Una famiglia americana in visita al Senio, ricordando la guerra

Una storia davvero straordinaria. La vedova di un soldato americano in visita nel luogo del fiume Senio dove cadde l’aereo di suo marito.

Domenica 30 aprile 2023 accompagneremo Norma Sue Stephenson, i figli Larry e Bonnie Phelps, il nipote Joel Farr nel luogo dove l’11 ottobre del 1944, Victor Phelps, poi diventato suo marito, di ritorno col suo aereo da un bombardamento nei paraggi venne colpito dalla contraerea tedesca. Lui si gettò col paracadute e l’aereo si schiantò nell’argine di sinistra del Senio, circa un chilometro prima del passo di Lungaia, fra i territori di Castel Bolognese e di Solarolo.

Catturato dai tedeschi.

Victor venne catturato dai tedeschi e dopo qualche giorno avviato in un campo di prigionia in Polonia. Successivamente trasferito in Baviera, fu liberato dagli americani il 29 aprile 1945. Tornato in patria, sposò Norma ed ebbe famiglia. Continuò a guidare mezzi volanti per irrorare le grandi piantagioni del luogo dove abitava. Morì ancora giovane negli anni settanta, forse a seguito di una malattia contratta nel suo lavoro.

Il suo aereo, visto cadere da testimoni, alcuni dei quali ancora in vita, venne seguito e visitato dai contadini accorsi sul posto. La scena venne immortalata e il mezzo “svestito” di quanto possibile. Forse nel tentativo di mantenere qualche ricordo della guerra o di ricavare qualche lira vendendo il metallo (foto).

Nel 2018 l’Associazione Amici del Fiume Senio decise di ricordare quel fatto durante una camminata lungo il fiume. In previsione dell’iniziativa, appresi da Andrea Raccagni (Associazione Aerei Perduti) i dati relativi all’aereo e al pilota, il nostro concittadino Andrea Soglia si mise alla ricerca dei parenti del pilota e ben presto entrò felicemente in contatto, tramite Facebook, con Joel Farr, nipote di Victor, che aveva condiviso sul suo profilo la fotografia del nonno, e di conseguenza con la vedova e i figli di Victor.

Lo stupore della famiglia Phelps.

La famiglia Phelps dimostrò subito grande stupore e riconoscenza verso il fatto che nella lontanissima Italia, alcune associazioni, avessero ricordato il loro congiunto, in quel modo moralmente impegnativo.

Non solo rimase colpita la famiglia. Il fatto varcò la soglia di casa Phelps e diventò rapidamente di dominio pubblico. La vedova manifestò subito il desiderio di andare in Italia a vedere quel luogo oggetto di un inaspettato ricordo per il suo congiunto. Occorrevano soldi. Poi venne la pandemia e si fermò tutto.

Il territorio che parla.

Nel 2022, a seguito dell’idea di valorizzare il Senio come fiume di storia e della decisione di “fare parlare il territorio” segnando con effigi o altro i luoghi del ricordo, gli Amici del Senio, assieme alle Anpi di Castel Bolognese e di Solarolo e con il Patrocinio dei due comuni, posero in quel luogo una targa ricordo con epigrafe e foto del soldato.

La cerimonia fu molto partecipata. Circa cento cittadini di Castel Bolognese e di Solarolo, giunsero a piedi nel luogo dell’”incidente”. Andrea Soglia lesse la storia di Victor, redatta in collaborazione con Joel Farr, la Banda suonò gli inni, i rappresentanti delle due Amministrazioni, con le fasce tricolori, scoprirono la targa, mentre echeggiavano le note del silenzio d’ordinanza.

Tornammo a casa contenti, convinti di avere fatto una buona cosa nel ricordare uno delle migliaia e migliaia di giovani che vennero da molto lontano, moltissimi di loro al prezzo della vita, per liberarci dai guai in cui ci aveva cacciato il fascismo nostrano col suo sciagurato “ventennio” e la sua proditoria alleanza con il nazismo.

La solidarietà porterà Norma dall’America a Castel Bolognese.

Sempre nel 2022 Marc Phelps, un nipote di Victor, ha scoperto l’esistenza di una Fondazione, che ha come missione quella di esaudire i desideri di persone anziane. Ha segnalato il desiderio di sua nonna Norma e la Fondazione l’ha fatto proprio lanciando una prima raccolta di risorse.

La ricerca di risorse è continuata, anche con una cena di finanziamento, molto partecipata, nei dintorni di Houston. Norma, che adesso ha 95 anni, anche grazie al suo spirito, è diventata nel suo piccolo un personaggio pubblico tale da meritarsi un minuto su Fox News, una delle emittenti nazionali più seguite degli Usa. Poi la decisione: il 28 aprile alle ore 14, Norma, due dei suoi figli e un nipote sbarcheranno al Marconi di Bologna. Ha coronato il suo sogno.

Sapremo accogliere questa famiglia e valorizzare questa storia?

Saranno ospiti delle nostre comunità alle quali chiederemo solidarietà, come quella che la famiglia Phelps ha ricevuto a casa sua.

Questo è l’antefatto di una storia straordinaria che merita di essere vissuta e raccontata. Una storia che ci dice quanto elevate siano le potenzialità del nostro fiume sotto molti punti di vista. E d’altronde non può essere che così, al solo pensiero che sul Senio sono rimasti incagliati per quattro mesi i soldati di ben 32 nazioni da una parte e di diverse nazioni dall’altra.

Nei prossimi giorni pubblicheremo il programma che stiamo organizzando per la visita di Norma e della sua famiglia. Leggetelo, seguiteci e, se ritenete utile farlo, aiutateci. Le difficoltà sono tante, avremo bisogno di risorse umane (interpreti, autisti) e materiali (denaro), quindi di uno sforzo corale alto delle nostre comunità. Speriamo di essere all’altezza delle aspettative.

 

 

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