Casse e ciclo via, flash mob riusciti

Ieri mattina, 55 Amici del Senio, hanno stazionato per un quarto d’ora su sette ponti del fiume Senio con dei cartelli volti a sostenere le Casse di espansione per la sicurezza e la Ciclo via del Senio per offrire un ponte al turismo lento e per lo sviluppo di una economia eco compatibile.

Casse e Ciclo via sono scelte che Regione e molti comuni, per quanto di loro volontà e competenza, hanno già assunto. Adesso si tratta a nostro parere di accelerare la fase di progettazione per essere nelle condizioni di intercettare i finanziamenti pubblici necessari, oggi disponibili.

La nostra prossima iniziativa sarà quella di promuovere una Conferenza che si prefigga di mettere tutti attorno ad un tavolo per fare il punto. Proporremo a Regione, Comuni, Autorità del fiume e portatori di interessi di confrontarsi e di assumere le decisioni univoche e precise che ancora mancano.

La progettazione definitiva delle casse di espansione dovrebbe tenere conto del contesto ambientale di pregio che in questi anni si è creato in zona con l’arrivo di nuovi “abitanti” e pensiamo dovrà essere vista anche alla luce della Ciclo via che dovrà toccarla.

L’idea della Ciclovia è quella di unire, montagna e collina alla valle e al mare. Il comune di Palazzuolo sta realizzando con contributi pubblici la sentieristica che ci porterà alla sorgente. Poi guarderà a Nord, verso la sua valle dove, già oggi a piedi, si arriva fino ai Confini. Da Casola Valsenio fino a Tebano abbiamo già individuato sentieri e stradelli percorribili. Mentre da Tebano alla foce nel Reno ci sono gli argini, sopra elevati di circa dieci metri, già percorribili a piedi e in bici, che chiedono solo di essere migliorati – non basta tagliare l’erba – per dare stabilità e lungimiranza all’opera e per favorirne un prevedibile elevato afflusso dei visitatori. Dalla foce a Casal Borsetti poi la ciclabile è già presente e percorribile.

Tecnicamente resterebbe da individuare un percorso adatto fra i Confini e Casola e dare solidità al percorso sopra l’argine con soluzioni non impattanti, ma stabili e adatte agli amanti del turismo lento.

Il punto a nostro avviso sono i tempi. Occorrerebbe accelerare la fase di progettazione definitiva per le Casse – opera già finanziata – e preliminare per la ciclo via per la quale occorre avere quanto prima le carte in regola per potere accedere ai bandi dei finanziamenti europei. Essendo la ciclo via un’opera che riguarda almeno 13 comuni è poi indispensabile che venga individuato un comune capo fila e, a nostro parere, uno studio di progettazione esperto.

Tutto qua. Certo non è poco, ma è possibile. Allora perchè non provarci?

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