Ciao Domenico
“Ciao Domenico” e il cinque, l’un dopo l’altro, come due squadre prima della sfida. E’ così che i ragazzi delle seconde classi delle Scuole medie di Castel Bolognese ci hanno salutato, dopo la prima mattinata passata insieme ai loro insegnanti lungo gli argini del fiume Senio.
L’idea è nata dall’Amministrazione comunale. Quella di lavorare attorno al concetto di comunità educante, della comunità che si fa scuola e che lavora per cementare il rapporto con i suoi giovani cittadini nella ricerca della giusta simbiosi fra ricevere e offrire. La “scuola” l’ha discussa e accolta.
Fra le diverse uscite programmate nel territorio, agli Amici del Senio è toccato di sostenere quella della conoscenza del nostro fiume fatta di ambiente, paesaggio e storia. Siamo contenti di averla proposta, lusingati dal suo accoglimento e felici perchè il risultato non ha deluso le attese.
Le giovani ragazze e i giovani ragazzi, che erano al centro della nostra attenzione, hanno partecipato con lo spirito giusto. Curiosità, abnegazione e forza di volontà, disponibilità all’ascolto, partecipazione al gioco delle parti e divertimento. Come era giusto fosse. I loro insegnanti sono stati guide sempre presenti, attente e discrete.
Partendo dalla Scuola, siamo andati a piedi a Tebano, fino alla quattrocentesca Diga steccaia che origina il Canale dei mulini, percorrendo tutto l’argine del fiume. Sei chilometri all’andata e cinque al ritorno per effetto di un piccolo taglio al percorso. Si è trattato di una vera immersione nella natura, fra fiori ed erba alta, al cospetto del bel paesaggio forgiato negli anni dal rapporto fra il lavoro dei contadini e l’ambiente.
Lungo il percorso abbiamo cercato di dare sostanza al concetto di comunità educante inserendo la presenza e il contributo di persone qualificate per dare senso educativo e culturale a ciò che incontravamo e che meritava attenzione. A tenere insieme tutti questi “inserti” ci ha pensato, con la sua affabulazione, Mario Baldini di Primola Cotignola, inventore dell’Arena delle balle di paglia.
E così Ester Ricci Maccarini e Linda Caroli ci hanno parlato del Sentiero della legalità e delle panchine dedicate; Marco Dalmonte e Giuseppe Masetti si sono soffermati sulla guerra nel Senio e sull’eccidio di Villa Rossi; Patrizia Capitanio, Laura Montanari e Mario Cavina ci hanno parlato di acque e miracoli a Tebano; Lucio e Roberto hanno illustrato il lavoro di vigilanza ed educazione ambientale delle Gev; Fabio Pezzi ha fatto conoscere ai ragazzi il corso di laurea a Tebano in materia vitivinicola; Elvio Cangini si è soffermato sulla storia della quattrocentesca Diga steccaia e sulla Chiusa del canale dei Mulini; io ho potuto parlare della fonte di acqua solfurea della Pocca e degli alberi che ci aiutano a vivere meglio.
L’intervento di tutte queste persone, quello della nostra Associazione e dei dieci insegnanti coinvolti sul campo, pensiamo abbiano dato consistenza all’idea di comunità educante, alla positività di questo processo che deve andare avanti, senza però tralasciare il dovere di interrogarci circa talune difficoltà riscontrate da situazioni esogene venute alla luce.
Un grande grazie a tutte le persone coinvolte, al corpo dei docenti e particolarmente agli studenti che hanno costituito la vera anima dell’iniziativa. A tutti il nostro arrivederci e l’augurio di buona vita.
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