Ancora tane nell’argine

Non sappiamo se è calata la tensione o se sono finiti i soldi. Sta di fatto che portare il Senio ad un livello di manutenzione adeguato pare complicato. E’ stato fatto tanto per sistemare le rotte, ma non siamo ancora al punto di avere ripristinato completamente la situazione ante maggio. Senza contare che bisogna andare molto oltre.

Percorrendo l’argine di sinistra del Senio dal Ponte del Castello verso Felisio, si può vedere quanto lavoro resti ancora da fare.

La golena e parte consistente dell’argine sono completamente ricoperti di canne, arbusti e robinia in modo tale da essere ricettacolo certo per gli istrici che da anni stazionano fra l’Emilia e la Ferrovia. Senza andarli a cercare e visibili ad occhio nudo, si possono contare almeno quattro fori di entrata per altrettante tane, apparentemente fresche.

Si nota il lavoro fatto due mesi fa – se non erro – per togliere il grande tappo di decine di tonnellate di legna formatosi in un’ansa del fiume, ma essa è ancora tutta depositata nella golena. In diversi tratti, l’alveo – dove scorre l’acqua – è completamente ostruito da legname e detriti.

Le rive sono quasi completamente franate, la vegetazione pericolosa non è ancora stata rimossa. Sotto i ponti dell’Emilia e della ferrovia non si passa e questo non facilita certamente il lavoro di chi deve vigilare.

Sull’argine destro pare si scorga un mezzo al lavoro, forse per disboscare. Al Ponte del Castello sull’argine di dx un cartello segnala la presenza di un cantiere i cui lavori di taglio della vegetazione avrebbero dovuto essere terminati nel settembre del 2022.

Ce n’è abbastanza per dire che ci sono difficoltà da superare.

Noi – associazione di volontariato sorta per la tutela e la valorizzazione del Senio – offriremo collaborazione e faremo le nostre segnalazioni, come abbiamo prontamente fatto per le tane di cui prima parlavo. Occorre però che ad ogni livello si alzi l’asticella della responsabilità.

Le foto che seguono, a testimonianza di quanto scritto, sono state scattate il 29 dicembre scorso.

 

 

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