Sintria e Zattaglia, poco è cambiato

Ad un mese di distanza da quando abbiamo parlato della Sintria e della frazione di Zattaglia, siamo tornati a vedere quale è la situazione. Ricordo che la Sintria è il torrente maggiore tributario del Senio e che l’abitato di Zattaglia è nella storia della seconda guerra mondiale e della Liberazione dal nazi-fascismo. Sede del monumento ai Caduti del gruppo di combattimento Friuli nel corso della Liberazione sul fronte del Senio (1944-1945) e a quelli della “divisione Friuli” caduti in questi anni nelle operazioni internazionali (cit. Vito Paticchia).

Purtroppo è cambiato quasi nulla. Gli unici interventi visibili hanno riguardato la rimozione del legname. E’ stato tolto quello che si era incagliato nel ponte di Zattaglia. Visto un piccolo cantiere attivo qualche chilometro più a nord. Va detto che la rimozione del legno faceva parte di un finanziamento deliberato ancora dopo l’evento del maggio 2023.

Abbiamo chiesto ai cittadini del bar cosa fosse cambiato nell’ultimo mese, la risposta è stata: niente. Poi ci hanno raccontato come un tempo l’acqua fosse guidata, i rii e i fossi fossero curati, la vegetazione fosse coltivata. Lo stato d’animo che abbiamo colto in queste persone è lo scoramento. Ci sono apparsi, delusi, sfiduciati e, da buoni montanari, silenziosamente arrabbiati.

All’uscita del bar un cartello che non avevamo visto in entrata: VENDESI. A Zattaglia il bar è parte di un locale unico con dentro di tutto, un supermercato in miniatura dove ci sono i prodotti indispensabili alla vita della minuscola comunità. La vista del cartello ci ha lasciati di ghiaccio. Ci siamo chiesti chi potrà investire, pensando che se quel bellissimo locale chiude, è proprio il caso di dire che chiude Zattaglia.

Nel breve colloquio è uscito il tema dell’abbandono della montagna. Cosa faranno in futuro – si sono chiesti – le tante persone che hanno acquistato e ristrutturato casa, sistemato la strada verso l’abitazione a proprie spese, acquisito e coltivato terreno, se non vengono consolidate le frane e se non si riattivano le strade? Il tema dell’ulteriore spopolamento è drammaticamente presente e occorrerà tenerne conto.

Riguardo al fiume l’idea dei popolani di Zattaglia è che occorra mettere mano e ridare funzionalità al sistema delle briglie, diverse delle quali sono state spazzate via. Poi a loro parere occorrerà una manutenzione costante. Cosa vorrà fare l’Autorità del fiume? Speriamo che presto vengano alla luce i nuovi progetti di regimazione delle acque per la collina e la montagna e che la popolazione sia coinvolta attivamente.

Aggiungo il tema dei sensori che vanno collocati lungo la Sintria. Avendo visto la notevole portata di quel torrente, è opportuno che l’acqua quando scende sia segnalata a tempo. Che non costituisca la sorpresa dell’ultimo momento per chi deve controllarne le dinamiche.

Una parola andrebbe poi spesa per la foce della Sintria. Il torrente arriva perpendicolare al corso del Senio. Non sono un tecnico, ma credo che questo non sia la condizione ottimale. Cosa dicono gli esperti?

 

 

 

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