Casse di espansione e ciclovia del Senio, se non ora quando?

Siamo ad un punto cruciale. Queste due opere di cui si parla da molti anni e che sono alla base della ragion d’essere degli Amici del Senio vedono il traguardo ma la data di arrivo è ancora incerta.

Le casse di espansione potranno garantire maggiore sicurezza alla popolazione della valle a fronte di eventi atmosferici estremi. Dopo le vicissitudini degli ultimi anni siamo ad un punto di non ritorno. Una cassa è conclusa, la seconda no. Il tempo ha creato una vasta zona umida popolata da una nuova fauna di grande interesse naturalistico. Il progetto che, la Regione dice, sarà rivisto, dovrà essere una sintesi avanzata fra sicurezza, razionale utilizzo della risorsa acqua, equilibrio e tutela ambientale. Chiediamo una sede per potere esprimere le nostre opinioni.

La ciclo via del Senio, indicata dai Comuni come una delle principali opere su cui puntare per la transizione ecologica e per accedere ai finanziamenti Europei, non decolla con la spinta di cui sarebbe necessario. Sul piano nazionale si parla (Massimo Gargano, direttore generale ANBI – Consorzi di Bonifica) di 220.000 km di ciclabili potenziali da potere realizzare lungo i corsi d’acqua (canali e fiumi); si afferma che ogni euro investito in ciclabili abbia una ricaduta di tre euro e mezzo nel territorio. Occorrono coraggio e determinazione.

In questi ultimi 9 anni, il lavoro degli Amici del Senio ha creato ampia partecipazione e consenso all’idea di attrezzare gli argini in pianura, gli stradelli e i sentieri nella zona collinare e montana, per favorire la mobilità dolce delle persone.

Con 250 iniziative pubbliche che hanno coinvolto oltre 7.000 persone, con una petizione popolare firmata da 1.200 cittadini, con 5 mostre fotografiche, 3 concorsi (fotografia, pittura, scrittura) che hanno coinvolto altre migliaia di persone, abbiamo testimoniato ampio consenso all’idea di valorizzare il nostro fiume.

Ricordiamo che la ciclo via è utile per mettere a sistema le eccellenze del nostro territorio. Citiamo la ristorazione, le cantine, i birrifici, il km zero, l’artigianato, i B&B, le esperienze museali, il centro di ricerca viti vinicolo, i parchi della Vena dei Gessi e del Delta, la strada del foliage di Tebano, la diga Steccaia e il molino Scodellino, le chiese di campagna e molto altro ancora.

E’ ora di accelerare e portare a termine gli impegni presi. Proponiamo che si decida un comune capo fila per la conclusione del progetto preliminare di ciclo via. Chiediamo un tavolo per potere fornire il nostro contributo.

A breve promuoveremo una manifestazione flash mob a sostegno di questi due progetti con la richiesta che siano portati a termine in breve tempo.

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