Una falla nel Senio con alluvione, danni, un morto e qualche interrogativo
Oggi è una giornata molto triste. Quello che non accadeva da quasi mezzo secolo, ma che molti temevano, è accaduto.
Questa notte, dopo alcuni giorni di pioggia battente, si è aperta una falla nel piccolo argine di sinistra del fiume Senio, poco prima di Biancanigo. Molte famiglie della frazione sono state evacuate. L’acqua è defluita verso Castel Bolognese lungo la campagna, interrompendo la via Emilia, inondando sottopassi e strade, allagando decine di scantinati pieni di tutto, auto comprese. In difetto anche, probabilmente, di un efficace sistema di allarme.
La rottura è avvenuta in un tratto d’argine, quello che va dal Ponte del Castello al ponte di Tebano, che io considero di “nessuno”. Nel senso che, quando nel dopo guerra fu costruito dall’allora Genio Civile, non fu risolto il tema delle proprietà. L’argine venne eretto su terreni privati, nelle adiacenze delle rive del fiume e tutto si fermò a quel punto. Con i privati che hanno continuato a coltivare nelle golene, sostenendo che anche gli argini erano di loro proprietà. Probabilmente con una qualche ragione, visto che nessuno ha venduto e nessuno ha comprato.
Oggi viene da chiedersi in questo clima di supposta indeterminatezza chi abbia controllato e manutentato quegli argini.
Al momento la falla nell’argine, risulta sia stata tamponata con un intervento immediato dell’Autorità del fiume e di tutte le forze di sicurezza deputate. Rimangono allagati gli scantinati, non avendo ancora potuto usufruire della collaborazione dei pompieri – certamente impegnati i situazioni che riguardano direttamente le persone fisiche – e neanche della Protezione Civile. Purtroppo l’evento ha causato una vittima, una persona anziana che pare abbia affrontato l’acqua, forse in maniera improvvida.
Va anche detto che, alla luce dei fatti, la vera “cassa di espansione” al servizio della parte di pianura della valle del Senio, si è dimostrato essere da moltissimo tempo il territorio di Castel Bolognese. Ma questo non va bene.
Abbiamo parlato del Senio e dei suoi guai. Purtroppo il fenomeno atmosferico, certamente straordinario, è stato di vaste proporzioni ed ha posto in crisi tanti corsi d’acqua. Tanto è che le rotture di argini sono state numerose in tutta la parte orientale della nostra Regione. Questo lascia supporre l’esistenza di una “fragilità” degli argini dei nostri fiumi che dovrà essere sicuramente valutata con la dovuta attenzione.
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