Senio, segnalazione e risposta

Realizzando una sinergia con il Comitato Alluvionati di Castel Bolognese, il 12 aprile scorso abbiamo inviato segnalazioni puntuali per la sicurezza del nostro fiume. In questo caso, hanno riguardato il tratto di fiume fra Ponte del Castello e Tebano, quello strutturalmente più debole, come si è abbondantemente visto. Sappiamo tutti che l’acqua che esce da quel tratto di fiume prima allaga Castel Bolognese, poi a cascata tutta la vallata. Avere garanzie di tenuta di quell’argine è quindi fondamentale per l’intera vallata del Senio.

A chi abbiamo segnalato?

  • Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile e P/C:
  • Commissario Straordinario alla ricostruzione, Gen. C.A. Francesco Paolo Figliuolo;
  • Vice Presidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo;
  • Luca Della Godenza – Sindaco di Castel Bolognese.

Cosa abbiamo segnalato?

Considerando che la tenuta del tratto di argine fra il Ponte del Castello e Tebano sia fondamentale per la tutela dell’abitato di Castel Bolognese e dei comuni a valle, fermamente convinti che quell’argine debba essere elevato di rango al livello del tratto a valle fino alla foce, segnaliamo quanto segue:

  • Dalla diga Steccaia al Ponte di Tebano: consideriamo quel tratto di argine in sx orografica, storicamente frequentato da animali fossori e frequentemente oggetto di rotte, non adeguato alla bisogna (fragile); segnaliamo che la vegetazione che lo avvolge non consente la verifica della presenza di fossori;
  • Il ponte sulla strada Provinciale: segnaliamo le molte crepe e il fatto che già diversi anni fa, secondo il progetto della Provincia, avrebbe dovuto essere stato oggetto di manutenzione;
  • Argine sx subito dopo il ponte: anch’esso appare di debole costituzione, inoltre lo sversamento per decine di metri di inerti ha modificato la sua struttura interna rendendone assai problematico il suo sfalcio;
  • In fondo a detto rettilineo, quando il fiume svolta a sx, l’esondazione di maggio ha eroso in più punti la parte esterna dell’argine. Al momento non abbiamo potuto apprezzare alcun tipo di intervento manutentivo;
  • Proseguendo verso valle, dopo l’abitazione sull’argine, in prossimità della rotta del 2 maggio, non è stata ripristinata la golena con l’effetto di uno scompenso nel regolare del corso dell’acqua. Qualche decina di metri prima è presente una notevole quantità di legna. In quella zona e per un lungo tratto non è stata ripristinata la riva sx, mentre si è intervenuti su quella dx;
  • Proseguendo lungo la grande ansa, dietro casa Melandri, fino all’inizio dell’abitato di Biancanigo, si segnalano:
  • La frana di un tratto di argine esterno; una discarica di inerti; una fenditura importante nel tratto di argine riattivato dopo la rotta; una profonda scanalatura nella sommità dell’argine prodotta dall’esondazione;
  • Inoltre, nel tratto in discussione, si segnala in più punti la presenza di tronchi stesi che non favorirà certamente la corretta manutenzione del corpo fluviale;
  • Per ultimo, al momento, segnaliamo, poco prima del Ponte del Castello la presenza di una sbarra con l’esplicitazione di minacce di vario tipo, volta ad impedire il passaggio sull’argine sx. Chiediamo di conoscere cosa vorrete fare per ripristinare anche il quel punto lo stato di diritto per tutti.

Infine chiediamo di essere messi a conoscenza delle attuali regole per la corretta conduzione e tutela delle golene e degli argini (orti, coltivazioni di vario tipo, discariche di rifiuti, passaggio a piè d’argine per controllo e manutenzione). E quali siano le regole per l’attingimento dell’acqua a scopo irriguo (perforamento dell’argine, ecc.).

Alleghiamo galleria di foto scattate il 10 aprile 2024, comprovanti quanto asserito dalla segnalazione.

Castel Bolognese, 12 aprile 2024

Cosa ci hanno risposto?

Torrente Senio – Comitato Alluvionati Castel Bolognese / Associazione Amici del Senio – Risposta a segnalazioni pervenute via email in data 12.04.204

In merito alla Vostre segnalazioni relative allo stato del torrente Senio nel tratto Diga Steccaia – Biancanigo (ns. prot. 24048 del 12/04/2024), si comunica quanto segue.
Preliminarmente, è necessario precisare che il tratto oggetto di segnalazione, come tutto quello tra Riolo Terme e Ponte del Castello (Via Emilia), è caratterizzato in prevalenza da argini non demaniali, ma da opere realizzate su aree di proprietà privata, per la difesa di aree agricole dalle acque del Senio. Sono, pressoché tutti, oggetti che prima dell’evento di maggio si presentavano manutenuti da parte dei proprietari/concessionari, a volte con manomissioni varie dovute all’uomo (da scarichi dei campi, piantumazioni sopra o ai piedi, ecc…).

In questo contesto l’Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, tramite i propri Uffici Territoriali, ai sensi della L.R. 13/2015, è legittimata a intervenire per l’attuazione degli interventi di messa in sicurezza idrogeologica, idraulica e di manutenzione del reticolo idrografico programmati dalla Regione e, nell’ambito della gestione dell’emergenza e dello svolgimento del servizio di piena, alla realizzazione delle attività emergenziali utili e possibili sia per fronteggiare un reale e imminente pericolo per la pubblica incolumità connesso alla fuoriuscita delle acque dalle arginature, sia qualora si sia già verificato tale evento.

Ai sensi della L. 100/2023 è stato poi costituito con Ordinanza n. 22/2024 il Gruppo di Lavoro deputato alla redazione del Piano Speciale di cui all’articolo 20-octies, comma 2, lettera c), del decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2023 n. 100, con il compito di definire le linee di indirizzo per l’assetto idraulico dei territori colpiti dagli eventi alluvionali di maggio 2023, assumendo a riferimento anche i nuovi scenari determinati dalla straordinarietà degli eventi stessi, e programmando di conseguenza gli interventi di messa in sicurezza necessari. Tale piano, nella versione preliminare, è stato recentemente approvato e pubblicato ed ai contenuti dello stesso si rimanda per ogni ulteriore dettaglio. Il documento è disponibile al link https://commissari.gov.it/media/j2ie5eyc/piano-speciale-preliminare.pdf .

Nel breve periodo sono stati attuati gli interventi urgenti per ridare officiosità idraulica al fiume (pulizia dell’alveo e la sistemazione delle sponde) e per ripristinare lo stato ex ante dando continuità al sistema di rilevati esistenti in sinistra migliorando per l’inverno 2023/24 la capacità di deflusso e di difesa dell’abitato di Castel Bolognese. Infatti, gli interventi eseguiti a partire dal 2 maggio 2023 hanno rispettato quanto indicato nella pianificazione di bacino vigente e si è trattato di interventi di somma urgenza o interventi urgenti per il ripristino delle condizioni di sicurezza antecedenti gli eventi di piena, conformemente a quanto stabilito negli atti emessi dal Commissario Straordinario per la Ricostruzione.
Nel lungo periodo, invece, l’aggiornamento del Piano dovrà agire sul nuovo assetto difensivo e sui vincoli territoriali indotti dalla Pianificazione.

È in corso di esecuzione un intervento nel tratto collinare del Senio; a Biancanigo, saranno rimossi eventuali tronchi o altri depositi che potrebbero costituire un pericolo al normale deflusso idrico, verrà data continuità alla golena sinistra in località Fornaciotto e sarà ripristinata la sommità dei rilevati in sx idraulica.

Per quanto riguarda gli attingimenti dell’acqua a scopo irriguo, le concessioni sono gestite da Arpae in seguito alla LR 13/2015; l’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile rilascia l’eventuale nulla osta idraulico ai sensi del R.D. 523/1904 (Testo unico sulle opere idrauliche).

Non si entra nel merito dello stato del ponte di Tebano in quanto di competenza della Provincia di Ravenna, cui è necessario rivolgersi per le dovute risposte.

….

Cordiali saluti.
Il Responsabile dell’Ufficio Territoriale

Che dire? 

Vi invito innanzitutto a riflettere sul capitolo che inizia con: Preliminarmente… . Rende giustizia di tante bugie, maldicenze, cattiverie espresse circa la responsabilità delle rotture avvenute in quel tratto di argine.

Altro aspetto è che la risposta ci dice che proseguiranno i lavori di pulizia del tratto e di ricostituire la situazione precedente: quella miseramente naufragata sotto la forza dell’acqua. Non basta.

Il tema di mettere in sicurezza quel tratto di argine, fino a farne una diga che possa proteggere l’abitato di Castel Bolognese e quelli a valle viene demandato alle scelte che farà Figliuolo e che conosceremo (forse) solo a fine giugno. Quel tratto di argine deve essere elevato di rango per garantire gli standard di sicurezza come gli argini che dal Ponte del Castello vanno fino al Reno. Deve essere demanializzato e applicate le regole di gestione del pubblico.

Ma anche questo ancora non basta. I piani di Figliuolo e della Protezione Civile, quindi anche della Regione, devono stabilire dove deve andare l’acqua che non potrà essere contenuta dento gli argini. Quindi il tema dell’allargamento dei fiumi, delle casse di espansione e di laminazione, ecc. .

 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *