero avvicinarsi al loro fiume. E la gioia dei bambini, correre e giocare spensieratamente, rotolarsi nell’erba e sporcarsi di natura.
Gigliola e Ruth, sono state molto brave. Hanno preparato le dispense per illustrare un numero limitato di erbe, presupponendo nuove puntate, e ad esse hanno accoppiato ricette per come assaggiarle. Ma quel che veramente ha sorpreso è che le ricette non sono rimaste solo sulla carta. Alla fine i partecipanti hanno potuto gustare tartine, frittate, torte, crescentine e un’ottima misticanza preparate con quelle erbe. Veramente straordinario, se poi a tutto ciò aggiungiamo vino e prodotti che alcuni cittadini solarolesi ci hanno donato.
Non vorrei pensaste a piaggeria, ma quei mangiari erano veramente ottimi, caratterizzati da sapori fini e da odori gradevolissimi, quali quelli che possono sprigionare le viole e i petali di margherita e di calendula.
Alla fine le persone presenti hanno mostrato di avere apprezzato questa iniziativa e ci hanno incoraggiato a proseguire, iscrivendosi all’Associazione Amici del fiume Senio, firmando la petizione per la valorizzazione del fiume, offrendo contributi volontari. Certo, anche indignandosi per come quel tratto di fiume è stato maltrattato da quella che alcuni chiamano manutenzione.
[highlight]Oggi il fiume era ricco di erbe.[/highlight] Tutto è andato bene. Nessuno si è fatto male. Ma non vi dico quanta è stata l’indignazione di tante persone presenti nel constatare gli orrori di una manutenzione che ara gli argini e che tritura ogni forma di vegetazione, lasciando sul campo tutti i detriti e centinaia di tronchi appuntiti, come spade. Molti hanno fotografato e denunciato quella situazione nei network sociali. Alcuni hanno parlato e proposto di mettere in campo una denuncia pubblica.
Domani metterò le foto di quel paesaggio (che si potrebbe anche pensare di conservare come opera di land art, tanto è paradossale) e informerò il Sindaco. Poi vedremo se quel “lavoro” sarà migliorato e reso accettabile. Altrimenti dovremo parlarne.
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